Riordino del sistema turistico, Iorio presenta una proposta di legge

“Questa mattina ho consegnato a presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, la proposta di legge sul riordino del sistema turistico nata da uno schema approvato dall’ultima Giunta di centrodestra ma rivisto in base alle nuove disposizioni nazionali nonché alle esigenze scaturite dall’uso del web”. A dirlo è l’attuale consigliere regionale Michele Iorio.

“I dati relativi al settore turistico molisano – ha proseguito l’esponente di Palazzo D’Aimmo – non sono certamente entusiasmanti se, in base all’Istat, nell’ultima rilevazione il Molise si colloca al quart’ultimo posto perdendo il 5,3% dei flussi . Il tutto mentre nel resto d’Italia si fa leva proprio sul settore turistico per rilanciare i territorio. Eppure il Molise può essere considerato il più grande villaggio turistico al mondo per diversi fattori: per estensione del territorio, per posizione, per bassa intensità e densità di popolazione per Km quadrato, per vocazione stessa al turismo. La proposta di legge, così come strutturata, si pone come obiettivo il riordino del settore turistico della regione Molise in modo moderno puntando su innovazione, formazione e competitività per sviluppare incrementi di flussi turistici e di opportunità di intrapresa, quindi in chiave occupazionale. Un obiettivo raggiungibile solo attraverso la collaborazione di soggetti pubblici e privati che, insieme e senza campanilismi, danno vita ad un nuovo “Sistema” omogeneo per la crescita di tutto il territorio. Un ruolo centrale lo avrà anche la Molise Dati perché quando parliamo di innovazione non possiamo dimenticare di avere una società in house che può e deve mettere in campo tutte le professionalità e le competenze di cui il Molise vanta. Ma perché il sistema turistico funzioni anche i privati dovranno avere potere decisionale nella programmazione e nell’individuazione del percorso da seguire”.

“In conclusione – fa sapere Iorio – con questa proposta di legge si vuole:

La priorità, in questa fase, è regolamentare con legge l’intero settore così da dare organicità e fare in modo che i soggetti privati interessati siano detentori di diritti e doveri attraverso la partecipazione attiva”.

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