‘Sinistra Italiana’, prosegue la fase organizzativa: Petraroia e Ferri componenti della ‘Commissione forma partito’

Prosegue il percorso progettuale ed organizzativo del nuovo movimento politico della Sinistra Italiana, che nasce dall’unione delle esperienze di SEL, di parte della sinistra del PD e di associazioni culturali, comitati locali e gruppi di militanti sindacali e di formazioni progressiste, ambientaliste e/o impegnate sui temi della pace e dei diritti civili.

Nella ‘Commissione forma partito’ anche i molisani Michele Petraroia, consigliere regionale, ex Presidente della Giunta regionale del Molise, fuoriuscito dal Partito Democratico, e Sara Ferri.

La pesante crisi economica dell’ultimo decennio ha alimentato paure, arroccamenti ed egoismi con l’affermazione di movimenti populisti che si contrappongono ai partiti conservatori, o alle formazioni di centrosinistra che praticano politiche di austerità simili a quelle degli avversari, come sta accadendo in Francia o in Italia, con scavalcamenti a destra anche rispetto alla Merkel su molti temi.

In un simile contesto sociale sono scomparse le persone, sono annichiliti i diritti, è stata dimenticata la dignità umana e sono state progressivamente svuotate le conquiste sui diritti universali di cittadinanza a partire da quelli dell’istruzione, della tutela della salute, della previdenza e del lavoro.

La guerra è tornata ad essere praticata sotto nuove forme in troppe parti del mondo. L’ambiente è sottoposto ad un aggressione costante e gli squilibri tra fasce sempre più ampie di poveri e ceti sempre più stretti di ricchi si sono accentuati.

Contro queste trasformazioni epocali c’è bisogno di ripartire dal ‘noi’ e non più dall’’io’ e dal ruolo pubblico – si legge nella nota – in economia in difesa della proprietà collettiva e dei beni comuni come l’acqua, il patrimonio culturale ed il territorio.

C’è necessità di progettare percorsi nuovi dove ciascuno possa camminare insieme agli altri, libero nella sua diversità e uguale ad ogni altro uomo nell’accesso ai diritti di cittadinanza.

Non sarà semplice ricostruire una rete di coesione solidale e una rappresentanza politica e sociale che valorizzi la cultura della sinistra italiana, ma vincere questa sfida permetterà di disporre ai tanti che sono rimasti chiusi nelle proprie solitudini, fragilità e rassegnazione di uno strumento di lotta e di affermazione per un futuro di libertà e di democrazia.

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