Titoli azionari sotto la lente a cura di Pasquale Ferraro: Ansaldo STS e Danieli

Ansaldo STS – Il Consiglio di Amministrazione di Ansaldo STS (STS.MI), una società Finmeccanica, ha preso in esame ed approvato il resoconto consolidato intermedio di gestione del Gruppo, al 30 settembre 2014. Gli Ordini acquisiti al 30 settembre 2014 ammontano a 1.239,2 milioni di euro rispetto ai 1.013,8 milioni di euro restated al 30 settembre 2013; il valore del Portafoglio Ordini è pari a 5.964,8 milioni di euro (5.567,3 milioni di euro al 31 dicembre 2013 restated, 5.699,4 milioni di euro al 30 settembre 2013 restated).

Il volume dei Ricavi è pari a 870,5 milioni di euro, in crescita di 21,9 milioni di euro rispetto al dato restated di 848,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013. L’aumento è dovuto sostanzialmente ad un diverso mix per l’avvio delle nuove commesse acquisite negli ultimi esercizi.

Il Risultato Operativo, al netto dei costi di ristrutturazione relativi all’accordo di mobilità per 4,6 milioni di euro, (EBIT adjusted) è pari a 85,3 milioni di euro, in aumento di 7,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2013 restated; in termini percentuali è pari al 9,8%, rispetto al 9,2% dello stesso periodo dell’anno precedente.

Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 80,7 milioni di euro contro 77,6 milioni di euro del 30 settembre 2013 (restated) in incremento di 3,1 milioni di euro per effetto dei  maggiori volumi; la redditività percentuale si attesta al 9,3% rispetto al 9,1% consuntivato nello stesso periodo dell’anno precedente (restated). Il Risultato Netto ammonta a 51,1 milioni di euro (50,8 milioni di euro al 30 settembre 2013 restated). La Posizione Finanziaria Netta, cassa netta positiva, è pari a (210,6) milioni di euro, in diminuzione rispetto al valore, sempre creditorio, di (245,5) milioni di euro al 31 dicembre 2013 restated ed in aumento rispetto al consuntivo al 30 settembre 2013 restated (168,0 milioni di euro).

Il titolo Ansaldo dall’inizio dell’anno ha guadagnato circa il 27%, attualmente quota a 8.99 euro, molto vicino ai massimi (9.165 euro).

Danieli & C. è una multinazionale italiana con sede a Buttrio ed è il leader mondiale nella produzione di impianti siderurgici. Martedì, l’assemblea dei soci ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,30 euro lordi per le azioni ordinarie e di 0,3207 euro lordi per le azioni di risparmio non convertibili, per entrambe le categorie in pagamento dal 12 novembre 2014.

Il titolo ha chiuso la seduta a 18.44 euro (-1.34%, prezzo min. di giornata 18.21) e potrebbe pericolosamente avvicinarsi al minimo degli ultimi due anni (17,23 euro). Da inizio anno Danieli ha ceduto circa 24 punti percentuali. Nei ultimi tre mesi del 2013 c’è stato un forte balzo del titolo che da quota 19,00 euro balzò fino a quota 23.50 euro, poi una lieve discesa fino a quota 18 per poi ripartire nuovamente fino all’area 26,50 (Febbraio 2014). Da allora una lunga discesa fino ad oggi. Il titolo in alcuni periodi è molto volatile, in altri è stabile con scambi inferiori alla media. Il prezzo massimo degli ultimi due anni è 26.94 €, quello minimo 17.23 €. La rottura del supporto posizionato a 17,70 euro potrebbe portare il titolo verso quota 17.30-17.20 euro. Per chi volesse acquistare il titolo Danieli, si consiglia di acquistarlo intorno area 18.45 euro poiché potremmo assistere ad un lieve rimbalzo ( ma occhio sempre alla data stacco del dividendo). Per chi detiene il titolo si consiglia di tenere ed incrementare se dovesse scendere in area 18 euro; vendere sotto quota 17.60. Forte resistenza a 20 euro. Il trend di breve periodo è positivo. (HOLD)

 

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