Trivento celebra la Festa del Miele: natura, cultura ed economia di prossimità

Domenico Rotondi
La scalinata di San Nicola ha fatto da cornice, il 24 agosto, a una delle tappe più significative della Festa del Miele, kermesse itinerante che, dopo Roccavivara e Duronia, ha trovato a Trivento il suo momento di sintesi tra divulgazione scientifica, tradizione popolare e promozione economica. L’iniziativa, resa possibile grazie alla sinergia tra istituzioni, associazioni locali – tra cui l’Associazione Centro Storico di Trivento e l’Apiario di Comunità della valle del Trigno – e sponsor privati, ha ribadito il valore del miele come prodotto genuino e indicatore di un ecosistema sano, frutto di un lavoro agricolo attento e rispettoso della natura. In tal senso merita una menzione particolare Daniele Molinaro, professionista e apicoltore di rilievo, che ha coordinato con cura il programma della manifestazione.
La giornata si è aperta alle prime ore del mattino con l’escursione guidata e la visita all’apiario del centro storico, organizzata per offrire ai partecipanti un contatto diretto con il mondo delle api e con le dinamiche quotidiane dell’apicoltura. Un’esperienza che ha riscosso grande interesse, consentendo di scoprire le peculiarità del territorio e il ruolo strategico delle api nella tutela della biodiversità.
Nel pomeriggio, i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura, Elisa Marianacci, hanno introdotto i lavori del convegno sull’analisi della stagione apistica, al quale sono intervenuti il presidente di Confcooperative Molise, Riccardo Terriera, e l’apicoltore Alessio Manzo. Le relazioni hanno evidenziato le sfide affrontate dal settore, tra cambiamenti climatici, mercato globale e necessità di rafforzare l’identità territoriale dei prodotti.
Il momento più atteso si è svolto al tramonto, quando la smielatura dimostrativa ha reso tangibile il percorso che conduce dal nettare dei fiori al miele autentico. La serata è proseguita con la degustazione dei mieli della Valle del Trigno e con un intrattenimento musicale che ha unito cultura, comunità e festa popolare.
Il valore della genuinità alimentare e il miele nella dieta mediterranea
All’interno del più ampio dibattito sulla qualità dei prodotti agroalimentari, la Festa del Miele ha rilanciato con forza il tema della genuinità alimentare quale presupposto di benessere individuale e collettivo. Il miele, in particolare, si colloca a pieno titolo nella dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Grazie alle sue proprietà nutritive e alla naturale ricchezza di enzimi, vitamine e antiossidanti, esso rappresenta un alimento capace di coniugare gusto e salute, sostituendo in modo equilibrato gli zuccheri raffinati e apportando energia facilmente assimilabile.
Gli esperti hanno ricordato come l’assunzione moderata e regolare di miele possa contribuire al rafforzamento delle difese immunitarie, al miglioramento delle funzioni digestive e al mantenimento di un corretto equilibrio metabolico. Un prodotto, dunque, che non si limita a soddisfare il palato, ma che assume anche il valore di alleato quotidiano di una corretta alimentazione, coerente con lo stile di vita sobrio e salutare che la tradizione mediterranea promuove da secoli.
Accanto all’aspetto salutistico, è stata sottolineata l’importanza del mercato diretto tra produttore e consumatore, considerato oggi una delle sfide cruciali per rafforzare l’economia di prossimità. La vendita senza intermediazioni restituisce equo valore al lavoro degli apicoltori, consente ai cittadini di conoscere la storia e la provenienza dei prodotti e accresce la fiducia reciproca, rafforzando al tempo stesso il legame tra comunità e territorio.
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