La Provincia di Campobasso attende la ripartizione di 72 milioni di euro: occorre coprire i tre milioni e mezzo per pareggiare il bilancio. Battista: “Atti impeccabili. Fiducia per un cospicuo trasferimento dallo Stato”

La conferenza stampa nella Sala Giunta della Provincia di Campobasso

Mancano 3.600.000 euro dalle casse della Provincia di Campobasso per pareggiare il bilancio, “fondi necessari soltanto per garantire l’ordinaria amministrazione”, come ha confermato il presidente dell’ente di via Roma, che ha incontrato la stampa questa mattina, per tracciare il bilancio del primo anno di legislatura, la prima con le elezioni di secondo livello.

In ballo, comunque, ci sono cento milioni di euro, messi a disposizione dal Governo, ventotto dei quali destinati alle Città Metropolitane e settantadue da trasferire alle Province.

“Attendiamo di conoscere – ha affermato Antonio Battista le modalità con le quali saranno ripartiti i fondi. Ed entro settembre avremo notizie sulla questione. Partiamo dal presupposto che abbiamo approvato il bilancio, che evidenzia un disequilibrio, che precede i presupposti del predissesto, tanto è vero che sul documento c’è stato il parere negativo dei revisori dei conti. Abbiamo presentato all’Unione Province Italiane il documento, così come richiesto per tutte le situazioni di disequilibrio. L’atto della Provincia di Campobasso è il secondo più completo, così come certificato dall’Upi, considerando che, tra i presupposti, erano necessari l’atto di responsabilità del Presidente e i pareri di certificazione della dirigenza dell’ente e dei revisori dei conti. Aspettiamo, fiduciosi, la ripartizione dei 72 milioni di euro”.

“La speranza – ha sottolineato Battista – è che tutte le Province possano avere la giusta attenzione”.

“Il nostro impegno – ha spiegato il Presidente della Provinciadeve guardare alle strade, perché le arterie provinciali sono quelle che collegano i grandi centri con le aree interne. Le nostre strade, poi, insistono su territori franosi, che sono sottoposte a stress continui, soprattutto nel periodo invernale”.

“Nel primo anno di legislatura – il bilancio di Battistaabbiamo approvato il bilancio, dedicando i primi quattro mesi all’ammodernamento della struttura e dello statuto. Il nostro lavoro è stato svolto, nonostante l’incombenza del referendum costituzionale, che avrebbe potuto abolire l’ente. Ci siamo portati avanti col lavoro, visto che il referendum è stato bocciato dai cittadini. In questo anno abbiamo lavorato, di concerto con la Regione Molise, per il Centro per l’Impiego e la Biblioteca ‘Albino’, struttura per la quale attendiamo risposte dal Mibact per la riapertura. Con la Regione Molise, inoltre, abbiamo provveduto a una ripartizione delle competenze con un importante lavoro politico tra i due enti. Abbiamo chiuso il vecchio progetto Sprar e riaperto quello nuovo, abbiamo pubblicato diversi bandi e avviato i tirocini formativi”.

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