Centomila euro per il Sottosegretario e quattro milioni per i cinque consiglieri che sostituiscono gli assessori: a Palazzo D’Aimmo è scontro sui costi della politica

La denuncia arriva dal Movimento 5 Stelle e riguarda i costi del governo regionale. Sotto la lente di ingrandimento dei sei consiglieri regionali pentastellati: la figura del sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale e il gruppo consiliare del governatore Donato Toma.

La nuova figura del sottosegretario “costerà centomila euro”, il gruppo a Palazzo D’Aimmo di Toma “avrà un costo di 250mila euro nel mandato di cinque anni”, quest’ultimo gruppo che secondo i pentastellati “non poteva essere creato”.

L’articolo 35-bis della legge approvata dal governo Frattura ed entrata in vigore in questa legislatura, che ha modificato lo Statuto regionale, prevedeva che “al sottosegretario non spetta alcuna indennità aggiuntiva per l’esercizio delle sue funzioni rispetto a quella già percepita per il ruolo di Consigliere regionale”.

“Tuttavia – rimarcano i pentastellati esiste un’altra verità contenuta nella delibera di Giunta regionale numero 261 del 11 giugno 2018. All’interno dell’atto è riportata una tabella che spiega il fabbisogno complessivo delle segreterie particolari della Giunta regionale. Nella tabella alla voce ‘Consigliere sottosegretario’ è segnato l’importo di 99.723,82 euro. In pratica la figura del sottosegretario ci costerà circa 100.000 euro all’anno e 500.000 già solo per la consiliatura in corso, proprio quanto ci costa un assessore. Già al momento del varo della legge, il Movimento 5 Stelle aveva segnalato che la nuova figura avrebbe avuto bisogno di una struttura e che questa struttura l’avrebbero pagata i molisani, ma ce lo hanno sempre negato. Oggi sappiamo che avevamo ragione e ne chiederemo conto alla Giunta alla prima seduta utile”.

Secondo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, inoltre, il gruppo consiliare ‘Toma Presidente’ non poteva essere costituito, in quanto “ogni gruppo deve essere collegato a una lista elettorale, così come si evince dal regolamento di Palazzo D’Aimmo”.

Un parere dell’Avvocatura regionale ha spiegato, sottolineato i pentastellati, che effettivamente “è vero che la norma, per il suo tenore letterale, sembrerebbe esigere che l’eletto, per poter appartenere ad un gruppo che riproduca l’identità politica spesa nella competizione elettorale, debba provenire necessariamente da una lista”.

La Presidenza del Consiglio, tuttavia, ha chiesto che la norma sulla formazione dei gruppi consiliari sia “fatta oggetto di interpretazione autentica con atto dell’Assemblea”.

“In pratica – spiegano i pentastellatiil Consiglio sarà chiamato a sancire come deve essere interpretato l’articolo che riguarda la composizione dei gruppi e cioè che i componenti del consiglio, compreso il Presidente eletto, “si intendono appartenere ai gruppi politici consiliari corrispondenti ai contrassegni con i quali si sono candidati e sono stati eletti”.

“Il MoVimento 5 Stelle – sostengono i consiglierisi opporrà a questa ‘arrampicata sugli specchi’ che tenta di giustificare la creazione del gruppo ‘Toma Presidente’ anche perché questo gruppo è già costituito e sta già percependo soldi”.

Intanto, la proposta di legge del Movimento 5 Stelle sui costi della politica è stata depositata, è arrivata in Prima Commissione ed è disponibile sul sistema operativo Rousseau per ogni suggerimento.

La proposta, che mette fine all’istituto della surroga dei consiglieri nominati assessori, mira a contenere i costi della politica, che al momento vedono un aggravio di quasi quattro milioni nell’intera legislatura per la presenza di cinque consiglieri regionali in più.

La proposta di legge prevede anche l’eliminazione del compenso per il consigliere sospeso, come ad esempio “Michele Iorio, sospeso per una condanna in secondo grado, continua a percepire il 50% dell’indennità di carica. La nostra proposta abbassa quell’indennità all’1% che è il minimo previsto per legge. Anche questa è una proposta concreta che può far risparmiare da subito milioni di euro ai molisani”.

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