Acqua alla Puglia, minoranze sul piede di guerra. Roberti: “Solo propaganda politica. Nessun protocollo è stato ancora firmato”

L’annuncio della senatrice pugliese Annamaria Fallucchi (FdI) sul finanziamento di 190 milioni di euro per la realizzazione del collegamento tra l’invaso di Ponte Liscione e la diga di Occhito – infrastruttura strategica per il trasferimento idrico tra Molise e Puglia – ha suscitato reazioni contrastanti in Molise.

“Tra i blitz estivi, quello sull’acqua era il più temuto. E infatti, così è stato”, ha dichiarato Micaela Fanelli, capogruppo PD in Consiglio regionale, sollevando dubbi sulla mancanza di trasparenza e di garanzie per la tutela degli interessi molisani. In particolare, Fanelli ha chiesto chiarimenti sui costi energetici per il sollevamento dell’acqua a fini irrigui e sulla gestione delle priorità in caso di scarsità idrica: “Chi pagherà il sollevamento dell’acqua per irrigare i campi molisani? E in caso di emergenza, la Puglia avrà la precedenza, lasciando a secco i nostri agricoltori?”

La consigliera dem ha inoltre lamentato l’assenza di una strategia chiara da parte della Regione Molise e ha sollevato il sospetto che il progetto venga accelerato per finalità elettorali in vista delle Politiche pugliesi: “Noi non possiamo rischiare di restare senz’acqua per la loro campagna elettorale.”

A replicare subito il presidente della Regione, Francesco Roberti, che ha ridimensionato le preoccupazioni: “Non è cambiato niente – ha spiegato – perché dobbiamo ancora firmare il protocollo. Al suo interno saranno definiti i costi riconosciuti al Molise, i lavori previsti e la nostra quota irrigua. Chi parla di svendita dell’acqua fa solo propaganda”.

Roberti ha anche ricordato che la riapertura del dossier risale a due anni fa, grazie a un’iniziativa della senatrice Fallucchi e del sottosegretario La Pietra.

“Oggi si gioca una partita politica in Puglia – ha aggiunto – e ognuno la racconta come vuole. Ma la realtà è che ancora non esiste alcuna intesa firmata, né somme effettivamente stanziate. Tutto si definirà solo con il protocollo d’intesa, che coinvolge anche le Autorità di Bacino”.

Il presidente ha infine ribadito che la Regione Molise ha preteso il riconoscimento economico per ogni metro cubo d’acqua ceduto, inclusi gli arretrati, e ha annunciato che, contestualmente, si riaprirà anche il confronto con la Regione Campania per risolvere altre questioni aperte in ambito idrico.

“L’accordo sarà complessivo – ha concluso – e servirà a riequilibrare rapporti mai chiariti negli anni. Fino ad allora, le polemiche restano solo parole”.

Exit mobile version