Campobasso, in piazza per la Palestina e bandiera in Consiglio: lavori sospesi

Questa mattina centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione dal titolo “Molise con la Palestina” organizzata in solidarietà al popolo palestinese. La mobilitazione, promossa da associazioni locali e movimenti civici, ha avuto inizio in Piazza San Francesco, per poi dirigersi verso la sede del Consiglio Regionale in via IV Novembre.

Centinaia di persone hanno deciso di scendere in strada per esprimere solidarietà al popolo palestinese e chiedere con forza che anche le istituzioni molisane prendano una posizione netta di fronte al conflitto in Medio Oriente.

Tra i manifestanti c’erano studenti, lavoratori, pensionati, rappresentanti di associazioni e sindacati, ma anche amministratori locali. La presenza della sindaca di Campobasso Marialuisa Forte e di alcuni assessori come Maio e Cretellla e consiglieri regionali (Fanelli, Facciolla, Salvatore, Greco e Primiani) ha dato un segnale preciso: il tema non è solo lontano ma riguarda anche la comunità locale che si riconosce nei valori della pace e dei diritti umani.

Lo stesso governatore Roberti ha chiesto che “Israele consenta l’ingresso di un contingente di pace a Gaza e il rilascio degli ostaggi in mano di Hamas”.

Il corteo è stato guidato da un grande striscione con la scritta “Free Palestine”, seguito da una distesa di bandiere palestinesi e arcobaleno, cartelli con slogan critici verso il governo italiano e parole dure contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Di fronte al Consiglio Regionale i promotori hanno ribadito le loro richieste, chiedendo che l’assemblea non resti in silenzio ma riconosca le responsabilità e dia voce a chi chiede pace e giustizia.

Una volta che hanno preso il via i lavori di Palazzo D’Aimmo si sono verificati degli attimi di tensione quando i due assessori comunali di Campobasso, Simone Cretella del Movimento 5 Stelle e Mimmo Maio del Partito Socialista, che avevano preso parte al corteo e dai banchi riservati al pubblico hanno aperto una bandiera palestinese.

Di fronte a quel gesto il presidente del Consiglio Quintino Pallante ha fermato la seduta ricordando che all’interno dell’aula non è consentito esporre bandiere o altri simboli.

Successivamente, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei presenti un ordine del giorno che chiede l’immediata cessazione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi israeliani, l’avvio di un processo di pace stabile e il sostegno al percorso di riconoscimento della Palestina. I gruppi di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico hanno scelto di non partecipare al voto, motivando pubblicamente la loro decisione.

Nel documento approvato si sottolinea la gravità della crisi umanitaria in corso, con migliaia di vittime civili, tra cui moltissimi bambini, e si richiama l’urgenza di iniziative diplomatiche internazionali per favorire un cessate il fuoco e garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei popoli coinvolti.

Nella stessa seduta l’aula ha invece respinto una mozione presentata da alcuni consiglieri di opposizione che chiedeva di fermare ogni rapporto istituzionale e commerciale con il governo di Israele e di sostenere la flottiglia umanitaria Global Sumud, a conferma di quanto il tema rimanga divisivo anche tra le forze politiche regionali.

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