Commissario ad acta alla sanità, Mattarella ‘riabilita’ Toma. Il presidente della Repubblica stralcia dal decreto Genova la norma sull’incompatibilità dei governatori

La firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul decreto Genova è arrivata intorno alle 17 di ieri. Unica norma stralciata, da quello che viene definito decreto emergenze, è l’incompatibilità dei governatori con quella dei commissari delle regioni alle prese con i piani di rientro del divanzo della spaesa sanitaria.

La norma, contenuta nel comma 2 dell’articolo 45, del decreto arrivato alle 14.30 di ieri sul tavolo della più alta carica dello Stato è, infatti, scomparsa nel provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Si riapre, dunque, la partita anche per il Molise e per il governatore Toma che, dopo la notizia di ieri aveva dichiarato di “avere fiducia nell’attenzione del Presidente della Repubblica”, in quanto la norma sull’incompatibilità inserita nel decreto non aveva “il carattere della necessità e urgenza”.

Che il Governo giallo-verde e, in modo particolare i pentastellati avessero voluto aggiungere in extremis una norma del tutto estranea alla materia del decreto era un fatto ben noto. Un modo per legiferare in tempi brevi su un aspetto che più che colpire il Molise aveva da sempre avuto il sapore di una ‘punizione’ per la Campania e per il nemico acerrimo di Di Maio, il governatore De Luca.

Gli stessi Cinque Stelle si dicono, infatti, intenzionati ad andare avanti per legiferare sull’incompatibilità ed evitare la sovrapposizione di una figura meramente politica con una che dovrebbe avere una dimensione puramente tecnica. “Vorrà dire che sarà trovata un’altra strada per rendere la proposta una legge dello Stato”, commenta il parlamentare molisano, Antonio Federico.

Al di là di tutto e soprattutto dei tatticismi politici, ora la vera emergenza del Molise resta la nomina del commissario ad acta alla sanità.

f.a.

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