Proseguono gli incontri del lunedì dei vertici del Consiglio regionale con il territorio e con il mondo economico, sociale e istituzionale che in esso opera. Ieri pomeriggio è stata la volta del Patto di sindacato dei Consorziati Bonifica del basso Molise e del rappresentante dell’Albo Regionale della formazione professionale.
Per quanto concerne il Patto di sindacato, associazione costituitasi tra gli imprenditori agricoli del basso Molise che sono fruitori dei servizi e consorziati del Consorzio del basso Molise, l’incontro è servito ai richiedenti per illustrare agli esponenti di maggioranza e minoranza del Consiglio regionale, lo stato dell’arte dell’organo consortile, che secondo gli stessi interlocutori, con l’attuale Commissario Rastelli, ha registrato un’interessante inversione di tendenza rispetto al passato con il miglioramento della velocità e della qualità dei servizi erogati. Gli stessi esponenti del Patto di Sindacato si sono detti impegnati a lavorare insieme al vertice Commissariale e quindi alla Regione Molise, per superare l’attuale momento di difficoltà del Consorzio e quindi giungere. nel migliore dei modi. a ripianare l’attuale situazione debitoria. Un ritorno in bonis del bilancio del Consorzio di bonifica, secondo gli imprenditori presenti, avrebbe come primo effetto pratico una sostanziosa riduzione dei costi energetici, che inciderebbe in maniera significativa sui costi dei servizi erogati.
Gli imprenditori chiedono quindi alla politica di non interrompere questo momento di buona amministrazione che ha visto negli ultimi tempi la struttura Commissariale condividere con loro le scelte strategiche di maggiore impatto, per poter poi giungere, gradualmente, quando le condizioni lo consentiranno, al superamento dello stesso Commissariamento ed il conseguente ritorno ad una gestione ordinaria dell’organo consortile. Gli stessi esponenti del territorio hanno evidenziato anche le grosse problematiche generate dalla peronospora, che ha fortemente impattato sulla produzione 2023 di uva del basso Molise, generando perdite del 50-55% dell’uva precoce e del 70-80% di quella a maturazione ordinaria. Perdite che per il Molise si aggira intorno ai 20 milioni di euro per l’anno in corso, e che non fanno immaginare nulla di buono per i prossimi 3 anni. Sul punto gli imprenditori chiedono un segnale tangibile da parte dell’istituzione regionale, per fronteggiare l’emergenza e sorreggere il sistema nell’affrontare questa nuova sfida. Una condizione difficile, quella attuale, che se non affrontata opportunamente mette in serio pericolo la stessa esistenza di diverse aziende vitivinicole regionali.
A seguito dell’intervento di vari Consiglieri e Capigruppo, il Presidente Pallante, facendo sintesi delle diverse posizioni, si è detto intenzionato a coinvolgere, appena finita la sessione di bilancio, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari per arrivare a convocare una seduta monotematica del Consiglio regionale che affronti unicamente e coralmente le problematiche del Consorzio di bonifica del Basso Molise e del suo futuro, e definisca gli interventi possibili ed opportuni per fronteggiare i danni al settore da parte della peronospora.
Per quanto riguarda, invece, le problematiche illustrate dalla rappresentante degli operatori dell’Albo regionale della formazione professionale, è stato da questa chiesto, a nome degli altri operatori che si trovano nella sua stessa situazione, al Consiglio regionale un apposito intervento per porre attenzione alla condizione occupazionale che li vede privi di un’attività lavorativa e di qualsiasi indennità di sostegno al reddito dal 15 novembre 2022. I vari Consiglieri regionali presenti hanno posto delle domande alla rappresentante degli operatori della formazione, per comprendere meglio i termini della questione e studiare gli opportuni interventi.
Erano presenti ad entrambi gli incontri, oltre al Presidente Pallante, i Consiglieri Di Baggio, Facciolla, Greco, Primiani, Romano, Sabusco, Salvatore.