Difesa della Corte d’Appello, il comitato si insedia all’Ordine dei Giornalisti con uno scopo comune: “Difendere il Molise”. Ruta: “Orlando mi ha rassicurato sul buon esito della questione”

Il Comitato per la difesa della Corte d’Appello di Campobasso riunito nella sede dell’Ordine dei Giornalisti del Molise

GIUSEPPE FORMATO

Il Comitato per la difesa della Corte d’Appello di Campobasso si è insediato questa mattina, sabato 6 febbraio 2016, nella sede scelta quale quartier generale: nei locali dell’Ordine dei Giornalisti del Molise.

“È stata scelta questa sede – le parole del presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, Antonio Lupoper una questione di prestigio da entrambe le parti, sia del comitato che per la nostra categoria. Questo luogo, inoltre, ha un significato ben preciso: la libertà di stampa viaggia di pari passo con il senso di giustizia, perché non c’è democrazia senza informazione e senza la possibilità che a tutti sia garantita l’eguaglianza dinanzi alla legge. Immaginate gli effetti catastrofici per i cittadini, costretti a pagare le spese forensi a un avvocato che per difendere il proprio assistito deve recarsi a Napoli, Bari, Pescara o, addirittura, Ancona. Il Molise sta pagando oltremodo la politica della centralizzazione dei poteri e questa sede, da oggi, sarà la casa di chiunque ha a cuore le sorti dell’autonomia della nostra regione. Basti pensare che nell’ipotesi di riforma dell’Ordine dei Giornalisti, il Molise rischia di perdere la sua rappresentanza al Consiglio nazionale. Dobbiamo lottare tutti insieme per conservare ciò che con fatica è stato conquistato da chi ci ha preceduto. C’è poco tempo e dobbiamo agire tutti insieme”.

Il Comitato per la difesa della Corte d’Appello di Campobasso

Novità direttamente da Roma quelle del senatore Roberto Ruta, il quale ha portato a conoscenza del suo incontro, giovedì 4 febbraio, con il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, approfittando del tempo trascorso a Palazzo Madama per la discussione del disegno di legge ‘Cirinnà’ sulle unioni civili.

“Il ministro Orlando – ha precisato Rutami ha rassicurato che si provvederà che, comunque, prima di qualsiasi decisione convocherà il comitato, al quale esporrà le soluzioni, che vanno in direzione di un’altra proposta di ridefinizione territoriale. Mi ha anche anticipato che, a suo avviso, il comitato accetterà di buon grado la nuova idea. Del resto, le riforme stanno andando nell’ottica di mantenere almeno una sede delle più importanti istituzioni in ogni regione, come è già avvenuto con la Prefettura e con altri punti strategici dell’organizzazione statale”.

In un clima propositivo, non è mancato chi, la deputata Laura Venittelli, ha messo tutti in guarda sulle notizie che giungono da Roma: “Le ultime affermazioni di Vietti, che presiede la Commissione per la riforma dell’ordinamento giudiziario, non mi fanno stare tranquilla – il grido d’allarme dell’onorevole termolese – e a sostegno della mia tesi anticipo che proprio ieri, venerdì 5 febbraio, il deputato marchigiano del Partito Democratico, Piergiorgio Carrescia, ha presentato un progetto di legge costituzionale sulle macroregioni”.

Il Comitato per la difesa della Corte d’Appello di Campobasso

“Il Comune di Campobasso – ha dichiarato il sindaco Antonio Battistaha deliberato già da tempo sulla necessità della Corte d’Appello nel capoluogo di regione. Sono confortato dalla composizione di questo comitato, composto da tante menti e coscienze, ma tutte unite per difendere il territorio molisano, che vuole conservare la sua autonomia in tutti i settori. Siamo tutti consapevoli delle conseguenze disastrose, qualora il Molise dovesse perdere la sua identità territoriale, culturale e sociale. Siamo un popolo litigioso – ha evidenziato Battista – ma, al contempo, maturo per capire che occorre lasciare da parte i personalismi, unendosi in una battaglia dalla quale emergerà la coesione sociale dei cittadini molisani”.

“Occorre agire immediatamente – il pensiero dell’europarlamentare Aldo Patricielloperché siamo tutti intelligenti per comprendere come la strategia sulle Corti d’Appello sia il primo tassello per ridisegnare la mappa politico-amministrativa delle regioni italiane. La difesa della Corte d’Appello, dunque, riguarda l’autonomia del Molise. A mio avviso – la soluzione prospettata da Patriciello – occorre preparare un dossier e notificarlo a tutti coloro che sono chiamati, oggi, a riformare l’ordinamento giudiziari (anche in questo caso la Venittelli è apparsa dubbiosa, ndr). Chiedere, quindi, un’audizione alla Commissione Giustizia e spiegare le motivazioni, che vanno al di là di una questione campanilistica. È un problema che investe l’intero Molise in ogni suo settore e i molisani. I problemi vanno anticipati e non rincorsi, per questo dobbiamo essere determinati, veloci e concreti”.

Il Comitato per la difesa della Corte d’Appello di Campobasso

“Serve coinvolgere tutto il territorio – l’opinione del presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugnoperché dobbiamo essere consapevoli dello scenario apocalittico di una eventuale soppressione della Corte d’Appello prima e della perdita dell’autonomia regionale successivamente. Mi piace partire dalle dichiarazioni del vice-presidente del Csm, a Potenza, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, che ha parlato della necessaria presenza in ogni regione di una Corte d’Appello”.

“Mi hanno avvisato che anche il Comune di Bojano – le affermazioni del presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis – ha deliberato sulla questione. Sarà mio compito fare pervenire a Palazzo Magno le delibere dei 136 comuni molisani. Siamo impegnati in una battaglia di libertà e democrazia”.

Intanto, a margine dell’incontro, il presidente del Consiglio comunale di Campobasso, Michele Durante, ha invitato i campobassani a firmare, presso la segreteria della presidenza a Palazzo San Giorgio, la petizione popolare che accompagnerà le attività del comitato e delle istituzioni coinvolte.

“La paventata soppressione della Corte di Appello di Campobasso – il pensiero di Durantenon riguarda solo il settore della giustizia ma tutti i cittadini molisani. Laddove essa dovesse essere attuata, il Molise sarebbe fortemente colpito sotto il profilo della rappresentatività delle istituzioni sul territorio e gravemente impoverita sotto il profilo socio-economico”.

Il concerto, rinviato a causa delle abbondanti nevicate lo scorso 19 gennaio “Questa terra deve vivere”, organizzato per sensibilizzare il territorio sulla difesa della Corte d’Appello, si terrà venerdì 19 febbraio 2016 al Teatro Savoia di Campobasso. A esibirsi il gruppo storico della musica ethnorock: ‘Il Tratturo’.

Il concerto sarà visibile in diretta streaming al sito www.questaterradevevivere.it e chiunque potrà interagire mediante l’hashtag twitter: #questaterradevevivere.

 

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