Il Molise della Casta. Il senatore Roberto Ruta (Pd) vota contro il taglio dei vitalizi e le indennità ai politici arrestati e condannati e non è il solo …

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Vitalizi ed indennità sono delle galline dalle uova d’oro motivo per cui, quando si ‘sforbicia’, tutto si tocca tranne che questi ‘sussidi’ da capogiro. Infatti ieri a Palazzo Madama si è consumata la votazione pro Casta, dove in pole position Forza Italia, Pd, Lega e montiani hanno votato contro la proposta del Movimento 5 Stelle di tagliare le indennità ai senatori condannati – favorendo politici come per esempio Dell’Utri o Berlusconi.

Già tempo fa l’Associazione Libera contro le Mafie aveva promosso l’iniziativa ‘Riparte il Futuro’ che, attraverso la democrazia popolare con adesioni on line, promuove l’idea di una maggiore trasparenza in Parlamento. Per ripulire la classe politica dalla corruzione, c’è bisogno di parlamentari scevri da affari loschi quindi significa: no ai conflitti d’interesse; no al riciclaggio e alle tangentopoli e soprattutto basta ai vitalizi di cui beneficiano senatori e deputati condannati per reati come corruzione, truffa con soldi pubblici e frodi fiscali. Insomma per eliminare i vitalizi basta una semplice modifica al Regolamento del Senato e della Camera, ovviamente una modifica votata in maggioranza cosa che, invece ieri – 24 settembre 2014 – non è avvenuta.

In merito alla discussione in aula sul Bilancio del Senato 2013 dove si è sottolineato il ‘sacrificio’ della politica di ridurre i costi – con ‘Entrate’ pari a 543.455.053 euro in diminuzione del 2.34% rispetto allo scorso anno e ‘Spese’  di 512.993.041 euro, in meno del 1,47% rispetto al 2012 – i pentastellati hanno colto l’occasione per proporre come Ordine del giorno a firma di Mario Giarrusso (M5S) la possibilità di tagliare le indennità ai senatori arrestati e condannati. Non l’abolizione ma solo la riduzione che prevedeva indennità dei senatori per un tetto massimo di 5 mila euro e la diaria di massimo 3500 euro al mese, insomma cifre evidentemente dignitose. Tutto pronto ieri quando, invece, il Senato vota contro la sospensione delle indennità per i senatori soggetti ad arresto – perché ad oggi lo Stato continua a pagare mensilmente lo stipendio anche se sono in carcere – mentre non è stato proprio messo ai voti l’ordine del giorno che impiegava il Governo a revocare il vitalizio di senatori condannati. Insomma una votazione che fa quadrato intorno alla Casta.

Chi ha votato contro il taglio dei vitalizi d’oro a politici arrestati? Nelle prime fila, compatto lo stesso Partito Democratico che fino a poco tempo fa parlava di ‘liste pulite’ e proponeva candidati dalla fedina penale limpida e scelti secondo un rigore etico. Quello stesso Pd che escludeva dalle liste elettorali candidati scomodi e sotto accusa, ieri ha bocciato il taglio. Scorrendo nella lunga lista di voti contrari – di cui vi forniamo il documentosalta fuori anche il nome del senatore molisano Roberto Ruta (Pd) Membro della 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) e membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali. Non è, però, l’unico molisano: nella lista dei contrari  compare anche l’altro senatore del Molise, Ulisse Di Giacomo(Ncd).

Continuiamo pure, secondo i dati di Libera, a far percepire stipendi pari a 4 mila euro al mese a politici condannati per mafia.

Votazioni

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