In Regione una Commissione per gli Affari Comunitari: PD e M5S avanzano la stessa proposta di legge. L’obiettivo è bipartisan

Istituire la Commissione consiliare speciale per gli affari comunitari, internazionali, per i programmi della Commissione europea, per la partecipazione ai processi normativi dell’Unione europea, per la cooperazione. Questa la proposta di legge che i portavoce del Movimento Cinque Stelle stanno per depositare in Consiglio regionale. Primo firmatario della proposta è il portavoce pentastellato Angelo Primiani, che già qualche tempo fa aveva annunciato tale iniziativa legislativa.

In realtà, la medesima proposta era arrivata solo poche ore fa dal gruppo consiliare del PD, composto dai consiglieri Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla. “L’organismo – aveva spiegato la Fanelli –  non avrà costi aggiuntivi per i molisani e sarà composto dalle forze politiche rappresentate in Consiglio regionale, per offrire al Molise uno strumento supplementare in grado di monitorare e dirigere tutte queste partite e in particolare i negoziati europei in corso sul bilancio UE per il periodo post 2020”.

L’annuncio dei dem, arrivato a margine del primo incontro ufficiale tra il presidente Toma ed la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, per la Fanelli si pone l’obiettivo di “porre l’attenzione su una serie di questioni che, nel breve e medio periodo investiranno le direttrici principali dello sviluppo della nostra Regione”. In particolare, “la Zona Economica Speciale del Basso Molise e coinvolgere il sindaco e l’amministrazione di Termoli e gli altri Comuni della costa, nonché il consorzio industriale per far ottenere tutte le agevolazioni previste dal regime di Zes, che favoriranno gli investimenti industriali con indubbi benefici sull’occupazione”.

Inoltre, “il ritorno del Molise nell’area delle regioni europee ‘less development’, cioè fra quelle meno sviluppate d’Europa”, comporterebbe per la Fanelli, “un’ipotesi di assegnazione di budget all’Italia migliore del precedente ciclo di programmazione che, in prospettiva, significa avere più fondi strutturali per il nostro territorio”.

Dello stesso parere anche i Cinque Stelle, che plaudono a quella che ormai ha i connotati di una proposta bipartisan. “Il fatto che i consiglieri del PD – le parole del primo firmatario del M5S, il consigliere Angelo Primiani –  abbiamo pensato di depositare la stessa proposta di cui noi del MoVimento 5 Stelle parliamo ormai da mesi, e che abbiamo annunciato già durante la prima seduta di Consiglio, non può che farci piacere. E ci auspichiamo, in tal senso, la collaborazione dell’intero Consiglio e della Giunta guidata da Toma.

“L’obiettivo – le parole di Primiani riferendosi alla proposta avanzata – è quello di dare un nuovo impulso alla normativa che disciplina il settore degli affari comunitari. In particolare si vuole dotare l’Assemblea legislativa di uno strumento di indirizzo, in grado di svolgere approfondimenti normativi, studi e analisi, monitorare lo stato di avanzamento di spesa dei fondi europei e incrementare la partecipazione della Regione stessa ai programmi comunitari a gestione diretta. Uno strumento a supporto del Molise, per chiede all’Europa di ridefinire i parametri per il ciclo di programmazione 2021-2027.

“Si tratta – ha detto ancora Primiani – di un’esigenza che nasce dal bisogno di una corretta ed efficace gestione dei fondi europei, ma si rivela indispensabile in vista di un probabile reinserimento della Regione Molise tre le regioni meno sviluppate (ex Obiettivo 1). Il Molise, nella programmazione 2014-2020 risulta tra le regioni in transizione, non per un efficace utilizzo dei fondi comunitari, ma più che altro perché aziende come l’Ittierre, la Gam e lo Zuccherificio, avevano un indotto che alzava i Pil del nostro territorio”.

“Il possibile ritorno della ventesima regione tra quelle meno sviluppate ha spiegato in conclusione l’esponente di palazzo D’Aimmo – è sintomatico del fatto che i governi degli ultimi 10 anni, guidati da Iorio e poi da Frattura, hanno fallito. La nostra regione, in questi anni, non ha saputo sfruttare al meglio i fondi comunitari a disposizione per favorire la crescita economica”.

 

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