La Provincia di Campobasso invita la Regione Molise a destinare i 24 milioni della metropolitana leggera alle disastrate arterie stradali. Passa a maggioranza la mozione di Gianluca Cefaratti

Il Presidente del Consiglio Provinciale di Campobasso, Gianluca Cefaratti

È passata a maggioranza la mozione del Presidente del Consiglio Provinciale di Campobasso, Gianluca Cefaratti, che invita la Regione Molise a rimodulare i fondi destinati alla metropolitana leggera (24 milioni di euro) per destinarli alle strade provinciali, duramente provate dal dissesto idrogeologico.

Undici i voti favorevoli alla mozione del Presidente dell’assise di Palazzo Magno, quattro i contrari (Partito Democratico e Italia dei Valori), un astenuto e quattro assenti, tre della minoranza e Donato D’Ambrosio, sindaco di Santa Croce di Magliano ed eletto quattro anni fa nella coalizione del Presidente De Matteis.

“Sono soddisfatto del risultato raggiunto – ha dichiarato l’attuale vice-sindaco di Campodipietra, Gianluca Cefarattie, dopo una settimana di fibrillazioni anche in maggioranza, siamo riusciti ad approvare una mozione forte, che porterò sul territorio ai primi cittadini. Dobbiamo interessarci più al territorio che agli interessi personali. La mia mozione è un atto concreto, destinata a reperire i fondi, che tra le altre cose ci sono, quelli destinati a un’opera, la metropolitana leggera, che non sarà un mezzo di sviluppo per il territorio, quali potranno essere migliori collegamenti stradali. Quelle arterie colpite dal dissesto idrogeologico. I fondi, così come ci sono, possono anche essere riprogrammati. Io sono convinto che questa mozione, che sarà accolta favorevolmente dai sindaci, porterà a tanti problemi di carattere politico”.

“Sul tema della metropolitana leggera – ha spiegato il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Magno, Massimo Caravatta – dobbiamo approfondire, per questo motivo ci siamo dichiarati contrari alla mozione di Cefaratti. Noi avremmo voluto discutere del dissesto idrogeologico delle strade provinciali in un’assise nella quale non si mescolassero situazioni differenti. Non accettiamo la strumentalizzazione politica su questioni delicate”.

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