Messa in sicurezza degli edifici strategici: 46 milioni di euro per il patrimonio edilizio del Molise. Accesso al fondo anche per i privati

ANDREA VERTOLO

Prevenzione e contenimento del dissesto idrogeologico di tutto il territorio regionale: con questi obiettivi è stato siglato il protocollo d’intesa tra Anci Molise e Regione, con il quale saranno programmati interventi pari a 46 milioni di euro per mettere in sicurezza immobili e patrimonio edilizio.

Di questi 46 milioni, 3 milioni saranno destinati ad interventi per i privati mentre, la restante parte, sarà utilizzata per l’adeguamento, messa a norma o ricostruzione delle opere e degli edifici pubblici strategici.

“Si tratta – ha spiegato il consigliere regionale Salvatore Cioccadegli edifici destinati ad accogliere la popolazione e resistere alle scosse”.

La definizione delle condizioni di priorità è stabilita dalla legge, seguendo una serie di parametri rispetto alla vulnerabilità dell’edificio preesistente, in base a tali criteri si stabilirà se, per un determinato edifico,potrà bastare un adeguamento oppure, se avrà luogo la demolizione e la successiva ricostruzione.

“Questa è una giornata importante per i comuni molisani”, ha dichiarato, inevece, il presidente dell’Anci, Pompilio Sciulli, durante la conferenza di questa mattina, martedì 14 febbraio 2017. I sindaci – le sue parole – potranno attingere a tali risorse per adeguare scuole, asili, mense e quant’altro rientri nell’edilizia pubblica. Grazie a questo accordo penso che i comuni molisani possano ritenersi soddisfatti. Sarà cura dell’Anci – ha concluso il presidente Sciulli – provvedere alla modifica di questo accordo e a responsabilizzare i sindaci, affinché si attivino per attingere a questi fondi”.

Presente alla conferenza anche il sindaco di Civitacampomarano, Paolo Manuele. “Questo che verrà siglato quest’oggi – ha dichiarato Manuele – vuole essere un contributo che il dipartimento da nell’ottica nazionale di portare tutti i centri ad avere edifici strategici per la gestione delle emergenze e per i privati per cercare di portare avanti la prevenzione del rischio sismico che purtroppo riguarda la gran parte del territorio nazionale”.

Soddisfazione anche nelle parole del presidente della Regione, Paolo Di Laura Frattura. “Sono 86 i comuni che hanno già avanzato richiesta – ha annunciato Frattura – questo dà il segnale di quanto attuale e sentita sia questa problematica. Fino ad oggi si era intervenuto solo su edifici pubblici e di interesse strategico, oggi apriamo anche al patrimonio edilizio dei privati, particolarmente importante nella nostra regione in relazione ai tanti borghi di tanti comuni del territorio che vivono nell’abbandono del patrimonio edilizio con conseguente pericolo di danni in caso di fenomeni sismici”.

“I cofinanziamenti regionali – ha sottolineato Frattura – sono basati su percentuali fissate dall’accordo che sigliamo quest’oggi,il quale prevede il finanziamento fino al 70% del costo totale per interventi di demolizione e ricostruzione, il 20% per il miglioramento sismico e il 10% per interventi di rafforzamento strutturale”.

“Mi auguro – ha poi concluso – che oltre ai 46 milioni disponibili si abbia un plafone adeguatamente soddisfacente le richieste che hanno già avanzato i comuni.  In termini di prevenzione mi auguro che si possa così anticipare un eventuale tragico evento con degli edifici più sicuri e adeguati per affrontarlo”.

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