Patto per il Molise, Renzi: “Risorse per la piccola regione e opportunità di lavoro con Frattura e i suoi”. Le anticipazioni sugli interventi

Il premier Matteo Renzi

“Il maltempo ci ha impedito di tener fede al programma della giornata che prevedeva tre tappe (Aquila, Bari e Campobasso ndr). Abbiamo dovuto rimandare la visita in Molise, ma è solo questione di giorni. Prestissimo fisseremo nuovamente l’incontro per la firma. Il Patto per il Molise è pronto e vogliamo che il Molise sia comunque centrale”. Esordisce così il premier Matteo Renzi in un’intervista alla Rai subito dopo la notizia del rinvio della visita nel capoluogo della piccola regione, dove questa mattina doveva essere accolto alle 12 al Teatro Savoia. La pioggia, infatti, non ha permesso il viaggio in elicottero e, così, circa due ore prima dell’appuntamento tutto è stato rinviato. Le tappe del primo ministro da tre sono diventate due: Aquila e Bari. In Molise bisogna attendere una nuova data che, almeno da come Renzi annuncia, non dovrebbe essere troppo lontana.

Sempre nell’intervista il presidente del Consiglio dei ministri si sofferma anche sulle ultime polemiche che hanno riguardato una sua dichiarazione in merito al turismo, competenza che nella riforma costituzionale per la quale nel prossimo autunno si terrà il referendum potrebbe tornare in capo allo Stato. “La promozione all’estero riguarda anche le grandi regioni. Quando diciamo che nella riforma sarà più facile per il paese attrarre nuovi turisti internazionali ci riferiamo al fatto che sarà più facile farlo come Italia, rispetto alle singole regioni”.

Poi la chiosa sulla piccola regione che questa mattina era pronta a ospitarlo. Per il Molise ci sono risorse. C’è una grande opportunità di lavoro con Frattura e con i suoi. Tempo di riprogrammare la data e saremo a Campobasso”.

In effetti, più di qualche polemica sull’assenza odierna del premier che è comunque riuscito a spostarsi in macchina tra l’Abruzzo e la Puglia c’è stata, accompagnata anche a quelle concentratesi su un Patto di cui non sono stati divulgati i contenuti. Ad anticipare qualcosa ci ha però pensato il governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura. Dei 722 milioni di euro destinati al Molise, fondi che fanno parte di un programma di aiuti sia europei ch nazionali che rientrano nell’ampio Masterplan per il Mezzogiorno, 27 milioni saranno impiegati per il dissesto idrogeologico. Tra gli interventi importanza sarà data alla frana di Petacciato. Si investirà nella manutenzione della rete ferroviaria che collega Campobasso a Roma, così come ci sarà l’elettrificazione della rete Roccaravindola-Isernia.

Spazio poi alla viabilità provinciale di un Molise stradale troppo spesso quasi da terzo mondo. L’azione dovrebbe concentrarsi sia su arterie malmesse della provincia di Campobasso che su quelle di Isernia con il completamento della Fresilia. 10 milioni di euro saranno, poi, impiegati per la diga di Chiauci ai quali finiranno altri 15 milioni finanziati dal vicino Abruzzo.

Nel pacchetto saranno contemplate anche politiche attive per il lavoro rientranti nella cosiddetta Area di Crisi. Infine, la promozione turistica di un piccolo Molise che, riforma costituzionale a parte, cerca comunque di guardare oltre i confini nazionali.

 

 

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