Primarie PD, Trivisonno, Onorato, Cordisco e Nardoia compongono la lista regionale ‘Noi con Emiliano’

Il senatore Ruta e la lista in appoggio alla mozione Emiliano

CRISTINA SALVATORE

È stata presentata a Campobasso la lista regionale del Molise “Noi con Emiliano” a sostegno del candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico Michele Emiliano, lista che vede Giose Trivisonno capogruppo del Pd al Comune di Campobasso; Fabia Onorato capogruppo del Pd al Comune di Isernia; Vincenzo Cordisco, presidente della federazione Pd del basso Molise; e Mariarosaria Nardoia, capogruppo gruppo di minoranza in rappresentanza dei 136 piccoli comuni; coordinatore regionale della mozione “L’Italia è il nostro partito”, Stefano Buono di Venafro; Antonella Occhionero è la coordinatrice della federazione del basso Molise per Emiliano.

Armando Quici di Trivento, per il medio Molise, coordinatore della mozione e Giuseppe Laurelli per la federazione di Isernia.

Franco Sabetta coordinatore della mozione a Larino e sosterranno la lista anche i consiglieri comunali Antonio Molinari e Peppe D’Elia, l’assessora Alessandra Salvatore per il Comune di Campobasso, il segretario cittadino di Campobasso Francesca Di Cristofaro e Costanza Carriero in rappresentanza Pd della commissione regionale, come elemento di garanzia. Insieme agli esponenti sopra elencati sono stati individuati tutti i coordinatori dei 136 comuni che verranno però presentati in una prossima conferenza stampa.

“Avendo superato la fase preliminare – le parole del senatore Roberto Ruta intervenuto presso la sede del Pd in via Ferrari a Campobasso – seguiranno due appuntamenti: quello che vedrà le primarie del 30 aprile aperte a tutti i cittadini, come recita il nostro statuto, in cui andremo ad eleggere i componenti dell’assemblea nazionale del Partito Democratico insieme al segretario nazionale del Partito Democratico, e l’altro richiesto in autunno, per individuare il candidato presidente del centro sinistra per il 2018. Abbiamo intenzione di vivere con entusiasmo e armonia – ha concluso Rutaaffinché si ristabilisca il principio che fa di noi una grande comunità: insieme sviluppiamo le nostre idee, valori e programmi, per costruire la classe dirigente che avrà il compito di interpretarli”.

Dunque un PD pronto a tornare alle origini, aperto al confronto e al dialogo, più vicino ai suoi elettori e ai cittadini, capace di ascoltare la pluralità delle voci al suo interno e desideroso di allontanarsi dall’isolamento in cui è stato costretto a sopravvivere negli ultimi anni, sia a livello nazionale che regionale.

È di questa idea anche Stefano Buono, ora coordinatore regionale della mozione “L’Italia è il nostro partito”: “Michele Emiliano – le sue parole – si è visto costretto ad uscire dalla Puglia perché sotto assedio. E l’assedio comincia quando esprimi un’opinione diversa. Il Pd dovrebbe avere nella propria carta d’identità l’obiettivo della valorizzazione della pluralità, confronto e capacità di ascolto di idee diverse. Saper ascoltare è la caratteristica di un partito che si definisce democratico. Questo fino ad ora è stato un limite che ha portato alla distruzione del Pd. Se c’è l’antipolitica – e qui il riferimento di Buono ai pentastellati – la colpa è del Pd e della conduzione in Italia, riscontrabile in quello che è stato fatto in Molise fino ad ora, sulla linea di quello che è il governo regionale attuale. Ecco perché – ha concluso – condividiamo l’appello del senatore Ruta che verrà fatto in un confronto  elettorale in queste primarie, che riporti primarie per la scelta del presidente della regione”.

Alle parole di Stefano Buono hanno fatto eco quelle di Giose Trivisonno, capogruppo del Partito Democratico al Comune di Campobasso: “Siamo chiamati a prendere decisioni, ognuno col proprio ruolo e competenze, precedute da una fase d’ascolto. Sono felice di far parte della squadra perché credo in un Pd diverso. Ognuno di noi dovrà far capire ai cittadini che c’è un luogo dove si può esprimere la propria opinione senza essere ignorati. La discussione e il dialogo può portare ad un buon governo delle regioni e in Italia. Noi, insieme ai cittadini, possiamo continuare a fare politica insieme a loro e per loro”.

Il riavvicinamento al popolo è dunque l’obiettivo comune e unanime dei rappresentati del Partito Democratico vicini ad Emiliano, per rendere giustizia a principi e ideali sui quali, all’origine, furono costruite le fondamenta ideologiche del Pd, quindi prima delle divergenze attuali e insanabili.

Questo concetto è stato ampiamente ribadito dal Presidente della federazione Pd del basso Molise, Vincenzo Cordisco: “Da quando è nato il Pd, ho svolto diversi ruoli soprattutto in mezzo alla gente. Ho accettato la proposta del senatore Ruta perché bisogna ripartire cercando di combatter chi nel corso degli anni c’ha portato all’emarginazione, lontano dalla gente. Mi auguro che Emiliano posso mettere un freno a chi sta portando questo partito ad una deriva personalistica, nel segno dell’unità, come l’Italia merita. Mi auguro che dal 3 di maggio il Pd possa riconquistare il posto che merita”.

L’intervento del presidente della Provincia e sindaco di Campobasso, Antonio Battista, è arrivato al termine della conferenza per spiegare in maniera chiara ed inequivocabile le ragioni del suo sostegno al candidato alla segreteria nazionale del Pd, Michele Emiliano: “Lo appoggio perché il partito era nato plurale e invece è diventato singolo. E non era questo quello su cui avevo creduto. La mia adesione puntava sulla pluralità delle idee ma le anime si sono sciolte. Emiliano costituisce guida e rappresentazione delle volontà che non hanno trovato riscontro all’interno del Pd. Io vivo i drammi delle persone che vengono presso le istituzioni per problemi e bisogni reali. Che hanno spento anche i sogni. Occorre interpretare le necessità dei cittadini, portandole in primo piano. Dobbiamo cercare – ha infine concluso – di riuscire ad interpretare i bisogni della gente che noi avevamo deciso di rappresentare”.

Exit mobile version