Quella macchina mangia soldi delle Comunità Montane in liquidazione da 9 anni: i commissari restano in carica altri sei mesi e ‘costano’ 48mila euro

Ancora un rinnovo. I commissari delle Comunità Montane resteranno in carico fino al prossimo 31 dicembre 2020. A stabilirlo è il decreto numero 48 del presidente della Regione, emanato lo scorso 1 luglio.

Restano, così, al loro posto i quattro esponenti politici, che già da due anni ricoprono l’incarico degli enti che da anni si sarebbero dovute liquidare, ovvero dal 2011.

Fino a fine anno restano in carica: Carlo Perrella, commissario liquidatore delle Comunità Montane ‘Matese – Fortore Molisano’; Giovancarmine Mancini, commissario liquidatore delle Comunità Montane ‘Cigno Valle Biferno – Trigno Medio Biferno – Trigno Monte Mauro’; Pompilio Sciulli, commissario liquidatore delle Comunità Montane ‘del Volturno – Centro Pentria – Alto Molise – Sannio’; Domenico Marinelli, commissario liquidatore delle Comunità Montane ‘Molise Centrale’.

Duemila euro il compenso mensile omnicomprensivo (dodicimila euro per ogni commissario nel corso del semestre), comprendente le spese di trasferta del percorso casa – sedi comunitarie e viceversa e comunque di ogni voce di costo e spesa occorrente per l’espletamento dell’incarico, ad eccezione delle sole spese occorrenti per le missioni fuori sede che vengono rimborsate a parte, dietro presentazione di documentazione giustificativa, debitamente rendicontata.

Nominati il 31 luglio 2018 dal governatore Toma, l’incarico all’epoca fu attribuito come ricompensa per aver partecipato con la coalizione di centrodestra alle regionali, senza tuttavia riuscire a entrar ein Consiglio. Perrella fu infatti candidato con la lista Fronte Nazionale, Mancini si schierò con Fratelli d’Italia, mentre Sciulli tra le fila di Forza Italia.

 

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