Toma suona la sveglia: “Si cambia musica. Sarò il presidente di tutti. Ultimi e lavoro le priorità”

Messa da parte la stanchezza di un’intensa campagna elettorale che gli ha consegnato le chiavi della Regione Molise, Donato Toma neo eletto governatore, incontra ufficialmente i giornalisti nell’albergo che, durante lo spoglio, è stato il quartier generale dello staff.

Toma ci tiene a ribadire ancora una volta di voler essere “il presidente di tutti”, non solo di coloro che gli hanno espresso la propria fiducia. Subito dopo traccia le priorità. Tra tutte la “sburocratizzazione della macchina amministrativa”. Un passaggio necessario questo, per accelerare i pagamenti e dare ossigeno alle imprese che vantano crediti dalla Regione.

Focus anche sulla sanità. “Chiederò al Governo la nomina a commissario ad acta. Non vorrei – specifica con un chiaro riferimento a Frattura – ci fossero due papi”.

Toma mette poi al centro di tutto il lavoro. “Ogni punto del mio programma – afferma – genera lavoro. È questo il filo conduttore di tutti gli interventi che andremo a fare”. Si tratta per Toma di un obiettivo che può essere raggiunto soprattutto guardando all’Europa e un più efficace utilizzo dei fondi della Comunità europea. “Nemmeno più un euro – dice – sarà rimandato indietro. Non possiamo permettercelo”.

Poi la priorità delle priorità: “gli ultimi”. “Sarò il loro presidente. Il mio lavoro andrà nella direzione di una solidarietà verso chi non ha nulla e verso chi si trova in situazioni di difficoltà”.

Il neo governatore, come già fatto in campagna elettorale, rimarca inoltre l’importanza del dialogo e di un pensiero finalizzato all’azione.Sono già a lavoro con il mio staff – ci tiene a precisare – per ridare dignità al Molise”.

Fari puntati anche sul comparto del turismo, comparto al quale sarà dedicato un assessorato, “probabilmente – specifica Toma – unito alla Cultura”.

Proprio sulle nomine assessorili il governatore precisa di voler compiere scelte dopo aver ascoltato i rappresentanti dei partiti e delle liste civiche. “Certo – rimarca – se avessimo assessori con esperienza nel settore di riferimento non sarebbe male, ma – conclude – non disdegno nemmeno la forza della giovinezza”.

Sempre Toma annuncia, infine, una probabile visita di Berlusconi in Molise la prossima settimana. E proprio il Cav non ha fatto mancare la sua telefonata dopo il riscontro elettorale. “Mi ha chiamato. – ammette Toma – Lo ha fatto da un numero diverso e non nego di aver pensato si trattasse di uno scherzo”.

fabyab

Exit mobile version