Scuola, sulla mascherina tanti interrogativi e poche certezze

CAROLA PULVIRENTI

Tanti interrogativi e poche certezze riguardo l’uso della mascherina a scuola. Di fatto la chiusura delle scuole, durante l’emergenza sanitaria, non ha permesso di studiare a fondo la trasmissione del virus trai i bambini e gli educatori.

Dunque non è ancora possibile comprendere il rapporto rischio/beneficio dellindossare una mascherina per i bambini. Secondo uno studio giapponese, condotto durante i focolai di influenza stagionale, l’utilizzo della mascherina risulta più efficace per i bambini dai nove anni in su.

Si stima che i bambini e giovani sotto i 20 anni abbiano una suscettibilità all’infezione pari a circa la metà rispetto a chi ha più di 20 anni. Lo evidenziano i risultati di una ricerca pubblicata su Nature Medicine. 

Il 31 agosto il Comitato tecnico scientifico (CTS), istituito presso la Protezione Civile, ha diffuso il  le Raccomandazioni per l’uso della mascherina chirurgica a scuola. Il documento si basa sulle indicazioni fornite il 21 agosto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), scritte in collaborazione con l’UNICEF. LOMS per i bambini consiglia lutilizzo delle mascherine non mediche, le cosiddette mascherine di comunità, che sono di stoffa lavabili o monouso e non vengono sottoposte a controllo per certificazione. Il Ministero della Salute parla invece esclusivamente di mascherine chirurgiche, un presidio sanitario certificato, che l’OMS consiglia solo in casi specifici, come per bambini con compromissione del sistema immunitario.

Il CTS rappresenta due contesti non menzionati dall’OMS:  le situazioni dinamiche e quelle statiche, per cui vi sono indicazioni differenti.

Nella situazione dinamica i bambini sono in movimento, pensiamo ad esempio all’ingresso a scuola o ad una lezione di educazione fisica. In questo contesto mantenere il distanziamento è molto difficile, pertanto l’utilizzo delle mascherine viene fortemente consigliato. Nella situazione statica si immagina che i bambini siano seduti fermi, a distanza di un metro uno dall’altro, senza produrre aerosol, quindi senza parlare, cantare, sturnutire e tossire. In questa situazione il CTS indica che le mascherine possono essere rimosse per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale dei bambini.

Nonostante l’enorme lavoro che si sta portando avanti per offrire indicazioni fondate e accettabili, riguardo l’uso delle mascherine nelle scuole le certezze scientifiche sono poche e fare chiarezza è tutt’altro che semplice. Di seguito elenchiamo sette punti chiave sull’argomento ricavati dalle raccomandazioni del OMS.

  1. La mascherina va utilizzata laddove non è possibile mettere in atto la distanza fisica.
  2. I bambini fino a cinque anni non dovrebbero indossare la mascherina di comunità, in quanto non hanno l’autonomia richiesta per il suo corretto utilizzo. Per questi bambini si consiglia di adottare le altre misure di igiene e controllo come mantenere una distanza fisica di almeno 1 metro, educarli ad eseguire l’igiene frequente delle mani e limitare la numerosità delle classi scolastiche. All’asilo potrebbero esserci delle classi con bambini di età variabile da uno a cinque anni pertantonelle situazioni in cui i bambini più grandi, per i quali sono consigliate le maschere, appartengono alla stessa classe dei bambini più piccoli, che non raggiungono l’età limite per indossarele maschere, gli studenti più grandi potrebbero essere esentati dall’indossare le mas
  3. Per i bambini tra i sei e gli undici anni di età, luso della mascherina può essere raccomandato in base alla situazione epidemiologica locale, prestando comunque attenzione al contesto socio-culturale e a fattori come la compliance del bambino nell’utilizzo della mascherina e il suo impatto sulle capacità di apprendimento.
  4. La decisione di far utilizzare la mascherina dovrebbe considerare almeno quattro variabili: L’intensità della trasmissione del virus, fra i bambini di questa età, nell’area geografica in cui si trova il bambino. B. La capacità del bambino di utilizzare la mascherina in maniera appropriata con la supervisione di un adulto. C. Il possibile impatto dell’uso della maschera sull’apprendimento e sullo sviluppo psicosociale; D. Considerazioni specifiche per determinate situazioni come bambini con disabilità o malattie croniche.
  5. Per i bambini di età uguale o superiore ai 12 anni le indicazioni da fornire sono le stesse degli adulti (linee guida nazionali in base al DPCM di aprile 2020), ovvero utilizzare la mascherina laddove non è possibile il distanziamento.
  6. L’uso di una mascherina chirurgica è generalmente raccomandato per i bambini con compromissione del sistema immunitario, con fibrosi cistica o altre malattie a rischio, ma dovrebbe essere valutato nel caso specifico.
  7. Per i bambini di qualunque età con disturbi dello sviluppo, disabilità o altre condizioni di salute specifiche che potrebbero interferire con l’uso della maschera, l’uso di maschere non dovrebbe essere obbligatorio e dovrebbe essere valutato caso per caso.

Concludiamo riportando quanto ribadito da tutte le istituzioni che in Italia e nel mondo si occupano di salute pubblica: l’uso delle mascherine da parte di bambini e adolescenti nelle scuole rappresenta una parte della strategia globale per limitare la diffusione della COVID ma non è sufficiente da solo, deve sempre prevedere il distanziamento, il lavaggio frequente delle mani ed il rispetto delle norme igieniche di base.

Sul sito del Ministero dell’Istruzione sono state raccolte, tutte le informazioni sul rientro a scuola e le risposte alle domande più frequenti dei genitori su questo tema.

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