Rubrica enogastronomica: l’olfatto, il senso dimenticato e riscoperto dall’associazione ‘World of the tastes’

DORA FORMATO

L’analisi sensoriale è l’insieme delle metodiche con le quali si riesce ad analizzare il ‘percepito’ di qualsiasi bene attraverso i cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto, tatto.

Esistono metodiche di analisi sensoriale sia in ambito psicologico (psicofisica, percettologia), che nell’ambito degli studi ed applicazioni organolettiche.

Nell’ambito dei prodotti agroalimentari, l’analisi sensoriale riveste un ruolo sempre più importante, non solo della descrizione dello stesso e quindi utilizzata per valutare la qualità di un prodotto, ma come azione di marketing da parte delle aziende.

L’Associazione ‘World of the tastes’, nelle attività estive, ha avvicinato il grande pubblico all’analisi sensoriale dei prodotti, come mezzo di scoperta e riconoscimento degli stessi, facendoli giocare con i propri sensi.

‘Gioca con i tuoi sensi’ è, infatti, il titolo di una serie di giochi proposti nelle attività estive.

‘Indovina la farina’ o ‘indovina il cereale’, oppure ‘Gioca con il tuo naso’: sono solo alcuni dei giochi proposti.

Tra questi gran successo ha riscosso l’ultimo, ovvero quello di riconoscere (al solo olfatto) i profumi contenuti nei bicchieri e tutti riconducibili ai profumi del vino ma, sostanzialmente, al nostro vissuto, al nostro quotidiano.

Parlando di vino, i profumi erano i primari, secondari e terziari e quindi si è spaziato dal fruttato e floreale, per arrivare agli speziati e a note ancora più evolute dell’empireumatico, del tostato e così via.

Si tratta, comunque, di profumi noti e associabili ai più comuni frutti, come la mela, la pera, l’arancia, il limone o le spezie molto utilizzate in cucina come cannella, vaniglia o chiodi di garofano.

Il pubblico inizialmente titubante, si è successivamente avvicinato agli aromi, annusandoli e, poi, provando a dare un riconoscimento: ovvero, associare il profumo (che riconoscevano) a un nome. Il difficile, infatti, è tutto qui: dare un’etichetta semantica a quanto sentito al naso.

Questo bistrattato organo, purtroppo, è sempre più messo da parte a discapito della vista, l’organo più immediato: in pochi sanno che l’olfatto è un senso importantissimo e da sviluppare. Il filosofo Nietzsche, ad esempio, lo correla alla sagacia e all’istinto. “L’olfatto è legato a doppio filo con il senso del gusto ed è connesso al mondo delle emozioni – sosteneva Nietzsche –. Non ce ne accorgiamo, ma ogni emozione ha un odore particolare, perché ognuna dà luogo alla produzione di uno specifico ormone all’interno dell’organismo. Questa qualità, quasi dimenticata, ci guida nelle nostre relazioni”.

Tornando al gioco, i giocatori grandi e piccoli hanno usato il naso, spesso rendendosi conto di non sapere etichettare un profumo elementare del nostro quotidiano, ma solo associarlo a situazioni vissute.

Grandi e piccini sono stati rapiti e si sono appassionati al gioco, spesso sfidando nei riconoscimenti l’amica, il fidanzato, la mamma facendo a gara a chi ne riconosceva di più.

E alla conclusione dell’intrattenimento, resta un giocatore appagato e soddisfatto, che realizza che in tutto occorre mettere più attenzione… anche nel naso.

La galleria fotografica di ‘Gioca con i tuoi sensi’ 

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