Vinalia: nel cuore del Sannio si celebra il gusto

Domenico Rotondi

La trentennale manifestazione enogastronomica del Sannio, Vinalia, che si svolge ogni anno a Guardia Sanframondi nella prima decade di agosto, è diventata una kermesse imperdibile per i tanti appassionati del settore e per gli enoturisti provenienti da molte regioni italiane. Il turismo enogastronomico è, infatti, un fenomeno in costante crescita, sia perché rappresenta un valore aggiunto per le realtà imprenditoriali e cooperativistiche legate al mondo del vino, sia perché trae forza da un programma innovativo che valorizza non solo il Patrimonio agroalimentare, ma anche la cultura e la storia che compongono i tratti identitari delle città del vino.

Secondo il recente Rapporto sul Turismo Enogastronomico, stilato dalla docente universitaria Roberta Garibaldi, il Meridione d’Italia è una delle mete più ambite dai cultori del settore, in quanto le terre campane, sannite, siciliane, pugliesi, molisane ed abruzzesi offrono una varietà di proposte che spaziano dal mare alla montagna, dalla città alla campagna, dalla tradizione alla sperimentazione culturale. Per le precisate ragioni, la manifestazione guardiese ha proposto ai visitatori un viaggio sensoriale tra i sapori ed i profumi del territorio sannita, coltivato amabilmente dagli agricoltori.

Vinalia è stata, peraltro, impreziosita da mostre ed esposizioni artistiche, curate ed organizzate da qualificati professionisti, tra cui il maestro Giuseppe Leone, ideatore e direttore artistico di VinArte, Azzurra Immediato, storica dell’arte, Cosimo Petretti, presidente del ‘Circolo Fotografico Sannita’, il quale ha presentato un’affascinante e significativa Mostra sulla vita rurale, denominata ‘L’Oro di Guardia’.

Per di più, il suggestivo tema della suindicata edizione ha ripercorso il senso del tempo concepito dal grande Albert Einstein, secondo cui “il tempo è un’illusione”. Ed ancora : “noi non vediamo mai il tempo; certo, seguiamo con gli occhi il pendolo che oscilla, osserviamo il colore delle foglie degli alberi mutare, le stagioni passare. Ma il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto non è ancora, e il presente sembra essere quell’eterno istante che separa il prima dal dopo”.

Con tali espressioni il geniale fisico ha spiegato la teoria della relatività, a cui è stato legato lo studio particolareggiato sull’ingegno del maestro orologiaio Alfonso Sellaroli, nato a Guardia Sanframondi e vissuto a cavallo dell’ottocento fra le diverse città italiane e straniere dove ha lasciato straordinari elementi tecnici del suo lavoro, con particolare riferimento ai singolari e preziosi orologi. Inoltre ha sperimentato applicazioni sia nel campo dell’illuminazione pubblica che nella funzione pioneristica dei trasmettitori elettrici.

La sessione di studio, dedicata a tale maestro, è stata curata dal valoroso Angelo Garofano, coadiuvato e collaborato dai tecnici del comitato promotore di Vinalia.

Non è mancata, nel ricco programma della manifestazione, la rilettura critica di Rocco Scotellaro, noto scrittore e difensore dei diritti dell’Italia meridionale. Il convegno, dedicato a tale grande intellettuale, peraltro operoso sindaco di Tricarico, è stato curato dal guardiese Giuseppe Colangelo, giornalista ed apprezzato critico letterario.

Con i successi conseguiti, i responsabili del Circolo Viticoltori di Guardia Sanframondi, validamente coordinati dal presidente Ildo Romano, si accingono a festeggiare l’annuale appuntamento con ‘Calici di Stelle’, che, mentre chiuderà la pluridecennale edizione di Vinalia, varrà a fare apprezzare il pensiero di Concetta Pigna, dirigente della Cooperativa ‘La Guardiense’, esplicitato come segue: “abbiamo sempre acceso i riflettori sui luoghi, perché i terroir sono un bene comune e si configurano come un prodotto collettivo intergenerazionale. Perciò essi appartengono alle comunità rurali che li popolano e che devono rendersi, consapevolmente, garanti del permanere di quelle condizioni distintive che hanno generato le loro originalità”.

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