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Pos in condominio, è obbligatorio? Sì, ma non è prevista una sanzione

pos-modMARCO MASCIANTONIO

Pos obbligatorio anche in condominio? Stando alla semplice lettura del dl 150/2013 convertito in legge n. 15/2014 (Milleproroghe) sembrerebbe proprio di sì.

“I soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali (e qui scatta la figura dell’amministratore di condominio), sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito”.

L’obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito si applica, d’ora in avanti, a tutti i pagamenti di importo superiore a 30 euro disposti a favore di un’impresa o di un professionista, per l’acquisto di prodotti o la prestazione di servizi.

Alla “Milleproroghe” si aggiunge l’articolo 1129 del Codice Civile secondo cui “l’amministratore condominiale è ormai sempre tenuto a far transitare le somme ricevute a qualsiasi titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle erogate per conto del condominio in favore di terzi, su uno specifico conto corrente, postale o bancario intestato al condominio”.

Uno più uno fa due. Quindi letto così anche i condomini (gli amministratori) dovrebbero dotarsi di una specifica postazione Pos per la riscossione delle quote condominiali superiori ai 30 euro.

E due meno uno fa uno, perché non sono previste sanzioni verso chi non permette di pagare attraverso il Pos.  Quindi, come spesso capita in materia condominiale, si attendono le prime sentenze della Cassazione in merito alla questione. Solo dopo le prime liti la situazione potrebbe essere più chiara.

 

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