La tecnologia che ci salva dall’isolamento sociale. L’aumento dell’utilizzo della rete e i suoi disagi al tempo della pandemia

In un momento come questo, in cui un virus ci costringe ad annullare i contatti sociali dal vivo, aumentano le interazioni sociali abilitate dalla tecnologia.

È una risposta alla potenziale social recession: un collasso nei contatti sociali, percepito più duramente nelle popolazioni più vulnerabili all’isolamento e alla solitudine. Lo scenario che vedeva i social come potenzialmente pericolosi per la società, però, si è ribaltato. Da pochi giorni, le piattaforme che usiamo come strumento principale per connetterci con le persone e i nostri interessi, si sono mostrate fedeli alla loro promessa iniziale.

Hanno permesso un accesso democratico all’informazione, ci hanno fatto sentire “più vicini”.

In questi giorni, inevitabilmente, è aumentato in modo esponenziale il traffico sulla rete e quando c’è una così grande affluenza, i disagi sono dietro l’angolo.

Tramite il sito Downdetector, che offre informazioni in tempo reale sullo stato e sui problemi di tutti i tipi di servizi online, abbiamo cercato quali sono i sistemi informatici che a causa del sovraccarico hanno creato disservizi agli utenti.

Nella top ten delle principali interruzioni della settimana troviamo al primo posto una compagnia telefonica, TIM. I disservizi, riportati girono per giorno, ad esempio per il 25 marzo, sono localizzati al centro-nord Italia, e sono legati per il 57% all’internet fisso, per il 21% alla telefonia fissa e per il 20% alla telefonia mobile. Il picco delle segnalazioni è avvenuto alle 17.33con 87 segnalazioni in un minuto.

Al secondo posto un’altra compagnia telefonica, Vodafone. I disagi, sempre del 25 marzo, sono avvenuti soprattutto al nord e le percentuali delle tipologie di disservizi sono: 54% internet, 23% mobile, 21% telefonia fissa, con il picco delle segnalazioni il 25 marzo alle 12.20 con 150 segnalazioni in un minuto.

Al terzo posto wind, con il picco di disservizi al 25 marzo in tutta Italia, legati soprattutto alla rete internet, ben il 73% delle lamentele, 15% per la telefonia mobile e il 10% per un blackout totale della rete.

Quarto posto per Fastweb, con problemi spalmati su tutto il territorio nazionale, riguardanti per il 76% internet, 17% fisso, e 5% blackout totale.

Al quinto posto, un pò paradossale per il servizio che svolge, troviamo Team Viewer, software che consente di gestire un desktop da remoto, utilizzato soprattutto per l’assistenza dei pc. In questo caso i problemi sono stati riscontrati in tutto il Paese e l’83% dei disservizi è legato al remote desktop, e il 16% per il Log-in.

Nelle posizioni successive è presente anche il social Istagram e il videogioco Call of Duty. Per entrambi si sono riscontrati problemi di connessione.

Anche su Whatsapp e Messenger il traffico nelle ultime settimane è più che raddoppiato, sia in Italia  che negli altri paesi maggiormente colpiti dall’epidemia di coronavirus, tanto che il fondatore e proprietario di Facebook Mark Zuckerberg, in una conferenza telefonica con un gruppo ristretto di giornalisti alcuni giorni fa ha dichiarato che Facebook ha già raddoppiato di conseguenza la capacità dei suoi server, ma potrebbe non bastare a contenere il flusso di comunicazioni.

Pierp.Gabr

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