Premio USSI Molise 2020 al maratoneta Giovanni Grano. I giornalisti sportivi ricordano anche Tonino Bussone

Grano tra i giornalisti Ciarlante e La Farciola

ALESSANDRA POTENA

Un risultato non indifferente quello ottenuto dal molisano Giovanni Grano, il13 dicembre 2020 a Reggio Emilia, che è salito sul gradino più alto del podio tricolore nei Campionati italiani di maratona 2020.

Il trentenne bojanese, ricercatore all’università di Zurigo, ha chiuso la gara in 2 ore 14 minuti e 31 secondi, conquistando il suo primato personale.

L’atleta, tesserato con la Nuova Atletica Isernia, ha ricevuto, nella serata del 7 gennaio 2021 nella sede dell’Assostampa Molise, il Premio USSI 2020 da parte del gruppo molisano dell’Unione Stampa Sportiva Italiana.

Il nipote di Tonino Bussone, Luca Ciampitti, tra i giornalisti Carafa e La Farciola

I vertici del sindacato e del gruppo regionale dell’Ussi, inoltre, hanno voluto ricordare l’anima dello sport molisano Tonino Bussone. È stata conferita, infatti, una targa per il grande appassionato di podismo, dedito all’atletica, scomparso nell’aprile 2020. A ritirarla è stato il nipote di Tonino Bussone, Luca Ciampitti.

Ha conquistato un eccellente risultato alla maratona di Reggio Emilia, ottenendo anche il suo primato personale. “Sì, è stata davvero una gara perfetta. Mi sono allenato bene tutto l’anno, anche se poi non ho avuto alcuna possibilità di dimostrarlo in gara. Ero sicuro di essere in buona forma, quindi mi aspettavo di potermi giocare un buon piazzamento sul podio. Ovviamente quando si gareggia bisogna fare i conti anche con la condizione degli avversari. A metà gara ho voluto spingere per provare a correre un buon tempo e questo ha portato anche al distanziare i miei avversari per il titolo italiano. Non avrei potuto chiedere di meglio”.

Immagino non sia facile conciliare allenamenti e il suo lavoro come ricercatore. “Conciliare due ‘carriere’, soprattutto se si vogliono ottenere ottimi risultati in entrambe, non è mai semplice. Devo ammettere che spesso è anche impegnativo oltre che dal punto di vista fisico, anche da quello nervoso. Mi ritengo fortunato ad avere un lavoro molto flessibile come orari che non mi constringe a levatacce all’alba per allenarmi. Anzi, tutto il mio ambiente di lavoro, a partire dal capo e dai colleghi, mi hanno sempre incoraggiato e supportato. Alla chiave di tutto c’è l’organizzarsi in maniera adeguata. Io, per esempio, ho svolto la maggior parte dei miei allenamenti in pausa pranzo per ottimizzare al meglio i tempi e per godere delle ore più calde della giornata”.

Data l’attuale situazione pandemica non è facile programmare. Nonostante ciò ha qualche progetto per il futuro? “Sicuramente vorrei rigareggiare in maratona in questa primavera. Purtroppo non sarà semplice trovare una gara per farlo visto che quasi tutte le principali maratone nazionali ed internazionali si sono già riposizionate in autunno, quando si spera la situazione tornerà più alla normalità. Io spero si possano organizzare eventi sulla falsa riga della gara di Reggio Emilia, ossia solo per atleti d’elite e chiusi al pubblico. Ovviamente gareggiare in queste condizioni non è ideale ma è oro di questi tempi”.

C’è, tra le undici a cui ha preso parte, una maratona che ha vissuto più intensamente e che ricorda maggiormente? “Ne metto due. Quest’ultima di Reggio, dove ho patito un po’ di tensione pre-gara sapendo di potermi effettivamente giocare le mie carte per il tricolore. Tagliare il traguardo a braccia alzare però è stata una soddisfazione incredibile. Come seconda scelgo la maratona di Pisa del 2012, che è stata la mia prima maratona. Le emozioni che si provano la prima volta che si corre questa distanza rimangono indelebili”.

Nel 2022 ci saranno i Campionati mondiali ed europei. Pensi di riuscire a partecipare? “Il mio obiettivo a lungo termine è sicuramente rivolto al 2022. Ovviamente riuscire a partecipare a una di queste due manifestazioni rappresenta un enorme stimolo per me e penso di potermi giocare le mie carte. Sento di poter migliorare sul piano cronometrico quello fatto nella mia ultima maratona ed un ulteriore miglioramento potrebbe essere sufficiente. Ovviamente non è semplice, ma non lo vedo come un traguardo infattibile”.

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