I lupi ricominciano dal ‘Del Duca’ di Ascoli Piceno: le ultime sei partite per preparare la fase post-season. Il Campobasso si riorganizza e punta al ripescaggio in serie C

ANDREA VERTOLO

Il mondo del calcio ha riposato in occasione della Santa Pasqua. Per il Campobasso è stato un momento utile per tirare il fiato in vista del rush finale che vedrà i lupi impegnati, in queste ultime sei partite, a conservare l’importante piazzamento nella griglia dei playoff.

Il quarto posto, occupato dalla squadra di mister Favo, non è così scontato, considerati i soli tre punti che separano i lupi dalla sesta posizione.

In casa rossoblù, però, queste giornate di festa sono state avvolte da un velo di tristezza. La scomparsa di Piero Armanetti ha lasciato un vuoto incolmabile nelle tante persone che lo hanno conosciuto. “Questa brutta notizia – le parole del presidente Giulio Perruccici ha lasciati tutti sgomenti. Con Piero avevamo un solido legame, nato nei tanti anni di collaborazione nel Campobasso. È stato un uomo eccezionale e un professionista come pochi. Ci uniamo al dolore della famiglia, la sua prematura scomparsa ci lascia senza parole e con tanto dolore dentro”.

Si tornerà in campo domenica 3 aprile, quando i lupi affronteranno il Monticelli al ‘Del Duca’, storico stadio dell’Ascoli.

“L’obiettivo – ha dichiarato Giulio Perrucci è quello di conquistare il prima possibile quello che, strada facendo, è diventato il nostro obiettivo rispetto alle aspettative della vigilia, ovvero i playoff. La squadra dovrà riscattarsi dalle sbiadite prestazioni incanalate nelle ultime tre giornate di campionato. Siamo fiduciosi e confidiamo anche in una buona spinta della piazza in queste ultime gare di campionato”.

I playoff, torneo di certo discutibile per la sua ambigua utilità, sarebbero comunque la manifestazione sportiva, di spessore nazionale, più importante che si registrerebbe in Molise. Quest’anno, al contrario della scorsa stagione, i playoff si svolgono unicamente all’interno dei gironi. Ci saranno, quindi, nove squadre vincitrici che aspirerebbero al salto di categoria attraverso i ripescaggi.

A essere favorite, in tale ipotesi, sarebbero le società che vantano un impianto sportivo all’altezza della Lega Pro, un seguito importante nelle gare casalinghe, una storia calcistica rilevante, oltre che a una solidità economica a livello societario. Ecco perché il Campobasso, forse più di altre piazze, potrebbe davvero puntare tanto su questo torneo.

Proprio sul futuro della società il presidente Perrucci ha voluto sottolineare come “il lavoro di queste settimane stia volgendo soprattutto nell’allargamento della base societaria. L’intento – ha spiegato Perrucci è quello di dare una forte stabilità per guardare con più serenità al domani. L’ingresso in società di Aniello Aliberti ci permetterebbe di programmare un futuro importante. Per ciò che riguarda il progetto dell’azionariato popolare – ha concluso – è importante che si dia ad esso continuità. L’idea è quella di ricalcare l’esperienza del Parma dove si è riusciti a conciliare la partecipazione popolare agli investimenti di grandi sponsor”.

A breve anche l’Associazione Noi Siamo il Campobasso vedrà un rinnovamento nei propri organi. Sarà, di certo, un ulteriore momento di reale partecipazione alla vita del calcio cittadino.

Il futuro appare, quindi, piuttosto sereno. Al momento, però, c’è subito da digerire la colomba di Pasqua affinché il ritorno in campo possa far registrare qualche punto in più in classifica, invece che qualche chilo in più sulla pancia.

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