Serie D, per i lupi luci e ombre: bene la reazione, da rivedere difesa e centrocampo. Vullo: “Questo gruppo deve ricevere lo schiaffone prima di prendere in mano le redini della partita”

Salvatore Vullo, allenatore del Campobasso

GIUSEPPE FORMATO

In una partita di calcio, per i tifosi, alla fine conta sempre il risultato: il Campobasso ieri, domenica 25 gennaio 2015, era chiamato al successo e l’obiettivo è stato raggiunto. Tre punti in classifica, distanza invariata dalla vetta (nove punti), occupata sempre dalla Maceratese, che non perde un colpo, ma due punti recuperati al Fano e tre alla Civitanovese. Il team di mister Vullo, seppur è costretto a condividere la quinta posizione con il Matelica, si trovano a sole tre lunghezze dalla seconda posizione, dove stazionano in coabitazione le marchigiane Sambenedettese e Fano.

Se i tifosi sono contenti e lo è per la vittoria anche Vullo, quest’ultimo però non ha potuto fare a meno di segnalare quello su cui c’è da lavorare. La partita contro il San Nicolò ha dimostrato ancora una volta una difesa da rivedere e registrare e un centrocampo, al momento, asfittico. Problemi nella zona centrale del campo, come ha confermato l’allenatore rossoblù a fine partita: “Ci sono state indicazioni positive e negative, per questo in settimana dovremo lavorare per rivedere qualche atteggiamento, soprattutto nella fase centrale, dove soffriamo. Abbiamo fatto una partita a rincorrere e non possiamo permetterci il lusso di recuperare sempre. Diciamo che è vero che abbiamo regalato tanto, ma al contempo abbiamo anche fatto molto. È nel dna di questo gruppo prendere lo schiaffone prima di reagire. In linea di massima accadeva anche prima del mio avvento. Questa squadra deve prima subire e solo successivamente riesce ad adattarsi alla partita. Occorre limitare questo nostro limite”.

Il tecnico Vullo avrà due settimane di tempo per rivedere i gol subiti e lavorare sugli errori, come ha affermato nel post-partita: “Sul primo gol c’è stata una disattenzione da parte di tutti. Eravamo in possesso di palla, perdendo la sfera dopo cinque passaggi e permettendo al loro calciatori di effettuare un tiro libero. Dopo la traversa nessuno è intervenuto sul pallone a liberare l’area di rigore. C’è stato, dunque, un doppio errore. Sul secondo gol subito, forse Conti si aspettava il cross, come è giusto che fosse in quella circostanza. Il cross alla fine è stato un tiro, che ha beffato il nostro portierino. E sulla loro terza marcatura che dire? La fotocopia del secondo gol”.

Una fase di Campobasso – San Nicolò

Vullo, apparso in sala stampa più deciso del solito, non ha usato mezzi termini per fare un appunto ad alcuni tifosi: “Non tollero che l’eccezionale pubblico campobassano venga rappresentato da due o tre persone, che dopo cinque minuti chiedono di cambiare un giocatore. Non siamo nelle condizioni di bruciare nessuno. Eravamo in pochi allo stadio e sentivo tutto. Mi sono anche arrabbiato durante la partita. Un pubblico eccezionale, quale è quello del Campobasso, non può permettersi quel gruppo di dotti, che al triplice fischio, a vittoria conquistata, applaudono la squadra. Sono irrispettosi sia verso i calciatori sia verso il resto del pubblico”.

“L’obiettivo del Campobasso – ha concluso Vullo – è quello di guadagnare qualche punto nei confronti delle squadre che ci precedono e in questa giornata ci siamo riusciti”.

Il campionato, domenica 1° febbraio 2015, osserverà un turno di riposo, per dare spazio alla Rappresentativa di serie D impegnata al Torneo di Viareggio. Il Campobasso tornerà in campo l’8 febbraio in casa della Fermana, la domenica successiva, il 15, sarà di scena a Pesaro. I lupi torneranno al ‘Selva Piana’ soltanto domenica 22 febbraio, quando ad attendere il team di Vullo ci sarà la Recanatese.

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