L'articolo Comunicazione e assistenza digitale: cosa ne pensano i più fragili? sembra essere il primo su CBlive.
]]> Nel momento in cui si pensa di aiutare le persone disabili o con malattie rare, il primo passo è quello di dare loro ascolto. Difatti qualunque progetto di salute e assistenza, parte da un’analisi del contesto nel quale si vuole intervenire. Per questo motivo, l’Istituto Superiore di Sanità ha proposto un sondaggio elettronico alle persone con malattie rare e disabilità di vario tipo. Gli obiettivi dell’indagine erano i seguenti:
L’indagine ha permesso di comprendere le principali problematiche riscontrate, nell’ ambito comunicazione e digitale, dai cittadini fragili e dalle loro famiglie. Fra queste vi è senza dubbio una generale difficoltà nell’ utilizzo e/o nell’ accesso alle tecnologie specialistiche per cura o riabilitazione. I pazienti riferiscono di ricevere scarso supporto informatico da remoto, con criticità per la continuità assistenziale. Difatti è emerso che, in molti casi, gli strumenti tecnologici, forniti in dotazione a domicilio, non sono stati facilmente fruibili o adeguati alle esigenze. E questo ha causato, in oltre la metà dei soggetti rispondenti, un aggravamento delle condizioni di salute (55%). Inoltre, solo il 23,7% dei caregiver o familiari si è avvalso di App per la vigilanza sanitaria e farmacologica.
E’ emerso quindi un forte desiderio di ricevere la formazione adeguata per accedere alle tecnologie e utilizzarle in modo appropriato. Difatti solo il 9,29 % dei rispondenti al questionario ha usufruito di tecnologie di riabilitazione e/o di supporto terapeutico in remoto, e di questi il 31 % ha riscontrato problemi e difficoltà nell’utilizzo effettivo dello strumento. Eppure il 56%, di quelli che non ne hanno avuto possibilità, ha espresso un forte desiderio di poter accedere a strumenti di supporto digitale. Tali strumenti hanno infatti rappresentato un salvagente che ha tutelato i disabili durante il primo anno di emergenza sanitaria.
Da questi dati preliminari, si evince dunque la necessità di implementare piattaforme e strumenti tecnologici innovativi, ma anche di prevedere percorsi formativi a professionisti, alle persone fragili e ai loro familiari/caregiver. E’ necessario inoltre garantire servizi di supporto informatico costante ed un monitoraggio della salute generale, incluso il benessere psicologico di tutta la famiglia. Difatti la presenza in famiglia di una persona non autosufficiente necessita di sostegno e organizzazione, necessari per evitare e diagnosticare precocemente i frequenti casi di burnout dei familiari e caregiver. Nel sondaggio citato è emersa, in modo chiaro, la volontà di pazienti e caregiver di essere coinvolti e formati sulle nuove tecnologie, che rappresentano un grande potenziale per migliorare la qualità di vita non solo della persona fragile, ma di tutta la famiglia.
Carola Pulvirenti
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]]>Oggi si parlerà di Territorio, Benessere e Ambiente alle ore 15:30 su Zoom e presso la sede Acli di Agnone e in collegamento da remoto su piattaforma zoom, avrà luogo il webinar su Salvaguardia del territorio, benessere degli animali e mantenimento dei pascoli. Il Focus, in presenza e in collegamento, si rivolge agli imprenditori agricoli e agli operatori nei territori collinari e montani che, grazie alla loro presenza assieme alle famiglie, garantiscono continuità e vitalità tutelando i territori silvo pastorali. Interverranno fra gli altri Enzo Scialò, Presidente ACLI regione Molise e Nicola Cavaliere, assessore Regionale Politiche Agricole Agro.
Agnone e i comprensori limitrofi sono l’ambito territoriale di osservazione ai quali si aggiungono le attività culturali come l’artigianato, la ricettività e la ristorazione. Tecnici e operatori del settore a confronto, dunque, per un approccio moderno di promozione del territorio a tutela dell’ambiente, applicazione della normativa, del benessere della zootecnia in favore di sviluppo e crescita culturale, ambientale e alimentare.
Il prossimo 2 febbraio si discuterà invece di Attualità digitali per Colf e Badanti in tempo di pandemia con il tema:“Digital divide” le divisioni culturali passano attraverso la tecnologia? Due momenti di promozione e formazione con temi a confronto – seppure da remoto per una platea virtuale – che pongono al centro la persona, prima importante risorsa di promozione sociale.
Carola Pulvirenti
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