L'articolo San Giuliano di Puglia, 23 anni dopo: il Molise onora i suoi angeli, simbolo di un dolore che non si dimentica sembra essere il primo su CBlive.
]]>L’incontro si è svolto nei luoghi simbolo della tragedia che costò la vita a 30 persone, tra cui 27 bambini della scuola elementare “Francesco Jovine”, la loro insegnante Carmela Ciniglio e due adulti del paese. Un’intera comunità fu travolta da un dolore inimmaginabile, che ancora oggi segna la memoria collettiva del Molise.
L’iniziativa ha voluto ribadire l’importanza del ricordo condiviso e la necessità di continuare a investire nella sicurezza sismica e nella prevenzione, per trasformare la memoria in impegno concreto.
Il sindaco di San Giuliano di Puglia, Antonello Nardelli, ha ricordato come il paese non voglia essere soltanto il simbolo di una tragedia, ma anche di resilienza e solidarietà. Ha ringraziato le istituzioni regionali per la vicinanza dimostrata e ha sottolineato il cammino di una comunità che, pur profondamente ferita, ha saputo rialzarsi con forza e unità.
Il presidente della Regione, Francesco Roberti, ha richiamato il dovere delle istituzioni di garantire edifici pubblici e scuole sicure, sottolineando che la protezione del territorio rappresenta una forma di memoria attiva e una responsabilità verso le nuove generazioni.
Nel suo intervento, il presidente del Consiglio regionale, Quintino Pallante, ha reso omaggio ai piccoli alunni e alla loro maestra, ricordando che quelle vite spezzate devono restare un monito permanente e una spinta a costruire un futuro più sicuro.
Anche i rappresentanti delle minoranze hanno evidenziato come la memoria non debba ridursi a una semplice commemorazione, ma trasformarsi in azione concreta e in un impegno costante per un Molise più giusto e più protetto.
Alle 11.32, l’ora esatta in cui la terra tremò nel 2002, come ogni anno la cerimonia al cimitero comunale. Il suono profondo dei 30 rintocchi della campana ha scandito il ricordo delle vittime, in un momento di intensa emozione e raccoglimento che ha unito familiari, cittadini e istituzioni.
San Giuliano di Puglia resta oggi un luogo simbolo di dolore e di rinascita: una comunità che ha trasformato la tragedia in forza, la perdita in memoria viva e la ricostruzione in esempio di unità, speranza e consapevolezza.
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]]>L'articolo Agnone si prepara al mese di dicembre: il 6 la Festa dei Fuochi Rituali, il 13 la Grande ‘Ndocciata sembra essere il primo su CBlive.
]]>Si partirà il 6 dicembre 2025 alle 17 con la Festa dei Fuochi Rituali, che segnerà l’inizio delle celebrazioni con la sfilata dei riti dei fuochi provenienti da diverse regioni italiane.
A seguire, il 13 dicembre 2025 alle 18, Agnone ospiterà la Grande ‘Ndocciata, l’evento spettacolare che ogni anno richiama migliaia di visitatori: le fiamme delle grandi ‘ndocce illumineranno il corso principale della città in un suggestivo corteo. Il 24 dicembre 2025 alle 18:00, nella magica atmosfera della Vigilia di Natale, si terrà infine la ‘Ndocciata della Tradizione, la manifestazione del fuoco più autentica e intima.
Gli eventi del mese del fuoco sono organizzati dal Comune di Agnone, dall’associazione La ‘Ndocciata e dalla Pro Loco, e saranno tutti a ingresso libero.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Pro Loco di Agnone via mail all’indirizzo proloco.agnone@gmail.com o al numero 0865 77249.
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]]>L'articolo Termoli, turismo settembre 2025: +5% negli arrivi sembra essere il primo su CBlive.
]]>Sono i dati rilevati dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise nelle strutture alberghiere, B&B, case vacanza, affittacamere della città durante il mese di settembre 2025. La crescita più consistente riguarda i turisti stranieri: + 31,6% negli arrivi e +20,2 nelle presenze. Gli italiani, invece, sono al +1% nelle presenze.
Gli arrivi rappresentano il numero di turisti che soggiornano in una struttura ricettiva in un periodo ed è un dato fondamentale per misurare i flussi turistici; le presenze, invece, indicano il numero totale di notti trascorse dai clienti, sia italiani che stranieri, in alberghi, B&B e residence.
Anche per il mese di settembre, come già rilevato nel mese di agosto scorso, i viaggiatori arrivati a Termoli per le vacanze hanno preferito gli alberghi dove si è registrato un +18,3% negli arrivi (italiani e stranieri) e +27,6% nelle presenze.
Nelle strutture extralberghiere come B&B, residence, case vacanze e affittacamere, gli arrivi sono al +2,9% mentre le presenze sono negative -11,8%. A calare sono stati soprattutto i turisti italiani: -5,6% negli arrivi e -17,2% nelle presenze mentre gli stranieri sono al +28,5% negli arrivi e +13,6% nelle presenze.
Da gennaio a settembre 2025, i viaggiatori giunti a Termoli sono attestati al +9,7% negli arrivi e a -8,5% nelle presenze pari a 60.285. La permanenza media annuale in città è di 3,22.
Da segnalare una presenza maggiore di turisti da Canada, Usa e Argentina.
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]]>L'articolo Pinuccio porta il Molise su LA7: “Amsterdam italiana e Bitcoin per salvare i nostri borghi” sembra essere il primo su CBlive.
]]>L’inviato, accompagnato dalla sua storica spalla Sabino, accende i riflettori nazionali su una regione che “non esiste” ma che pulsa di idee rivoluzionarie per scrivere il proprio futuro. Al centro del reportage, l’audace proposta di un sociologo: realizzare una “Amsterdam italiana” nel cuore dell’Alto Molise, tra Poggio Sannita e il minuscolo Castelverrino, il comune più piccolo della provincia di Isernia. In che modo? Facendo leva sulla forza dell’amore e grazie al vasto patrimonio di case chiuse inabitate che potrebbero ospitare gratuitamente coppie e single (uomini e donne) provenienti da tutto il mondo.
Non solo provocazioni. Pinuccio raccoglie le testimonianze dei sindaci di Agnone e Belmonte del Sannio che, tra il serio e il faceto, parlano di unioni di comuni tenendo lontana l’ipotesi della fusione, politica nazionale e internazionale, tirando in ballo persino il leader russo Vladimir Putin. E poi la vicenda che ha fatto discutere l’Italia intera: i bitcoin di Fornelli, l’esperimento di criptovaluta locale che continua a dividere l’opinione pubblica. Il viaggio in Molise proseguirà nella confinante Campania, precisamente a Taurasi (Avellino) per scovare nuovi ed interessanti scoop giornalistici.
Il format, che vede Pinuccio tentare di “piazzare” le sue inchieste ai volti simbolo di La7 – Mentana, Floris, Gruber e Formigli – contattati telefonicamente in modo imprevisto, alterna denuncia sociale e ironia per raccontare la provincia italiana dilaniata da spopolamento, mancanza di servizi e strade dissestate, ma ricca di storie autentiche e personaggi sui generis.
Tra pranzi luculliani, paesaggi mozzafiato e battute taglienti, “Prova d’inchiesta” porta all’attenzione nazionale un Molise fatto di tradizioni millenarie, eccellenze enogastronomiche e gente vera che non si arrende. Dalla Calabria al Veneto, il viaggio di Pinuccio racconta uno spaccato di Paese troppo spesso dimenticato, ma che ha ancora molto da dire.
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]]>L'articolo La Festa della Mela di Castel del Giudice conquista il pubblico, confermandosi volano di innovazione e circolarità sembra essere il primo su CBlive.
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Una Castel del Giudice animata dai suoi “cantieri di rigenerazione” ha accolto in una calda atmosfera d’autunno l’11 e 12 ottobre 2025 i visitatori della Festa della Mela – 8° Edizione Esperienziale. Due giornate ricche di iniziative che hanno celebrato il frutto simbolo della rinascita di Castel del Giudice, la cultura della biodiversità, lo sviluppo sostenibile e la filiera agricola corta e di qualità. Una festa molto partecipata, che è stata suggellata dallo speciale annullo filatelico di Poste Italiane dedicato alla storia di Castel del Giudice e alla sua Festa della Mela.
I protagonisti: prodotti biologici e biodiversità.
Regine indiscusse le mele biologiche Melise, le composte e il nettare di mela bio, il miele millefiori espressione della biodiversità locale e la birra agricola prodotta con l’orzo coltivato a Castel del Giudice. Il mercato dei produttori biologici di Molise e Abruzzo ha proposto prelibatezze a km0 con stand ricchi di prodotti tipici locali tra cui dolci con le mele, “scorpelle”, castagne, legumi, arrosticini, caciocavallo impiccato e tantissime altre golosità mentre la Bada Bim Bum Band e la Banda della Ricetta hanno animato con musica dal sound irresistibile il corso principale e la piazza del paese. E poi ancora giochi di una volta per piccoli e adulti di tutte le età, concerti dei Secondosenso e del duo Isidoro Nugnes e Carmine Riccio, live painting di fumetto con Marco Tarquini, degustazione di mele antiche con l’agronomo Michele Tanno, show cooking con Marco Pasquarelli, chef di Mia Ristorante di Borgotufi, tour guidati nel Giardino delle Mele Antiche, nel birrificio agricolo Malto Lento e all’Apiario di Comunità. «La Festa della Mela – ha sottolineato il sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile – è diventata un riferimento territoriale, un momento di riflessione sullo sviluppo locale e sulle azioni necessarie per passare dalle idee alle proposte indicando la rotta della rigenerazione che promuova l’innovazione senza cancellare la tradizione e puntando su nuove forme di sperimentazione progettuale che raggiungano gli obiettivi di neopopolazione, sostenibilità ambientale, economica e sociale, e replicabilità ad altre realtà delle aree interne».
Consegnato il Premio Badolato di Calabria contro lo spopolamento.
Tanti gli eventi a corollario della manifestazione. Nel corso della prima giornata della Festa della Mela il Comune di Castel del Giudice ha ricevuto nelle mani del sindaco Lino Gentile, da parte di Domenico Lanciano – fondatore e presidente dell’Università delle Generazioni – il “Premio Badolato di Calabria contro lo spopolamento” per la lungimiranza della sua azione di rigenerazione e la capacità di aver trasformato le criticità dello spopolamento in un laboratorio di innovazione sociale ed economica diventando un modello per le zone interne dell’Appennino con cui si condividono sfide e potenzialità simili. Un riconoscimento che il primo cittadino ha voluto condividere «con l’intera comunità e con tutti gli amministratori che affrontano le stesse problematiche e che come noi non si arrendono».
Bioeconomia circolare per la rinascita.
Subito dopo, il convegno “La bioeconomia circolare per rigenerare la montagna appenninica” è stata occasione per riflettere su nuovi modelli di sviluppo sostenibile e di rigenerazione territoriale con la presentazione dell’innovativo “Progetto Filiera Alto Molise” per la valorizzazione delle risorse agroalimentari ed ambientali dell’Alto Molise. Quattro i nuovi progetti di filiera corta in fase di realizzazione a Castel del Giudice grazie ad un nutrito partenariato: birra molisana (orzo e luppolo), arte bianca (grani tradizionali), frutti antichi (mele e frutti antichi) e miele dell’Alto Molise (risorse mellifere di montagna), per generare circolarità, valore aggiunto, sostenibilità e benessere per la popolazione che vive sul territorio.
La monumentalità del cerro secolare e lo speciale annullo filatelico.
La seconda giornata della Festa della Mela ha visto, nell’ambito dell’iniziativa “Puliamo il Mondo” promossa dal Circolo Legambiente di Castel del Giudice e dagli operatori di Casa Frezza il riconoscimento della “monumentalità del cerro secolare “d Ru Casin”, uno splendido albero pluricentenario punto di riferimento, di ritrovo e di condivisione di momenti collettivi per i castellani. Poste Italiane, per l’occasione, ha dedicato un annullo filatelico speciale a Castel del Giudice e al suo simbolo: la mela, con una foto di Emanuele Scocchera e un concept, ideato dall’artista Anima Bulimica insieme al timbro, che racchiude questo significato: “La mela è simbolo cristiano di seduzione, tentazione e caduta, ma nel simbolismo magico, rappresenta la conoscenza, la ricchezza prospera e la rinascita. Elementi antitetici ma necessari che sono ben rappresentativi di una comunità che passa dall’aggregazione allo sviluppo e attraversa anche il problema del calo demografico e si slancia verso l’esigenza e l’obiettivo di rilancio. Il paese vi è racchiuso e svelato. A reggere l’apertura della mela al “nuovo corso” vi sono delle nuvole, che rappresentano il ciclo naturale dell’alimentare attraverso l’essenzialità dell’acqua quale elemento nutriente e necessario al ciclo vitale. Esse sono tenute a mo’ d’aquilone da chi è restato con tenacia e caparbietà e che può ora diventare la chiave dell’accogliere. La strada che si inerpica verso il borgo è animata da figure stilizzate che rappresentano il “viandante” che torna dopo un lungo errare, il giovane in bicicletta che porta con sé prospettiva e modelli di sostenibilità, la vecchia abitante che torna sola col suo cane a rivivere il suo paese natio, il padre col bambino in cerca di nuova serenità e la famiglia nuova, che vuole ripartire contribuendo alla rinascita con una visione capace di rappresentare una opportunità per il futuro. Tutti questi elementi insieme, parlano di restanza, ritorno, lentezza, sostenibilità, slancio, cura, confronto e ascolto”. Le cartoline speciali sono disponibili presso gli uffici comunali oppure possono essere acquistate o prenotate con l’annullo speciale per ulteriori 60 giorni con richiesta diretta alle Poste Italiane ed invio a casa del destinatario.
La Festa della Mela è stata organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Castel del Giudice. La manifestazione rientra nella ricca programmazione culturale del progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino” con il quale il Comune di Castel del Giudice ha vinto il Bando Borghi del PNRR.
L'articolo La Festa della Mela di Castel del Giudice conquista il pubblico, confermandosi volano di innovazione e circolarità sembra essere il primo su CBlive.
]]>L'articolo Larino diventa laboratorio dell’agroalimentare, la Fiera d’Ottobre punta al respiro interregionale sembra essere il primo su CBlive.
]]>La kermesse di quest’anno ha sorpreso per la vitalità del partenariato espositivo, incentrato sulle diverse espressioni dell’agroalimentare italiano. Circa cento realtà imprenditoriali – da operatori agricoli ad artigiani tessili, da commercianti a produttori dell’enogastronomia e dei settori più innovativi – hanno portato in fiera le proprie proposte, dimostrando come il territorio sia in grado di rigenerarsi continuamente. Il rinnovamento della platea di espositori è stato evidente fin dall’apertura solenne, con la presenza del Sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo e di una rappresentanza istituzionale che ha ribadito l’importanza strategica della manifestazione.
«Negli ultimi anni stiamo cercando di rivitalizzare la Fiera d’Ottobre – ha sottolineato Pino Puchetti, sindaco della Città di Larino – trasformandola in una fiera specializzata sull’agroalimentare e legata al nostro territorio. Un evento in cui si danno informazioni alle imprese, per renderle più competitive. Ci auguriamo per il futuro che ci siano quegli investimenti per poterla migliorare ancora di più, di poter dialogare con le istituzioni a livello regionale ed interregionale. Sono convinto che questa sia la fiera della regione Molise ed un evento identitario della nostra comunità e dell’intero territorio».
Il programma complessivo ha rappresentato un salto qualitativo significativo. Per la prima volta nella sua storia plurisecolare, la Fiera ha assunto respiro interregionale, coinvolgendo produttori da cinque regioni diverse dell’Italia, da nord a sud, trasformando Larino in un laboratorio di scambio e contaminazione virtuosa tra realtà produttive diverse.
«L’impegno dell’amministrazione è quello di proseguire su questa strada di cambiamento – ha precisato Angela Vitiello, assessore alle attività produttive della Città di Larino – Siamo molisani, abbiamo la capacità di innovazione, abbiamo la creatività, abbiamo la forza del made in Italy che è amato in tutto il mondo, abbiamo tutte le prerogative per diventare il 1° sistema fieristico molisano. Siamo fortemente convinti del potenziale di questa manifestazione e del coinvolgimento e forte senso di comunità che ogni volta riemerge in questa occasione. Il nodo principale da sciogliere è quello di avere la capacità di fare sistema, perché troppo spesso si hanno delle visioni individualistiche, ma solo la visione d’insieme è capace di ottenere vittorie. Siamo soddisfatti anche per la vicinanza da parte del Ministero dell’Agricoltura e della partecipazione dei numerosi rappresentanti regionali. Siamo già al lavoro per la 283° edizione».
Le tre giornate sono state articolate su più fronti: dalle sessioni di approfondimento dedicati ai produttori oleari mediante il progetto Interreg europeo HEVON, passando per iniziative sulla transumanza e le pratiche di allevamento storico, sino ai seminari sulla filiera cerealicola e sulla tradizione casearia. Ogni argomento è stato affrontato attraverso workshop, masterclass con esperti – incluso lo showcooking della Chef stellata Stefania di Pasquo — e dibattiti su temi cruciali come la sostenibilità e il riconoscimento UNESCO.
Apprezzati anche i laboratori esperienziali, curati dal Movimento Zoè lungo tutta la manifestazione. Dalle saponette artigianali alle tecniche di lavorazione della lana, dai terrari alle “bombe di semi”, il pubblico ha potuto toccare con mano il significato dell’autoproduzione consapevole e dell’ecologia pratica. Questi laboratori hanno consolidato il ruolo della Fiera come spazio di apprendimento e consapevolezza ambientale. Concetto ribadito anche dalla partecipazione degli studenti dell’Istituto Agrario di Larino e dell’Istituto Turistico di Termoli. Notevole, inoltre, l’attenzione riservata ai bambini e alle famiglie, con un calendario articolato di spettacoli, giochi, attività creative e il mini maneggio con i pony che ha permesso ai piccoli di vivere esperienze autentiche a contatto con il mondo rurale.
La Fiera d’Ottobre ha ospitato anche iniziative di prevenzione sanitaria, con screening mammografici e altri esami diagnostici messi a disposizione gratuitamente da Asrem e LILT-AIDO, dimostrando come la manifestazione mantenga una funzione culturale e comunitaria più ampia.
I numeri di affluenza rimangono positivi. Questo dato, unito alla qualità del programma e alla vivacità della base espositiva, suggerisce che la Fiera d’Ottobre di Larino, la Food Valley del Molise, ha saputo rigenerarsi senza tradire le proprie origini, confermandosi epicentro di un agroalimentare consapevole e di una tradizione pastorale che continua a germogliare in forme nuove e sostenibili.
L'articolo Larino diventa laboratorio dell’agroalimentare, la Fiera d’Ottobre punta al respiro interregionale sembra essere il primo su CBlive.
]]>L'articolo Dalla Food Valley del Molise all’Europa, la Fiera d’Ottobre celebra tradizione e innovazione con 5 regioni protagoniste sembra essere il primo su CBlive.
]]>“Un evento importante per tutta la regione Molise. Una fiera rinnovata, coniugando tradizione e innovazione con un taglio legato al territorio, la cui principale vocazione è l’agricoltura – ha sottolineato il sindaco di Larino e Presidente della Provincia di Campobasso Pino Puchetti, che ha fatto gli onori di casa tra i numerosi sindaci e rappresentanti istituzionali presenti -. Questa è la direzione per dare futuro alla fiera, supportando le imprese agricole e agroalimentari”.
I visitatori che giungono nel polo fieristico, trovano nel padiglione principale produttori delle varie realtà del settore agroalimentare tra prodotti tipici di diverse regioni, coltivazioni locali, attrezzature agricole, mentre all’esterno, oltre alle esposizioni di mezzi di movimentazione agricola, una tensostruttura è dedicata alle scuole del territorio e alle associazioni. Qui si terranno anche i laboratori per grandi e piccoli. Inoltre, un’area coperta è allestita per i convegni. Vicino all’ingresso principale del polo fieristico c’è l’area bambini, dove si alternano giochi e animazioni. Infine, una zona è dedicata al ristoro, con panche e food truck, proprio adiacente all’area spettacoli.
“Inauguriamo la Fiera con un progetto di cooperazione che coinvolge Italia, Albania e Montenegro volto alla promozione dell’olio extravergine d’oliva di qualità, uno dei principali prodotti del nostro territorio”. Sono le parole dell’assessore alle attività produttive della Città di Larino Angela Vitiello, che ha anche ricordato le origini storiche della fiera (un decreto regio del 1742 indicava Larino come crocevia di scambi e di commerci e la data del 10 ottobre per l’inizio della fiera), prima di introdurre il convegno sulla presentazione del progetto HEVON, l’iniziativa presentata dall’Unione dei Comuni del Basso Biferno in qualità di capofila e finanziata dal Programma Interreg IPA South Adriatic che coinvolge le imprese e i produttori in una dimensione internazionale, all’insegna della valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva di grande qualità.
“Ringrazio gli agricoltori presenti perché rappresentano le nostre eccellenze, con le associazioni di categoria a difesa del settore agroalimentare – ha sottolineato Luigi d’Eramo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste-. È la quarta volta in tre mesi che vengo in Molise, perché questa sta recitando un ruolo di assoluto protagonista sul settore agricolo ed ha una visione chiara su potenzialità e obiettivi. La Fiera d’Ottobre con i suoi 282 anni è importante. La chiave che fa vincere il prodotto italiano è saper coniugare innovazione e tradizione e puntare sulla forza che i nostri prodotti agroalimentari rappresentano nel mondo per unicità, qualità, storicità, tradizione. Perché raccontano l’ appartenenza ad un determinato territorio. Valori su cui costruire progettazione per il territorio”.
“Le fiere vanno rivisitate per aprirsi all’esterno, superando i confini regionali e nazionali. Con i progetti Interreg legati all’ olio e al vino, ci apriamo a contesti internazionali e scambi interculturali in cui le fiere possono essere protagoniste“, ha evidenziato il Presidente della Regione Molise Francesco Roberti. Presente anche il Presidente della Provincia di Isernia Daniele Saia, che ha dato risalto all’importanza di “fare rete tra i territori, per dare nuove prospettive, a partire dalle tradizioni e dal ricco patrimonio enogastronomico”.
Nel pomeriggio, spazio alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale con il workshop del progetto “T.R.A.M.E” (Transumanze, Ricerca, Archivi, Memorie, Ecomuseo), coordinato dalla Prof.ssa Letizia Bindi dell’Università del Molise. Il progetto, realizzato con fondi PNRR e Next Generation UE in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Università di Foggia e Archeologica srl, propone la creazione di un ecomuseo delle transumanze come strumento di rigenerazione territoriale, guardando ai tratturi e alla pastorizia come patrimoni biculturali in movimento. La serata si è conclusa al Palaport con il concerto della tribute band ufficiale dei Pooh, che ha regalato al pubblico le più celebri canzoni del gruppo storico italiano.
La seconda giornata della manifestazione si aprirà all’insegna della valorizzazione delle produzioni locali e della didattica. Alle 11:00, l’Istituto Tecnico Agrario di Larino presenterà “Pasta di classe: filiera corta e opportunità per il territorio”, illustrando il progetto di pasta realizzata con grano Senatore Cappelli coltivato nell’azienda agraria della scuola, frutto della collaborazione con il Molino Cofelice e il Pastificio Testa. Nello stesso orario, il Movimento Zoè coinvolgerà le scuole con il laboratorio “Il sapone fai da te”, un’attività pratica per realizzare saponette arricchite con semi e fiori. Nel pomeriggio, alle 17:00, spazio alla cultura enogastronomica con la presentazione del libro “L’alchimista del gusto – Viaggio tra memorie, sapori e incontri. L’Italia invisibile che lascia il segno” di Maurizio Santilli, docente di Enogastronomia e Turismo enogastronomico, un racconto delle ricchezze e delle peculiarità del patrimonio italiano.
A seguire, alle 18:30, l’Associazione Casearia proporrà un momento di degustazione d’eccellenza: una masterclass sui formaggi e i loro abbinamenti con miele e confetture, guidata dai maestri assaggiatori ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). La giornata si concluderà alle 21:00 con il concerto de I Folli, che animeranno la serata con la loro energia musicale.
La 282° Fiera d’Ottobre di Larino è promossa dal Comune di Larino e organizzata da EMLive.
Gli orari del polo fieristico sono: venerdì e sabato 10 e 11 ottobre dalle ore 10:00 alle 24:00, domenica 12 ottobre dalle ore 10:00 fino alle 21:00.
L’ingresso è al costo di 3 euro a persona. Per coloro che desiderano entrare alla tre giorni, il prezzo unico del biglietto è di 5 euro.
L'articolo Dalla Food Valley del Molise all’Europa, la Fiera d’Ottobre celebra tradizione e innovazione con 5 regioni protagoniste sembra essere il primo su CBlive.
]]>L'articolo A Castel del Giudice fine settimana con l’8^ Festa della Mela sembra essere il primo su CBlive.
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L’ingresso alla manifestazione è libero e gratuito. Il Mercato dei produttori biologici e artigianali aprirà a partire dalle 12:00 di sabato 11 ottobre, sul corso adiacente la piazza principale del paese, dove saranno allestiti i Giochi di una volta di Caimercati amati da grandi e piccoli. Ma entrambe le giornate saranno piene di attività: si comincia alle ore 10.00 con il convegno Bioeconomia circolare per rigenerare l’Appennino” nella Sala meeting dell’albergo diffuso Borgotufi nel corso del quale saranno presentate nuove iniziative di filiera corta per rilanciare il territorio. La mattina di sabato sarà dedicata soprattutto alle visite guidate tra il Giardino delle Mele Antiche, il birrificio Malto Lento e l’Apiario di Comunità. Nel pomeriggio, alle ore 16.00, in Piazza Marconi live painting di fumetto con il fumettista ed illustratore Marco Tarquini. Alle ore 18.00 degustazione di mele antiche con l’agronomo Michele Tanno in Piazza Marconi. Divertimento assicurato con le incursioni della Bada Bim Bum Band (ore 15.00/17.00/19.00) che con lo spettacolo “Bada Boomer Band” omaggeranno gli anni Ottanta con le sonorità di Battiato, Stevie Wonder, Police e Talking Heads. La serata si concluderà con il concerto dei Secondosenso, icona musicale con una storia ricca e dinamica ed un repertorio che spazia dalla pop dance dagli anni Settanta ad oggi.
Domenica 12 ottobre alle ore 10.00 la riapertura del Mercato dei produttori e dei Giochi di una Volta di Cai Mercati. Dalle 9.30 il Circolo Legambiente di Castel del Giudice promuove l’iniziativa “Puliamo il Mondo” (nell’ambito della quale verrà conferito il riconoscimento della “monumentalità della quercia secolare “d Ru Casin”) insieme agli operatori di Casa Frezza per coinvolgere grandi e piccoli in buone pratiche di tutela ambientale. Dalle ore 11.00 alle ore 17.00 annullo filatelico temporaneo di Poste Italiane con presentazione ufficiale in Piazza Marconi. Alle 10.30 e alle 15.30 visita guidata nell’Apiario di Comunità. In piazza Municipio sarà possibile assistere alle 12.00 allo show cooking di Marco Pasquarelli, chef del ristorante gourmet Mia di Borgotufi. L’intera domenica vedrà protagonisti la Bada Bim Bum Band con lo spettacolo “La Banda Molleggiata” ispirata ad Adriano Celentano e alla musica italiana degli anni Sessanta ed il trio La Banda della Ricetta ad ora di pranzo. Nel pomeriggio, alle ore 17.00 in Piazza Marconi, il Concerto “Tela di Note – Un viaggio chiamato Italia” con Isidoro Nugnes e Carmine Riccio.
Le visite guidate e le esperienze della Festa della Mela si svolgono con prenotazione obbligatoria contattando i numeri di telefono dei singoli referenti indicati nel programma.
La Festa della Mela è organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Castel del Giudice. La manifestazione rientra nella ricca programmazione culturale del progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino” con il quale il Comune di Castel del Giudice ha vinto il Bando Borghi del PNRR.
L'articolo A Castel del Giudice fine settimana con l’8^ Festa della Mela sembra essere il primo su CBlive.
]]>L'articolo Larino rinnova la sua Fiera d’Ottobre sembra essere il primo su CBlive.
]]>Negli spazi del polo fieristico di Contrada Monte Arcano, la cittadina molisana si trasforma in un crocevia di saperi e sapori. Per la prima volta nella sua lunga storia, la manifestazione assume una dimensione interregionale: cinque regioni italiane, dall’Emilia-Romagna alla Sicilia, convergeranno in questa Food Valley del Sud, portando con sé esperienze, prodotti e quella voglia di contaminazione che fa la differenza tra una fiera e un laboratorio che celebra il mondo dell’agroalimentare. La Fiera si presenta quest’anno in una veste completamente rinnovata e ricca di eventi collaterali.
La kermesse prenderà il via venerdì mattina alle 10:00 con la cerimonia inaugurale alla presenza del Sottosegretario all’Agricoltura, On. Luigi D’Eramo. Tra i rappresentanti istituzionali, ci saranno: il sindaco di Larino e Presidente della Provincia di Campobasso Pino Puchetti, il Vice Prefetto Leonardo di Giammartino, l’Assessore della Regione Molise ai lavori pubblici e alle infrastrutture Michele Marone, il Presidente della Provincia di Isernia Daniele Saia. Subito dopo, dalle 11:00 alle 12:30, spazio alla presentazione del progetto Interreg ‘HEVON’ dell’UE, un incontro dedicato ai produttori di olio extravergine d’oliva che promette di tracciare nuove rotte per l’eccellenza olearia del territorio. L’Unione dei Comuni del Basso Biferno è capofila dell’iniziativa che promuove la competitività delle imprese nel settore dell’olio EVO di alta qualità nel sud Adriatico, con la partecipazione di rappresentanti e partner di Italia, Montenegro e Albania. Alle 12:00 il Movimento Zoe proporrà il primo laboratorio “Facciamo il sapone”, per la produzione di piccole saponette con metodo artigianale. Il pomeriggio, dalle 15:00 alle 18:30, vedrà protagonista il workshop del progetto europeo “T.R.A.M.E”, (Transumanze, Ricerca, Archivi, Memorie, Ecomuseo), un’iniziativa coordinata dalla Prof.ssa Letizia Bindi dell’Università del Molise che guarda ai tratturi e alla pastorizia come patrimoni biculturali in movimento, proponendo un ecomuseo delle transumanze quale strumento di rigenerazione territoriale. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Università di Foggia e Archeologica srl, con fondi PNRR e Next Generation UE. , a cura del Movimento Zoè. La giornata si chiuderà in musica al Palaport con il concerto della tribute band ufficiale dei Pooh, dalle 21:00.
Il sabato mattina inizierà alle 11:00 con “Pasta di classe: filiera corta e opportunità per il territorio”, presentato dall’Istituto Tecnico Agrario di Larino che illustrerà la pasta realizzata con grano ‘Senatore Cappelli’ coltivato nell’azienda agraria della scuola, in collaborazione con Molino Cofelice e Pastificio Testa. Sempre alle 11:00, per le scuole, il Movimento Zoè proporrà “Il sapone fai da te”, laboratorio per realizzare piccole saponette arricchite di semi e fiori. Alle 17:00 è prevista la presentazione del libro “L’alchimista del gusto – Viaggio tra memorie, sapori e incontri. L’Italia invisibile che lascia il segno”, dove Maurizio Santilli, docente di Enogastronomia e Turismo enogastronomico, narrerà le ricchezze italiane. Alle 18:30, la possibilità di partecipare ad un’esperienza sensoriale unica: una masterclass dedicata ai formaggi e agli abbinamenti con miele e confetture, guidata dai maestri ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), a cura dell’Associazione Casearia (per massimo 100 partecipanti). La musica de I Folli, alle 21:00, chiuderà la serata con energia e passione.
L’ultima giornata inizierà alle 10:00 con il secondo raduno amatoriale del cane pastore abruzzese, fedele custode delle greggi da secoli, che si terrà sul lato destro dell’ingresso della fiera. Alle 10:30, si terrà il seminario “Transumanza: occasione di sviluppo e riconoscimento UNESCO”, dedicato al piano di tutela e promozione delle Grandi vie della Civiltà, a cura del Centro Rurale di assistenza multi servizi – Cramm Geaco, che esplorerà come questa pratica millenaria possa rappresentare un’occasione di sviluppo sostenibile. Il momento clou arriverà alle 19:00 con lo show cooking della Chef Stella Michelin Stefania di Pasquo del Ristorante Locanda Mammì di Agnone, che preparerà dal vivo un piatto a base di formaggio, celebrando così il prodotto simbolo della tradizione casearia molisana. L’evento, su prenotazione e a numero chiuso (massimo 100 ingressi, contattando info@emlive.it), promette di essere l’epilogo perfetto di una fiera che ha saputo intrecciare passato e futuro.
Filo rosso di tutte e tre le giornate saranno i laboratori curati dal Movimento Zoe, viaggi innovativi nella sostenibilità e nell’autoproduzione, per grandi e piccoli. Il 10 ottobre alle 12:00 si terrà un laboratorio sulla creazione di saponette artigianali, inoltre, dalle 16:00 alle 18:00 nella tensostruttura delle associazioni si terrà “Tra cacio e storie”, dove sarà possibile preparare in prima persona formaggio e ricotta ascoltando racconti di pastori e transumanze.
L’11 ottobre dalle 11:00 alle 13:00 sarà la volta di: “Il sapone fai da te” per le scuole. Nel pomeriggio, dalle 16:00 alle 19:00, si terrà “Agroecologia creativa”, laboratorio per seminare ‘teste fiorite’, realizzare mondi/terrari e produrre ‘bombe di semi’. Inoltre, alle 18:00 si svolgerà il “Laboratorio biodiversità italiane” sulle politiche eco-sostenibili e l’autoproduzione.
Il 12 ottobre, dalle 11:30 alle 13:00 il Movimento Zoè proporrà “Viaggio di un fil di lana”, illustrando le fasi di lavorazione della lana, partendo da quella appena tosata per arrivare al feltro. Nel pomeriggio, dalle 15:30 alle 17:00, il laboratorio “Bambole di stoffa” mostrerà come realizzare piccole bambole con materiale naturale e di riuso. Ogni attività sarà un’immersione nelle politiche ecosostenibili e nella riscoperta di gesti antichi che tornano straordinariamente attuali.
La 282ª Fiera d’Ottobre dedica un’attenzione speciale ai più piccoli con un ricco programma di animazione e intrattenimento distribuito su tutte e tre le giornate. Oltre ai laboratori, venerdì 10 ottobre, dalle 16:30 alle 19:30, l’area bambini ospiterà “Giochiamo con Caramella” con trucca-bimbi e divertimento. Sabato 11 ottobre la giornata inizierà alle 10:30 con “Il magico mondo di Cocò”, uno spettacolo di clowneria e bolle di sapone, mentre nel pomeriggio, dalle 16:30 alle 19:30, sarà la volta di “Legnogiocando con Tony” con giochi di legno e gonfiabili sportivi. Domenica 12 ottobre i bambini potranno vivere due momenti magici: alle 10:30 “Domenica magica” con il mago Awax e, nel pomeriggio dalle 16:30 alle 19:30, “La magia in fiera” con Mago Peppe show. Ogni giorno, inoltre, sarà attivo un mini maneggio con passeggiate sui pony, per regalare ai più piccoli un’esperienza indimenticabile a contatto con gli animali.
Durante la Fiera, l’Asrem effettuerà screening mammografici gratuiti in un camper e LILT-AIDO farà esami screening gratuiti, sempre nell’area esterna.
Circa cento espositori dei settori dell’agricoltura, dell’artigianato tessile, del commercio e delle attività produttive metteranno in mostra le proprie eccellenze. Tra stand enogastronomici, degustazioni, musica e animazioni per i più piccoli, la Fiera d’Ottobre di Larino si conferma non solo una vetrina dell’eccellenza agroalimentare molisana, ma un laboratorio di futuro, dove le radici profonde della tradizione pastorale e agricola germogliano in progetti innovativi di tutela ambientale e sviluppo locale.
Gli orari del polo fieristico sono: venerdì e sabato 10 e 11 ottobre dalle ore 10:00 alle 24:00, domenica 12 ottobre dalle ore 10 fino alle 21:00.
L’ingresso è al costo di 3 euro a persona. Per coloro che desiderano entrare alla tre giorni, il prezzo unico del biglietto è di 5 euro.
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]]>L’Unione dei Comuni del Basso Biferno, capofila di questa ambiziosa iniziativa finanziata dal Programma Interreg IPA South Adriatic, lancia un invito aperto a tutti i produttori, frantoiani e operatori del settore Ho.Re.Ca. interessati a scoprire le opportunità concrete che HEVON – High quality Extra Virgin Olive Oil Network può offrire alle loro imprese.
Il progetto nasce da una visione chiara: creare una rete transfrontaliera solida e competitiva che unisca Italia, Albania e Montenegro nella valorizzazione dell’oro verde mediterraneo. Non si tratta solo di promuovere un prodotto, ma di costruire insieme nuove rotte per l’eccellenza olearia, aprendo mercati, condividendo know-how e innovando nel rispetto della tradizione.
A dare il benvenuto ai partecipanti ci saranno ospiti di rilievo: il Sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Luigi D’Eramo, e il Presidente della Camera di Commercio del Molise Paolo Spina. Con loro, una delegazione internazionale che testimonia la dimensione europea del progetto: dalla Coop. Kairos alla Libera Università Mediterranea Giuseppe Degennaro per l’Italia, la Camera di Commercio e Industria di Durazzo e il Comune di Berat per l’Albania, la Coop. Valdanos per il Montenegro. Un sostegno prezioso arriva anche da Coldiretti Molise, Associazione Nazionale Città dell’Olio e Associazione Frantoiani di Puglia, che accompagnano le attività sul territorio.
L’appuntamento del 10 ottobre al Polo Fieristico di Contrada Monte Arcano seguirà un programma intenso ma fluido: alle 11:00 i saluti istituzionali di Giorgio Manes, Presidente dell’Unione Comuni del Basso Biferno, seguiti dagli interventi dei partner e degli ospiti istituzionali fino alle 11:45. Spazio poi al dibattito aperto con i partecipanti, per condividere idee, dubbi e prospettive.
Ma cosa significa concretamente entrare nella rete HEVON? Significa accedere a strumenti pensati per fare la differenza sul mercato: il kit HEVON con linee guida operative, il carrello degli oli per portare l’eccellenza nei ristoranti e nelle fiere, il menu HEVON che dà visibilità alle migliori produzioni, e una piattaforma B2B online che diventa vetrina digitale, spazio di formazione e punto d’incontro tra domanda e offerta. Significa partecipare a incontri B2B con buyer internazionali, beneficiare di campagne di valorizzazione, degustazioni guidate ed eventi dedicati. Significa, infine, crescere attraverso workshop, laboratori e masterclass che rafforzano competenze e relazioni professionali.
La scelta della Fiera d’Ottobre come palcoscenico non è casuale. Quest’anno circa cento espositori animeranno la manifestazione, portando il meglio dell’agricoltura, dell’artigianato tessile, del commercio e delle attività produttive molisane e di 5 regioni italiane. Tra stand enogastronomici, degustazioni, musica e animazioni per bambini, la Fiera d’Ottobre si propone come un laboratorio dove le radici profonde della tradizione pastorale e agricola del territorio si intrecciano con progetti innovativi di tutela ambientale e sviluppo locale. Il luogo ideale dove far germogliare il futuro dell’olio EVO di qualità.
HEVON rappresenta un’opportunità da cogliere per chi crede nella qualità, nella sostenibilità e nell’innovazione. È un ponte verso mercati europei e mediterranei, è una rete che valorizza il lavoro di chi produce eccellenza ogni giorno. Per i produttori e gli operatori del settore, è l’occasione di non rimanere soli, ma di crescere insieme in una dimensione internazionale.
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