Migranti in arrivo in Molise, Toma scrive a Conte. “Non possiamo accoglierli. Tutte le nostre energie sono per i nuovi contagi”

Durante lo scorso fine settimana, tra sabato e domenica, a Lampedusa sono arrivati complessivamente 728 migranti. La Prefettura di Agrigento, d’intesa col ministero degli Interni, è impegnata nell’organizzare il trasferimento del più alto numero possibile di migranti per alleggerire le presenze all’hotspot.

Notizia di ieri, 17 agosto, vedrebbe la Prefettura di Agrigento impegnata nel trasferimento, con traghetti e motovedette, di un minimo di 200 persone ad un massimo di 300 che saranno accolte in strutture in Piemonte, Calabria e Campobasso.

Più precisamente in Molise l’arrivo dei migranti riguarderebbe il centro di accoglienza di Campolieto, già al centro nei giorni scorsi di episodi di cronaca.

Su tale ipotesi arriva il ‘no’ del presidente della Regione, Donato Toma, che fa sapere di aver scritto al presidente Conte, al ministro della Salute Speranza e al ministro per gli Affari regionali e Autonomie, Boccia, affinchè il Molise possa essere escluso da tale ipotesi, non solo in relazione a quanto accaduto nei centri di accoglienza di Campomarino, Campolieto e Isernia, ma anche in relazione al fatto che si sta fronteggiando l’emergenza legata alla diffusione del virus e ai nuovi cluster.

“Mi preme rappresentare – si legge nella nota inviata dal governatore –  che al momento ci troviamo a fronteggiare una situazione molto delicata, dovuta al rientro in regione di molisani che hanno trascorso vacanze all’estero, anche in Paesi a forte impatto Covid-19. Stiamo effettuando tutti i tamponi e i controlli del caso e abbiamo bisogno di poter destinare tutte le risorse professionali, umane ed economiche a questa fattispecie. L’ingresso di un nuovo flusso di immigrati creerebbe motivi di tensione e di preoccupazione, pertanto chiedo formalmente alle SS.LL. di volermi rassicurare escludendo tale evenienza. La nostra regione è stata tra le prime in Italia a recepire tutte le norme varate dal Governo e la nostra comunità ha diligentemente osservato tutte le prescrizioni fin dall’inizio. Questo ci ha portato a essere un modello virtuoso per il contenimento dei contagi e per la gestione epidemiologica.

La situazione nella nostra regione è costantemente sotto controllo grazie a una collaborazione interistituzionale a tutti i livelli. Per questo, soprattutto nel presente frangente, riteniamo quanto mai opportuno evitare qualsiasi ulteriore pericolo di diffusione del contagio dovuto a ingressi di persone non adeguatamente sottoposte a controlli sanitari, né poi successivamente adeguatamente controllabili all’interno delle strutture di accoglienza”.

 

 

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