In modo particolare il sindacato punta il dito contro la Regione che “non solo a tutt’oggi non ha riaperto il bando per accedere al fondo per la morosità incolpevole, ma è restata sorda alle richieste da più parti sollevate di un incontro per mettere fine a questa drammatica situazione”.
“Non è più possibile – dicono dall’associazione e dal sindacato – delegare alle istituzioni caritatevoli la gestione della terribile situazione dell’emergenza abitativa della nostra provincia e dell’intera regione, oramai al collasso sul piano delle garanzie sociali e civili. E’ indifferibile pertanto che la Regione adotti tutte le misure di carattere giuridico e amministrativo per alleviare, in materia di sfratti Iacp lo stato di terribile sofferenza delle fasce più deboli della popolazioni al fine di tutelare la loro dignità e l’insopprimibile e fondamentale diritto alla casa”.
Con la crisi economica la morosità nelle case popolari, come era prevedibile, è in aumento e rispetto all’ultima legge regionale, che aveva comportato un aumento generalizzato dei canoni la situazione è ulteriormente peggiorata.
“Ma la situazione – dice ancora Calce a nome del sindacato – è molto più scomoda in quanto ci sembra riduttivo e semplicistico addossare la colpa della situazione agli abusivi o ai furbetti che non pagano il canone”.
Intanto dall’As.I.A/Usb è stata inoltrata una nota al Prefetto di Campobasso, Maria Guia Federico, affinché si possa arrivare in tempi celeri ad un incontro capace di evitare gli sfratti previsti nelle prossime settimane e avviare politiche sociali a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi sociale e economica.