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]]>All’incontro, oltre al maestro pasticciere Angelo Bisconti, interverranno Alessandro Miglietta, giornalista, Vittorio Palombo, imprenditore, Sandra Palombo, imprenditrice e Rodolfo D’Onofrio, sindaco di Castropignano.
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]]>CRESCITA E NUOVI MERCATI – Prosegue intanto il trend di crescita dell’azienda pastaia molisana che guarda sempre avanti e soprattutto a nuovi mercati. “Continuiamo a crescere quasi senza rendercene conto e con grandi numeri – racconta Giuseppe Ferro, amministratore delegato della Molisana – Sono trascorsi 14 anni da quando abbiamo rilevato il pastificio, anni intensi, intensissimi. I risultati sono molto positivi, il 2024 si è chiuso con un fatturato del gruppo di circa 450 milioni di euro. Per sostenere la crescita nel 2025 dobbiamo continuare a puntare su innovazione e nuovi mercati. I mercati del Far East sono di grande interesse e stiamo stringendo un accordo importante con una catena di ristorazione e distribuzione molto forte in Oriente, dall’Arabia all’Australia. Contemporaneamente continua il nostro percorso fatto di sacrifici e investimenti: negli ultimi 11 anni – prosegue l’amministratore delegato – abbiamo investito in azienda più di 140 milioni di euro per rendere la nostra una realtà competitiva con i migliori player italiani e internazionali. Da sempre puntiamo sull’innovazione: abbiamo studiato nuovi formati di pasta, ben cinque in pochi anni, abbiamo investito molto in ricerca per trovare i grani italiani migliori e con un contenuto proteico fino al 16%, che ci permettessero di continuare a creare un prodotto che rispecchiasse il nostro ideale di eccellenza della pasta”.
INNOVAZIONE: DUE NUOVE LINEE DI PRODUZIONE – “In merito alle novità e agli investimenti della nostra realtà produttiva possiamo con orgoglio ricordare che sono in arrivo due nuove linee di produzione di paste corte speciali, di tipo gigante e pasta corta a volume – dichiara Flavio Ferro, titolare e direttore operativo – Queste due linee rappresentano un aumento della capacità produttiva dello stabilimento e allo stesso tempo rendono unica la possibilità, in ambito Industriale, di realizzare con un assetto totalmente customizzato i formati giganti di pasta corta che fino ad oggi continuano ad essere appannaggio di realtà artigianali con limitata capacità produttiva. Questa sfida – prosegue Flavio Ferro – è stata intrapresa dalla Molisana ingegnerizzando un sistema totalmente sartorializzato dalla essiccazione al confezionamento e al cartonamento per gestire due aspetti fondamentali: la tecnologia e quindi l’effetto fondamentale di conservazione della qualità e della tenacità del prodotto ma soprattutto quello di garantire un prodotto più integro considerata la fragilità di questi formati. Questi ultimi investimenti cubano 50 milioni di euro nel periodo 2025-2027”.
CHEF STELLATI ALLO STAND IN COLLABORAZIONE CON APCI – Soffieranno venti molisani allo stand (Padiglione 2P stand H09) con la grande novità di quest’edizione, la presenza di due chef stellati Stefania Di Pasquo della “Locanda Mammì” di Agnone, in provincia di Isernia e Gianni Bertone, isernino, del ristorante “Laqua by the Lake” di Pettenasco sul lago d’Orta. Con loro lo chef napoletano, stellato anche lui, Roberto Di Pinto, del ristorante Sine di Milano. Piatti gustosi che cattureranno i palati degli ospiti. Lunedì 5 maggio sarà la molisana Stefania di Pasquo a regalare la sua arte culinaria agli ospiti dello stand: preparerà Spaghettone Grosso con peperone di Altino (polvere di peperone dolce, presidio Slow Food) e Orecchiette integrali all’aglio orsino e caciocavallo. Martedì 6 maggio ai fornelli Roberto Di Pinto, protagonista sarà la Pasta mista al sapore di mare con patate e limone candito e poi Rigacuore integrale al burro di bufala, ristretto di ragù napoletano e polvere di basilico. Giovedì 7 maggio il Rigacuore con scampi, peperoni e passion fruit e poi Spaghetto Quadrato integrale, genovese di coda e salsa all’aneto: a deliziare i palati Gianni Bertone. Confermata anche per quest’anno la collaborazione con APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani).
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]]>L'articolo Presentata la prima Carta degli Oli del Molise: un passo avanti per la valorizzazione dell’extravergine di qualità sembra essere il primo su CBlive.
]]>L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Sommelier Molise, ha riunito produttori, esperti del settore, sommelier dell’olio e rappresentanti delle istituzioni in un confronto costruttivo sulle potenzialità di questo prodotto d’eccellenza e sulle sfide ancora aperte per la sua valorizzazione.
Nel suo intervento, Gabriele Di Blasio, vicepresidente della Fondazione Sommelier Molise, ha sottolineato l’importanza di strumenti come la Carta degli Oli per colmare un vuoto comunicativo nella ristorazione. “Ad oggi, pochissimi ristoranti propongono una selezione consapevole di oli, spesso limitandosi a portare in tavola una bottiglia senza spiegare le sue caratteristiche o abbinarla correttamente ai piatti. Questo non valorizza il lavoro dei produttori e non educa il consumatore alla qualità. La nostra missione è creare cultura e offrire strumenti concreti per migliorare la conoscenza dell’olio extravergine e la sua presentazione nel mondo della ristorazione”, ha dichiarato.
“La Carta degli Oli del Molise nasce proprio con questo obiettivo – sottolinea Dora Formato, presidente di Fondazione Italiana Sommelier Molise – fornire un riferimento chiaro e dettagliato sulle cultivar regionali, le caratteristiche sensoriali degli oli e i loro migliori abbinamenti con il cibo. Gli oli selezionati sono stati degustati e valutati secondo un’analisi organolettica rigorosa, attribuendo a ciascuno una fascia di qualità con un sistema di valutazione a “alberelli”, simile alle stelle utilizzate nelle guide enogastronomiche”.
L’evento ha visto anche la partecipazione di produttori locali, che hanno evidenziato come la formazione e il lavoro di rete siano fondamentali per far emergere il valore del settore olivicolo molisano. “Essere presenti nella Carta degli Oli è per noi un riconoscimento importante. Questo progetto ci ha insegnato a fare rete e a lavorare insieme per promuovere la nostra terra attraverso la qualità”, ha affermato Gilda Falcone produttrice e sommelier dell’olio dell’azienda agricola Feudibi durante il dibattito.
A sottolineare il supporto delle istituzioni, sono intervenuti per un saluto il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Vincenzo Niro, e Maurizio Corbo, funzionario responsabile dell’Ufficio Olivicoltura, i quali hanno ribadito l’importanza della valorizzazione dell’olio extravergine di oliva come patrimonio economico e culturale del territorio molisano.
Al termine della presentazione, grazie alla professionalità dei sommelier dell’olio della Fondazione Sommelier Molise, sono stati degustati i 49 oli extravergine di oliva che hanno aderito alla Carta, offrendo ai presenti un’esperienza sensoriale unica e una dimostrazione concreta della qualità e della varietà degli oli molisani.
L’evento si è concluso con un momento significativo: la consegna dei diplomi ai nuovi Sommelier dell’Olio, formati dalla Fondazione Sommelier Molise. Un riconoscimento che attesta la loro competenza nell’analisi sensoriale dell’olio extravergine e nella sua valorizzazione nel settore gastronomico.
Di seguito, l’elenco dei neo-sommelier dell’olio certificati:
La Carta degli Oli del Molise, disponibile in formato digitale, rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio di valorizzazione del settore. La speranza è che sempre più ristoratori e consumatori possano riconoscere il ruolo centrale dell’olio extravergine di oliva nella cultura gastronomica italiana e molisana.
Per consultare la Carta degli Oli del Molise: https://www.bibenda.it/upload/attivita/59_7_000003732_1741954448.pdf
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]]>L'articolo Grand Re-Opening per Bibenda – Fondazione Italiana Sommelier: nuovi spazi e nuovi orizzonti per la cultura di vino, olio e l’enogastronomia di qualità sembra essere il primo su CBlive.
]]>Gli ambienti, ampi, spaziosi e dall’estetica curata, riflettono il desiderio della Fondazione di innovare e crescere, mantenendo saldo il legame con il territorio. Il nuovo locale è stato, infatti, concepito per accogliere corsi di formazione per sommelier, eventi e iniziative, offrendo a professionisti e appassionati spazi funzionali e confortevoli.
Il cuore del rinnovamento sono le due nuove sale, intitolate a due figure emblematiche per la Fondazione Italiana Sommelier. La prima sala è stata dedicata a Luigi Veronelli, maestro indiscusso del giornalismo enogastronomico italiano, la cui visione innovativa ha trasformato il modo in cui il vino è raccontato e vissuto nel nostro Paese. “L’intitolazione a Veronelli – ha sottolineato la presidente della Fondazione Sommelier Molise, Dora Formato – non è solo un omaggio, ma un impegno a portare avanti la sua eredità culturale.”
La seconda sala porta il nome di Elsa Coletta, una figura cara alla comunità locale, scomparsa prematuramente. Elsa, ricordata non solo per la sua competenza, ma soprattutto per la sua umanità, ha rappresentato un pilastro per la Fondazione e un modello per tanti giovani appassionati di enogastronomia. “Con queste intitolazioni – ha aggiunto la presidente – onoriamo il passato e i valori che ci sono stati trasmessi.”
Durante l’inaugurazione, Gabriele Di Blasio, vice presidente della Fondazione Sommelier Molise, ha sottolineato con orgoglio che la Fondazione è l’unica associazione in Molise a disporre di sale proprie, a differenza di altre realtà che si appoggiano a ristoranti o alberghi. “Questo – ha detto – rappresenta un elemento distintivo che rafforza l’identità della Fondazione Italiana Sommelier Molise, impegnata a creare un punto di riferimento solido per la promozione delle eccellenze enogastronomiche locali”.
Oltre alle nuove sale, la Fondazione Italiana Sommelier Molise ha ribadito la volontà di mettere i propri spazi e la propria esperienza a disposizione dei produttori locali e di tutti coloro che desiderano promuovere i prodotti tipici del territorio. Il vice presidente Di Blasio, ha sottolineato l’importanza di “collaborare con professionisti del settore per migliorare la comunicazione e la promozione dell’enogastronomia molisana, rafforzando il legame con il territorio”.
Questo progetto di rinnovamento, quindi, non si limita a una semplice riqualificazione degli spazi, ma si propone come un’opportunità di crescita collettiva per la comunità enogastronomica della regione. “Oggi – ha concluso la presidente Dora Formato – celebriamo non solo un nuovo inizio per Bibenda, ma anche un futuro pieno di prospettive e opportunità per tutti noi.”
L’apertura dei nuovi locali rappresenta un passo importante per la Fondazione Italiana Sommelier Molise, un luogo dove il vino, l’olio e la cultura enogastronomica trovano la loro massima espressione, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze locali. Un brindisi alla tradizione, ma con lo sguardo fermamente rivolto al futuro.
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]]>L'articolo Vinalia: nel cuore del Sannio si celebra il gusto sembra essere il primo su CBlive.
]]>La trentennale manifestazione enogastronomica del Sannio, Vinalia, che si svolge ogni anno a Guardia Sanframondi nella prima decade di agosto, è diventata una kermesse imperdibile per i tanti appassionati del settore e per gli enoturisti provenienti da molte regioni italiane. Il turismo enogastronomico è, infatti, un fenomeno in costante crescita, sia perché rappresenta un valore aggiunto per le realtà imprenditoriali e cooperativistiche legate al mondo del vino, sia perché trae forza da un programma innovativo che valorizza non solo il Patrimonio agroalimentare, ma anche la cultura e la storia che compongono i tratti identitari delle città del vino.
Secondo il recente Rapporto sul Turismo Enogastronomico, stilato dalla docente universitaria Roberta Garibaldi, il Meridione d’Italia è una delle mete più ambite dai cultori del settore, in quanto le terre campane, sannite, siciliane, pugliesi, molisane ed abruzzesi offrono una varietà di proposte che spaziano dal mare alla montagna, dalla città alla campagna, dalla tradizione alla sperimentazione culturale. Per le precisate ragioni, la manifestazione guardiese ha proposto ai visitatori un viaggio sensoriale tra i sapori ed i profumi del territorio sannita, coltivato amabilmente dagli agricoltori.
Vinalia è stata, peraltro, impreziosita da mostre ed esposizioni artistiche, curate ed organizzate da qualificati professionisti, tra cui il maestro Giuseppe Leone, ideatore e direttore artistico di VinArte, Azzurra Immediato, storica dell’arte, Cosimo Petretti, presidente del ‘Circolo Fotografico Sannita’, il quale ha presentato un’affascinante e significativa Mostra sulla vita rurale, denominata ‘L’Oro di Guardia’.
Per di più, il suggestivo tema della suindicata edizione ha ripercorso il senso del tempo concepito dal grande Albert Einstein, secondo cui “il tempo è un’illusione”. Ed ancora : “noi non vediamo mai il tempo; certo, seguiamo con gli occhi il pendolo che oscilla, osserviamo il colore delle foglie degli alberi mutare, le stagioni passare. Ma il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto non è ancora, e il presente sembra essere quell’eterno istante che separa il prima dal dopo”.
Con tali espressioni il geniale fisico ha spiegato la teoria della relatività, a cui è stato legato lo studio particolareggiato sull’ingegno del maestro orologiaio Alfonso Sellaroli, nato a Guardia Sanframondi e vissuto a cavallo dell’ottocento fra le diverse città italiane e straniere dove ha lasciato straordinari elementi tecnici del suo lavoro, con particolare riferimento ai singolari e preziosi orologi. Inoltre ha sperimentato applicazioni sia nel campo dell’illuminazione pubblica che nella funzione pioneristica dei trasmettitori elettrici.
La sessione di studio, dedicata a tale maestro, è stata curata dal valoroso Angelo Garofano, coadiuvato e collaborato dai tecnici del comitato promotore di Vinalia.
Non è mancata, nel ricco programma della manifestazione, la rilettura critica di Rocco Scotellaro, noto scrittore e difensore dei diritti dell’Italia meridionale. Il convegno, dedicato a tale grande intellettuale, peraltro operoso sindaco di Tricarico, è stato curato dal guardiese Giuseppe Colangelo, giornalista ed apprezzato critico letterario.
Con i successi conseguiti, i responsabili del Circolo Viticoltori di Guardia Sanframondi, validamente coordinati dal presidente Ildo Romano, si accingono a festeggiare l’annuale appuntamento con ‘Calici di Stelle’, che, mentre chiuderà la pluridecennale edizione di Vinalia, varrà a fare apprezzare il pensiero di Concetta Pigna, dirigente della Cooperativa ‘La Guardiense’, esplicitato come segue: “abbiamo sempre acceso i riflettori sui luoghi, perché i terroir sono un bene comune e si configurano come un prodotto collettivo intergenerazionale. Perciò essi appartengono alle comunità rurali che li popolano e che devono rendersi, consapevolmente, garanti del permanere di quelle condizioni distintive che hanno generato le loro originalità”.
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]]>L'articolo È Guinness, nasce il primo vino subacqueo del Molise sembra essere il primo su CBlive.
]]>Dietro al progetto di cantinamento subacqueo la start-up Cobalto, un’impresa molisana tutta al femminile che si occupa di ricerca e innovazione per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari con tecniche sperimentali. Un’iniziativa che investe e promuove la produzione vitivinicola del Molise e con essa il proprio incontaminato territorio, dato che tutti i vini della regione da oggi potranno essere affinati nel mare che bagna la costa molisana.
Una filiera interamente made in Molise per la prima cantina sommersa della regione e tra le poche a livello mondiale, il cui primo assaggio è avvenuto solo qualche giorno fa a bordo del Miralta, uno yacht di 24 metri ormeggiato nel porto di Termoli.
A essere immersi nelle acque dell’Adriatico, grazie alla professionalità di un’importante azienda termolese specializzata in lavori marittimi e subacquei, sono in particolare i vitigni autoctoni del territorio. Tintilia e Falanghina molisana sono state, infatti, le prime bottiglie ad oggi riemerse dal fondale e al centro dell’assaggio alla cieca che ha visto protagonisti il noto enologo Goffredo Agostini del Gruppo Matura e gli esperti della Fondazione Italiana Sommelier, Dora Formato e Gabriele Di Blasio, tutti consulenti del progetto. A questi ultimi l’arduo compito di descrivere nei minimi dettagli le caratteristiche organolettiche, di gusto e olfattive dei vini affinati nella cantina sotto al mare che esalta ulteriormente le peculiarità dei vitigni selezionati. Difatti, tale processo innovativo, che richiede competenze enologiche di alto livello, conferisce ai vini del Molise una caratteristica distintiva che li rende unici nel loro genere.
Dopo diversi mesi di affinamento subacqueo, a 38 metri di profondità, il vino prescelto, le cui bottiglie sono accuratamente sigillate con tappi sviluppati in collaborazione con i laboratori di ricerca di un’azienda leader mondiale in tale settore e rivestiti da una speciale miscela di ceralacca, è in grado di sviluppare una complessità di aromi e sapori generati da fattori difficilmente riproducibili sulla terraferma. La profondità di immersione, l’azione delle onde, una temperatura costante con pochissime variazioni stagionali, così come la scarsissima penetrazione dei raggi solari, fanno in modo che i vini affinati con tale metodo si caratterizzino positivamente e, quindi, si differenzino a livello olfattivo e gustativo da quelli tradizionali. Con pratiche responsabili, come quelle messe in atto dalla Cobalto, l’invecchiamento in mare è, inoltre, in grado di unire la tradizione vitivinicola con la sostenibilità ambientale. Questa tecnica, infatti, oltre a ridurre la necessità di energia e risorse utilizzate nei tradizionali metodi di affinamento del vino, contribuisce alla salvaguardia delle risorse marine, in quanto consente alle stesse bottiglie immerse negli abissi di divenire vere e proprie oasi per la vita marina, fornendo habitat per alghe, molluschi e altri organismi. Un processo innovativo in totale sintonia con l’ambiente e con il nostro prezioso oro blu.
Tutta la produzione di LeProfondità verrà presentata al pubblico in autunno quando sarà possibile degustare e acquistare le bottiglie attualmente immerse che comprendono diversi vini molisani, sia fermi che spumanti. Tuttavia, il risultato raggiunto a seguito del primo assaggio avvenuto in Molise e i cui esiti sono stati confermati anche da una seconda sessione degustativa degli esperti della Jamin – under water wines di Portofino, azienda leader nei servizi di affinamento subacqueo, segna un guinness mondiale di cui potersi dire certamente soddisfatti, così come racconta l’amministratrice della Cobalto e imprenditrice nel settore del luxury food, Sandra Palombo.
“Era il 2020 – racconta – ed eravamo in piena pandemia quando io e la mia amica, Lucia Criscolo, abbiamo iniziato a lavorare a questo innovativo progetto, tutto al femminile e soprattutto tutto molisano. L’idea che ci ha guidato in questa meravigliosa avventura, oggi divenuta realtà, è stata la voglia di poter realizzare qualcosa per valorizzare il nostro territorio, partendo dalle sue peculiarità. In Italia ci sono altre, seppur pochissime, aziende che hanno affrontato questa nuova sfida nel mondo del vino, ma le cantine subacquee esistenti, ad oggi soltanto quattro in produzione e con concessione marittima, si trovano in mari che non bagnano il Molise. E allora ci siamo dette: perché non pensare ad affinare il vino prodotto qui, nella nostra regione, anche nel nostro splendido mare? Una domanda da cui è nata l’idea per la realizzazione della quinta e più grande cantina subacquea italiana, a cui hanno fatto seguito studi durati tre anni tra cui quelli che ci hanno condotto a scoprire, con delle apposite ricerche sottomarine, come nei pressi del luogo in cui abbiamo poi scelto di istallare la nostra cantina, fosse custodito il relitto di una vecchia barca da pesca a vela, appartenente alla marineria termolese. Lo abbiamo preso come un segno del destino. Questa scoperta oltre a portarci fortuna, ci avrebbe anche consentito di raccontare come il mare sappia custodire tesori da scoprire per coloro che hanno il coraggio di immergersi nel loro splendore e chissà – conclude Sandra – che il vino non resti l’unico prodotto che possa ricavare tutta la preziosità che le nostre acque sono in grado di donare”.
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]]>L'articolo I Luoghi del Gusto: il 28 dicembre nuova tappa a Larino sembra essere il primo su CBlive.
]]>Mercoledì 28 dicembre, dalle 17 alle 20, presso il Pardo Community Hostel in piazza Duomo, l’enogastronomia accende il motore della cultura e con esso si unisce e si fonde. Qui sarà, infatti, di nuovo possibile immergersi in un percorso guidato nel centro storico di Larino alla scoperta del patrimonio storico artistico della città.
Il tour si snoderà prima tra i vicoli del borgo alla scoperta della Chiesa di San Francesco, un gioiello del barocco molisano al cui interno sono custodite tracce di arte medievale, passando per la magnifica Cattedrale di San Pardo, per approdare poi nel Museo Diocesano in cui sono conservati i tesori della Diocesi Termoli-Larino.
Il percorso guidato, reso possibile da Molise WoW, proseguirà poi presso il Pardo Community Hostel in piazza Duomo, con la cultura enogastronomica del Molise. Qui i docenti della Fondazione Italiana Sommelier accompagneranno i visitatori in una degustazione guidata di tre vini del Molise, selezionati tra le DOC e IGT regionali, che saranno serviti in abbinamento a prodotti agroalimentari del territorio.
Quello in programma per domani si configura, dunque, come un vero e proprio viaggio immersivo tra passato e presente che pone al centro di tutto il piccolo ma straordinario Molise.
Per partecipare al tour e alla degustazione è necessario prenotarsi al 377 0944933.
Per tutte le altre informazioni è, inoltre, possibile consultare la pagina Facebook: https://bit.ly/3WrcIJc
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]]>L'articolo Fondazione Sommelier insieme alla Compagnia Carabinieri di Larino per diffondere la cultura del bere consapevole sembra essere il primo su CBlive.
]]>Un incontro per fare il punto sul bere consapevole che ha visto tra i relatori la presidente della Fondazione Sommelier del Molise, Dora Formato e le biologhe nutrizioniste Rosa Condello e Rosanna Ramacciato.
Fondamentale poi la presenza della Compagnia dei Carabinieri di Larino a cui è andato l’importantissimo compito di illustrare il funzionamento dell’etilometro e tutta la parte relativa alla guida in stato di ebrezza, ovvero tutti quei rischi connessi all’abuso di alcool che se, invece, viene consumato moderatamente può avere anche effetti benefici sulla salute. Così come hanno spiegato le biologhe nutrizioniste. “Il vino, infatti – hanno specificato nel corso dell’incontro – parte integrante dell’alimentazione mediterranea è una bevanda dai volti molteplici e contraddittori. Se da un lato facilita la convivialità e i rapporti interpersonali, dall’altro può diventare anche compagno di eccessi e pericolosi stravizi. E ciò è valido anche nell’ambito della salute, dato che il vino può essere un grande aiuto per arterie e cuore, ma anche un terribile devastatore di tutto l’intero organismo. Ecco perché un consumo di vino da basso a moderato, soprattutto di quello rosso, può essere promosso, assieme alla cultura del buon bere perché è in grado di ridurre la mortalità”.
Con questo nuovo incontro la Fondazione Italiana Sommelier Molise, anche in Molise ha dimostrato ancora una volta di essere in prima linea nella diffusione a un nuovo approccio al consumo di alcol, fondato sulla responsabilità e la moderazione.
“Consapevolezza significa bere con moderazione, ma soprattutto – ha spiegato in conclusione la presidente Formato – essere consapevoli di ciò che si beve. Esiste, una vera e propria ‘cultura del bere’, un modo sano di vivere non solo il vino, ma tutte le bevande alcoliche. Il consumo responsabile dovrebbe già far parte della nostra cultura e tradizione italiana, in cui ogni avvenimento importante della vita come una nascita, un matrimonio o un incontro tra amici si è sempre celebrato con un brindisi. Ma solo attraverso la diffusione della cultura del buon bere e della valorizzazione del rapporto cibo/vino come fonte di piacere e benessere, si può parlare di un consumo che sia davvero consapevole”.
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]]>L'articolo Per I Luoghi del Gusto sabato e domenica nuova tappa a Larino sembra essere il primo su CBlive.
]]>Anche per questo nuovo appuntamento, particolarmente ricco sarà il programma della due giorni promossa dalla Fondazione Italiana Sommelier del Molise insieme al Comune di Larino, che mira a contribuire alla creazione di una coscienza critica che guidi le scelte dei consumatori verso prodotti che conservano il gusto artigianale rispettando elevati standard qualitativi.
Degustazioni, convegni, giochi sensoriali, l’innovativa Wine room e rievocazioni in costume per un vero e proprio viaggio alla riscoperta del vino, dell’olio, dei prodotti caseari e delle spezie.
Percorsi di gusto nei luoghi della cultura, tracciati per la bocca, ma anche per occhi e mente: nelle due giornate resteranno, infatti, aperte le stanze del Palazzo Ducale, compresa quella ‘Pilone’ in cui in piccolo è stata riallestita la mostra sui fiori di San Pardo del maestro Paolo Di Paolo, mentre i volontari di Molise WOW accompagneranno i visitatori alla scoperta del Museo Civico, dei suoi mosaici romani, e del patrimonio ecclesiastico del centro storico della città.
Un’esperienza sensoriale e culturale tutta da vivere che sarà ulteriormente impreziosita dalla musica, con due appuntamenti raffinati, entrambi alle 18.45 in Sala Freda: sabato il pianoforte a quattro mani di Cristina Lilli e Cristina Colledanchise condurrà i presenti alla scoperta dei grandi autori francesi Ravel e Fauré. Domenica, alla stessa ora, invece la magia pianistica di Tiziano Albanese e Tecla Marcovicchio, con immagini, luci, storie e la voce narrante di Aldo Gioia in ‘L’invito della Follia’.
Dunque, tutto pronto per un altro fine settimana in cui, grazie alla Fondazione Italiana Sommelier del Molise sarà possibile immergersi in un vero e proprio percorso di promozione e valorizzazione del territorio, dei prodotti del Molise e di educazione al gusto che si uniscono e si fondono con momenti ed esperienze culturali tutte da vivere.
SCARICA QUI IL PROGRAMMA COMPLETO
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]]>Degustazioni guidate, banchi d’assaggio, convegni, giochi sensoriali, esposizioni, musica e personaggi in costume per un format che, ormai da mesi, sta riscontrando successo in tutto il Molise.
Anche per questo nuovo appuntamento, particolarmente ricco sarà il programma della due giorni promossa dalla Fondazione Italiana Sommelier del Molise, con il patrocinio del Comune di Mirabello Sannitico, che mira a contribuire alla creazione di una coscienza critica che guidi le scelte dei consumatori verso prodotti che conservano il gusto artigianale rispettando elevati standard qualitativi.
La manifestazione prenderà il via sabato 19 novembre alle 17,00.
A partire dalle 17.30 sarà possibile partecipare sia ai banchi d’assaggio e ai giochi sensoriali, che alla Wine Room: vera esperienza multimediale che prevede una degustazione libera di 10 pregiate etichette molisane.
In contemporanea, nell’area dedicata ai convegni, sarà possibile prendere parte anche all’incontro/degustazione “L’olio extravergine di oliva per i bambini”. Occasione che consentirà ai bambini dagli 8 ai 12 anni di età di poter trascorrere un simpatico pomeriggio all’insegna della cultura del mangiare bene e del divertimento.
A partire dalle 20,00 spazio alla musica, con un intrigante riproposizione dei classici della musica contemporanea italiana ed internazionale rivisitata in chiave “duo” che avrà come interpreti Vincenzo Limongi (voce e tastiere) e Roberto Iammatteo (voce e chitarra).
Nel medesimo orario, in un’area diversa, si potrà, invece, partecipare alla “Degustazione Blu&Oro. I formaggi erborinati incontrano i vini passiti”
Il giorno dopo, domenica 20 novembre, si riparte sempre dalle 17,00 del pomeriggio con banchi d’assaggio, giochi sensoriali e una nuova edizione della Wine Room, mentre in programma alle 17,30 – sempre nell’area dedicata ai convegni – si terrà l’incontro/degustazione “L’olio extra vergine di oliva Storia, produzione e valori nutrizionali.
Alle 20,00 un apposito momento dedicato agli appassionati della birra con una degustazione delle birre artigianali del Molise: appuntamento che si prolungherà per tutta la serata conclusiva della manifestazione.
Dunque, tutto pronto per un altro fine settimana in cui, grazie alla Fondazione Italiana Sommelier del Molise sarà possibile immergersi in un vero e proprio percorso di promozione e valorizzazione del territorio, dei prodotti del Molise e di educazione al gusto che si uniscono e si fondono con momenti ed esperienze culturali tutte da vivere.
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