Cronaca

Manutenzione ospedali: il Consiglio di Stato dà ragione alle imprese molisane tagliate fuori dalla procedura Consip

Fanelli: "Precise le responsabilità politiche del presidente Toma che non ha vigilato"

Duro colpo all’azienda sanitaria regionale del Molise, dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato relativa al ricorso presentato dalle imprese molisane per la manutenzione impianti degli ospedali molisani.

Un ricorso avverso a quella che è stata la decisione del direttore Asrem, Oreste Florenzano, di optare per la scelta della nuova azienda di manutenzione degli ospedali e delle strutture sanitarie attraverso il Consip. Un’azione che aveva di fatto ‘dimenticato’ che c’erano gare già avviate.

Secondo i giudici del Consiglio di Stato “gli interessi di cui sono titolari le parti della controversia possono trovare adeguato contemperamento attraverso la sospensione degli effetti della sentenza del Tar in merito agli eventuali effetti ostativi che potrebbero derivarne alla prosecuzione della procedura di gara in corso di svolgimento da parte della Centrale unica di committenza”. Questo significa cioè che le gare vanno concluse.

Una decisione quella del Consiglio di Stato che cambia decisamente le carte in tavola, dopo che ad aggiudicarsi la procedura al Consip era stato un grande gruppo di fuori regione che aveva messo alla porta le imprese molisane che operano nel comparto e che, proprio la procedura Consip, aveva di fatto sfavorito.

Sul tema è tornata a intervenire la capogruppo dem in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, che da tmepo aveva portato la questione all’attenzione dell’Aula di Palazzo D’Aimmo e si era rivolta anche all’Anticorruzione.

“Avevamo messo in guardia l’Asrem e la Regione e con una specifica interrogazione, lo avevamo segnalato all’Anac: non si poteva procedere alla convenzione CONSIP denominata “Multiservizio tecnologico integrato con fornitura di energia per gli edifici in uso, a qualsiasi titolo, alle pubbliche amministrazioni sanitarie (MIES 2)” lotto 10 Molise-Campania, perché era la legge a vietarlo, visto che non è mai stata annullata la precedente gara del 2018 indetta dalla Centrale unica di Committenza regionale, per la quale era stata nominata anche la commissione di gara, incaricata di valutare le offerte presentate da molte aziende locali e nazionali, tra le quali quelle che nelle more dell’aggiudicazione, hanno continuato a gestire l’appalto, assicurando la prosecuzione dei servizi senza interruzioni.

Senonché, a distanza di tre anni dall’indizione della gara CIG 7309621A10, senza aver provveduto ad una formale revoca della stessa, con la Deliberazione n. 949 del 26.11.2020, previo parere favorevole espresso del direttore sanitario e del direttore amministrativo dell’Asrem, il Direttore Generale di ASREM ha aderito alla convenzione Consip, stipulando contratto attuativo con la SIRAM per un periodo di 5 anni, assumendo a supporto della propria decisione un presunto e non documentato risparmio di appena il 4%, all’evidenza difficilmente non migliorabile all’esito della procedura di gara regionale.

A nulla sono valsi i nostri richiami al rispetto della legge, sorda di fronte ai diritti e alle sorti delle aziende e dei lavoratori molisani, pervicacemente l’Asrem ha deciso di ignorare le regole fino ad oggi, quando il Consiglio di Stato ha dato ragione alle ditte ricorrenti, sancendo, ancora una volta, l’inadeguatezza del Direttore Generale che, dopo quest’ennesima bocciatura del suo operato, con dignità dovrebbe trarre le dovute conseguenze”.

“Dunque, – per la Fanelli – ora ‘palla al centro’ e rewind dell’intera procedura: attendiamo ora l’esito della gara, senza però sorvolare sulla precisa responsabilità politica piovuta addosso anche al Presidente della Regione Donato Toma, che non ha vigilato ed esercitato le dovute funzioni preventive di controllo e di indirizzo politico”.

 

Redazione

CBlive

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