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Nasce a Pescara la ‘Rete degli Italici’

Domenico Rotondi

Si è tenuto lo scorso 20 aprile, presso il Centro polifunzionale Aurum di Pescara, l’atteso confronto culturale sui popoli italici, organizzato e promosso dal “Distretto 2090 del Rotary Club”, con il significativo contributo degli organismi territoriali della città adriatica.

L’evento ha visto la partecipazione di affermati relatori, nonché di studiosi provenienti dal mondo accademico, tra cui lo scrittore e giornalista Nicola Mastronardi, l’archeologa Raffaele Papi, l’antropologa Adriana Gandolfi e lo studioso Michael Salis, esperto di economia del turismo.

Durante le relazioni sono state presentate, al numeroso e qualificato pubblico, molteplici ricerche e diverse considerazioni di pregevole valore, volte a tratteggiare il profilo storico della civiltà italica, anche in considerazione delle ultime scoperte archeologiche registratesi lungo la dorsale dell’Appennino sannita. In particolare, è stata proposta un’attenta analisi sul ruolo sociale della donna italica, con chiari ed esplicativi riferimenti alle originali costumanze matriarcali delle culture preromane, peraltro in linea con gli studi effettuati dai dipartimenti universitari europei presso i siti molisani dell’Alto Sannio, del Fortore e del Matese.

Nel contempo, non sono mancate le presentazioni di carattere antropologico, capaci di chiarire ed evidenziare le comuni pratiche rituali presenti, ancora oggi, nel bagaglio identitario delle popolazioni appenniniche. Va detto, inoltre, che l’occasione è stata propizia per avviare la messa a punto “Rete associativa degli Italici”, curata e promossa da Nicola Mastronardi nella riconosciuta veste di divulgatore culturale della storia sannita. In effetti, nel prossimo futuro, sarà sempre più importante presentare e promuovere la migliore immagine valoriale della propria identità storica, al fine di valorizzare concretamente tutte le attività legate all’economia di prossimità, tra cui le tante imprese turistiche presenti nei Comuni storici dell’Italia antica. In tal senso, le attività culturali della prossima era digitale potranno rappresentare la nuova frontiera dello sviluppo economico territoriale, in armonia con il corretto utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Per le precisate ragioni, il format associativo, presentato a Pescara, potrà offrire opportunità e vantaggi alle giovani generazioni delle terre abruzzesi, molisane, matesine e fortorine.

Redazione

CBlive

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