Un tombino di diversi quintali rischia di franare su un parcheggio abusivo. ‘Salviamo il quartiere Vazzieri’ tuona: “A Campobasso l’immobilismo amministrativo regna sovrano”

La denuncia della grave situazione presente nella zona Vazzieri di Campobasso era arrivata in tempi non sospetti, nel mese di agosto: un tombino della mole di diversi quintali rischia di franare su un parcheggio abusivo frequentato anche da bambini. La sollecitazione sullo scempio ambientale era stata mossa dall’associazione ‘Salviamo il quartiere Vazzieri’, che oggi evidenzia l’immobilismo amministrativo.

Dopo il Ferragosto a Campobasso, nel quartiere Vazzieri, era stato aperto un parcheggio pubblico abusivo. A segnalare la vicenda l’associazione ‘Salviamo il quartiere di Campobasso’. Il parcheggio non ha muretti di contenimento, non ha adeguate barriere di protezione, non ha illuminazione e sempre illegalmente, secondo quanto riportato in una nota dall’associazione, ha creato posti per disabili una  discesa  a forte pendenza. Inoltre quando piove il parcheggio è invaso da acqua e fango che hanno già provocato la morte di un gatto e di un cane, seppelliti da una colata di fango.

L’associazione torna a rivolgersi con toni duri all’Amministrazione per segnalare un ulteriore criticità: sul muretto di terra c’è un tombino di diversi quintali che, a causa delle abbondanti piogge, rischia di franare proprio sul parcheggio abusivo, luogo frequentato anche da bambini.

“L’avevamo anticipato: avevamo sollecitato una problematica importante. Lo abbiamo fatto in tempi non  sospetti:  ad  agosto.  Ma  a  distanza  di  tempo,  tanto,  troppo  tempo,  tutto  è  rimasto  immutato.  Anzi,  come  avevamo  previsto  la  situazione  è  precipitata  e  già  si  vedono  i  primi,  inequivocabili,  segni  tangibili  della  paralisi  amministrativa  (della  quale  non  sappiamo darci  una  spiegazione)  che sta lasciando i cittadini del quartiere Vazzieri, in particolare di Viale Manzoni, in balìa del nulla.

Il  motivo della  nostra  preoccupazione  è legato allo scempio ambientale che abbiamo  subìto  senza che  nessuno,  cui  spetta  la  competenza,  venisse  a  controllare  cosa  stesse  accadendo: malgrado  le nostre sollecitazioni nulla si è mosso e così, i primi effetti devastanti di ciò che sta per accadere già  si  stanno  manifestando”.

Denunciando l’immobilismo del Comune, proseguono: “Proprio  pochi  giorni  fa  il  sindaco  Roberto  Gravina,  attraverso  i  canali  social  ha  affermato: «L’interesse pubblico o ce l’hai bene in testa, anche a scapito del proprio interesse, oppure niente, resti una parte di una collettività dedita al particolarismo». Sindaco, ce lo dimostri”.