MoliseTour #IoDicoNo, un fine settimana ricco di impegni e ospiti per il Movimento 5 Stelle

io-dico-noIl MoliseTour #IoDicoNo prosegue per il terzo weekend e prevede altre 4 tappe.

Sabato 29 ottobre saremo a Colletorto alle ore 10, in corso Umberto mentre nel pomeriggio il Movimento 5 Stelle si sposterà a Santa Croce di Magliano, alle ore 17, in piazza Marconi.

Domenica 30 ottobre, invece, saremo alle ore 10 a San Massimo in piazza Marconi e alle ore 17 a Bojano in piazza Roma. Qui arriverà il primo ospite. Si tratta di Daniele Del Grosso, portavoce alla Camera e componente della III commissione (Affari esteri e comunitari). Daniele fa parte anche del Comitato permanente sull’attuazione dell’agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, del Comitato permanente sui diritti umani e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Martedì 1 novembre, invece, l’impegno a difesa della Costituzione farà di nuovo tappa a Isernia, dove arriverà Paolo Maddalena, giurista e magistrato italiano, vicepresidente emerito della Corte costituzionale.

Il professor Maddalena vanta importanti attività di studio e ricerca nei settori del diritto romano, diritto amministrativo e costituzionale e diritto ambientale con le funzioni di magistrato, culminate con la nomina alle funzioni di presidente di sezione della Corte dei conti, il 17 luglio 2002 è stato eletto alla Corte costituzionale e nel 2010 è stato nominato vicepresidente della Corte, mentre nel 2011 ha svolto le funzioni di presidente della Corte.

Maddalena è anche autore del libro “Gli inganni della Finanza”, argomento di stretta attinenza con la riforma costituzionale.

Qualche giorno fa lo stesso prof raccontava a MicroMega: “Macché semplificazione e tagli a sprechi, le ragioni della riforma vanno indagate altrove. Renzi si è piegato alla volontà dei poteri forti, Jp Morgan ci ha dettato le modifiche costituzionali”.

E sulle ragioni del Sì ha spiegato: “Sono spot propagandistici, senza alcuna logica. La riduzione dei costi e la semplificazione non si raggiungono col soffocamento del Senato, uno degli organi massimi dell’espressione della sovranità popolare. Tra l’altro la Ragioneria di Stato ha smentito i numeri del governo e, con la riforma, si risparmierebbero soltanto 51 milioni. Ci sono altri modi per racimolare soldi. Anche la questione dello snellimento dell’iter legislativo è mendace. Agli esami degli atti i tempi si allungheranno”.

È il momento di intensificare gli sforzi: la riforma va bocciata per continuare a garantire potere di scelta ai cittadini.

Redazione

CBlive

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