Servizio idrico integrato, quindici comuni pronti al ricorso

Il sindaco di Campodipietra, Peppe Notartomaso
Il sindaco di Campodipietra, Peppe Notartomaso

“Sono stati quindici i sindaci, tra i quali il primo cittadino di Campodipietra, insieme con l’avvocato Romano per definire i dettagli del ricorso contro la gestione unica regionale del servizio idrico integrato”: ad annunciarlo in una nota stampa Peppe Notartomaso, sindaco di Campodipietra.

“Il ricorso (i cui contenuti saranno resi noti durante una conferenza stampa, ndr) tende a portare all’attenzione dei giudici alcune irregolarità e illegittimità che altrimenti vedrebbero l’affermarsi del profitto sulla ‘risorsa’ per eccellenza – scrive ancora Notartomaso –. Come più volte denunciato, questo atteggiamento di resistenza contro un attacco smodato al bene ‘acqua’, nasce da valutazioni ed approfondimenti che portano ad un unico risultato; quello che le lobby debbono mettere le mani sull’acqua e nelle tasche dei cittadini senza alcun vantaggio per questi ultimi. Forse, se dovesse essere necessario, bisognerà ripartire da una legge adeguata o addirittura dall’ennesimo referendum per riportare l’acqua a quello che è: il bene più importante e prezioso che va sottratto in tutti modi al controllo e agli interessi privati delle multinazionali. In troppe occasioni abbiamo assistito in silenzio al compiersi di accaparramenti di ogni genere come accaduto per l’energia, le autostrade, la sanità, la scuola. Ora tocca all’acqua che supera ogni misura.

Inoltre, il principio del recupero integrale in tariffa dei costi di investimento e di gestione è un precedente che se lasciato applicare all’acqua nulla più vieterà che si applichi ai trasporti pubblici, alla sanità, all’istruzione, alla viabilità, ecc. Una parte dei costi va sicuramente posta a carico della fiscalità generale – prosegue il primo cittadino Notartomaso -. Quello che oggi si vuole imporre per legge altro non è che l’ennesimo disastro già sperimentato attraverso le AATO, oggi Enti di Governo, che hanno rimediato solo fallimenti e debiti a carico della collettività”.

 

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