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Emergenza sanitaria in Molise, l’aggregazione dei liberi cittadini contro Toma

Lettera a Conte per descrivere le criticità

Emergenza sanitaria in Molise, l’aggregazione dei liberi cittadini contro Toma. Dopo l’iniziativa popolare di protesta riguardo la gestione dell’emergenza da parte della Regione Molise, l’Aggregazione dei liberi cittadini per la sanità pubblica ha inviato ieri una lettera ufficiale ai vertici del governo, chiedendo senza mezzi termini il commissariamento della Regione e la rimozione del suo Presidente, nonchè del Direttore Generale ASREM Dottor Florenzano e dei commissari ad Acta Giustini e Grossi.

Sostituire i vertici istituzionali della regione, questa la soluzione proposta da alcuni gruppi politici e aggregativi. Così, mentre il virus corre veloce e la pandemia si avvicina al picco dei contagi, si propone da più parti un cambio della guardia. Fra le accuse rivolte agli amministratori del servizio sanitario regionale, quella di non riuscire a collaborare fra loro.

Un quadro riassuntivo della storia dell’assistenza sanitaria molisana viene inoltre presentato nella lettera indirizzata al Presidente Conte. Si ricorda quindi che il Molise è una regione commissariata per il rientro dal deficit pubblico sanitario e che, con l’arrivo della pandemia, il Commissario Arcuri ha delegato  il  presidente della regione  Molise  Donato  Toma, quale  responsabile della gestione dell’emergenza sanitaria Covid in regione Molise.

Due diversi progetti sono stati presentati nella Regione Molise per la riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete dell’emergenza Covid, uno porta la firma del commissario delegato Toma e l’altro è stato presentato dal commissario ad acta Giustini, quest’ultimo sostenuto da 120 Sindaci della regione. Il progetto approvato dagli organismi  ministeriali  preposti è stato quello del presidente Toma, scelta molto discussa e accusata di generare gravi  impedimenti  alle  cure delle patologie ordinarie, come il blocco delle sale operatorie dovuto all’utilizzo dei posti letto della terapia intensiva per il ricovero dei pazienti Covid. Pertanto il gruppo dei Liberi cittadini per la sanità pubblica chiede di  invalidare  il  progetto che ha identificato l’ospedale  Cardarelli  come unico centro  Covid  ed  attivare lo stesso presso l’ospedale Vietri di Larino.

La torre per i pazienti Covid del Cardarelli sarà pronta ad emergenza finita? Fra le criticità riportate in relazione alla proposta di Toma, la progettazione di una torre adiacente all’ospedale Hub Cardarelli, da dedicare alla  cura  dei  pazienti  Covid. Struttura per la quale i lavori ad oggi non sono stati avviati e la realizzazione sarebbe prevista entro quattro mesi dall’avvio.

Numerose altre problematiche vengono presentate nella lettera dell’Aggregazione dei liberi cittadini per la sanita’ pubblica, alcune purtroppo riscontrate in numerose regioni italiane, altre legate alle caratteristiche del territorio composto da centotrenta comuni alcuni distanti dai centri di cura e dai laboratori che elaborano i tamponi molecolari.

Carola Pulvirenti

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