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Maltempo, il sindaco Battista su facebook: “Tre alberi su dieci sono da abbattere”. Il consigliere Cretella: “Un giorno tristissimo per Campobasso, impoverito il patrimonio arboreo della città”

Il Leccio di Piazza della Vittoria 'sfigurato' dalla neve
Il Leccio di Piazza della Vittoria ‘sfigurato’ dalla neve

“Almeno il 70% degli alberi della città hanno subito danni. Il 30% hanno subito danni irreversibili e irreparabili, in sostanza sono da abbattere. La Villa Comunale resterà chiusa per alcuni giorni, così come la pineta di San Giovannello. Sabato 7 verranno rilevati i danni sulla collina Monforte, che purtroppo si prevedono incalcolabili, e inizieranno le operazioni di rimozione degli alberi e dei rami caduti. Si partirà dalle scuole. E poi tutta la città. I lavori dureranno diversi giorni. Con la collaborazione di tutti usciremo rapidamente da queste difficoltà”: questo il triste annuncio del sindaco Antonio Battista, il quale utilizza facebook per comunicare alla cittadinanza i danni che si è portato dietro questa eccezionale ondata di maltempo, durante la quale un duro colpo ha subito il patrimonio arboreo cittadino.

Anche il consigliere comunale Simone Cretella, presidente di ‘Fare Verde, tramite il più noto tra i social network ha scritto: “Un giorno tristissimo per la nostra città, un risveglio amaro dopo una strana nevicata, non certo eccezionale, se non per i danni provocati. Una vera e propria ecatombe di alberi ha impoverito il nostro patrimonio arboreo, sia per i tanti abbattuti, ancor più per i tantissimi mutilati e sfregiati nelle forme e nelle bellezze originarie. Ogni quartiere ha pagato un conto salatissimo, la collina Monforte in particolare, dove è impossibile quantificare numericamente i danni. La natura fa il suo dovere, non c’è che dire, e periodicamente procede a selezioni naturali, certamente difficili da accettare. Anche perchè, soprattutto sulla

La collina Monforte distrutta
La collina Monforte distrutta

collina Monforte, si sono scontati decenni di abbandono e la carenza di quel minimo di manutenzione che forse avrebbe potuto limitare i danni. Tra gli alberi sradicati, tantissimi pini e cipressi, tutto sommato il minore dei mali, vista l’abbondante diffusione e la velocità di rigenerazione. Gravissimi invece i danni ad alcuni importanti alberi cittadini, alcuni rami della sequoia del Mario Pagano, dei cedri di via Petitti e via Garibaldi, ma soprattutto al maestoso leccio di piazza della Vittoria, uno degli alberi più belli e grandi in assoluto della città, da oggi sfigurato per la rottura di tanti rami che hanno creato 2 voragini nella chioma; un danno mai più riparabile. Necessario adesso, superata la fase dell’emergenza e della messa in sicurezza, attuare, come non è stato mai fatto, un piano di prevenzione e manutenzione, a fini sia estetici che funzionali, sul verde ‘sopravvissuto’, nonché un programma di reintegro e compensazione, magari con qualche attenzione e competenza in più, in riferimento alla tipologia degli alberi ed ai siti di messa a dimora”.

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