Tasse sulla casa, UIL: “Più equità fra i proprietari, più certezze per gli enti locali”

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Lunedì 18 dicembre, per il saldo dell’IMU/TASI, dovrebbero essere stati versati 10,2 miliardi di euro, per un conto complessivo, nell’arco dell’anno, di 20,3 miliardi di euro.

Oltre 25 milioni di proprietari di immobili, diversi dall’abitazione principale (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati) si sarebbero dovuti presentare alla cassa per l’acconto dell’IMU/TASI.

Il costo medio complessivo dell’IMU/TASI su una seconda casa ubicata in un capoluogo di provincia è pari a 1.070 euro medi all’anno, con punte di oltre  2 mila euro nelle grandi città. Secondo i risultati Di un rapporto elaborato dalla UIL, a Isernia per una seconda casa a disposizione si pagano 898 euro medi mentre a Campobasso 1.022.

Se si prendono in considerazione i costi dell’IMU/TASI sulle prime case cosiddette di lusso (abitazioni signorili, ville e castelli), sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio è di 2.610 euro, con punte di oltre 6 mila euro.  A Campobasso si pagano mediamente 2.831 €, a Isernia 2.924 €.

Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie) versa l’IMU/TASI con l’aliquota delle seconde case con un costo medio annuo di 56 euro, con punte di 110 euro annui. A Campobasso si pagano mediamente 47 €, a Isernia 55 €.

La media dell’aliquota applicata per le seconde case tra IMU e TASI ammonta al 10,4 per mille e in molti Comuni (480 municipi di cui 18 città capoluogo) è stata confermata “l’addizionale TASI” (fino a un massimo dello 0,8 per mille), introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, così da portare in questi Comuni l’aliquota fino all’11,4 per mille. L’aliquota complessiva, in Molise, è uguale nei due capoluoghi molisani: 10,6. 

“Il tema della tassazione sulla casa pone la questione se, e come, alleviare il peso per i contribuenti meno abbienti e, conseguentemente, chiedere un contributo maggiore a chi ha più disponibilità”.

Questo fa osservare la Uil Molise, che precisa: “Tuttavia, prima di parlare di una reintroduzione di tasse sulle prime case sarebbe il caso di partire dalla revisione dei criteri che regolano i valori catastali che non significa maggiori prelievo, ma una diversa e più equa ripartizione del prelievo sugli immobili. Ovviamente sempre accompagnando questo processo con una lotta “senza se e senza ma” all’evasione fiscale”.

“Accanto ad una diversa politica di tassazione della casa introducendo elementi di maggior equità, secondo la UIL va affrontato il problema di un diverso equilibrio nel rapporto fra Stato ed enti locali in tema di fiscalità, dando certezze alle istituzioni locali e ai contribuenti puntando alla riduzione della pressione fiscale”.

Redazione

CBlive

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