Chiusura dello Zuccherificio del Molise, Guarracino: “La sintesi di una regione al tramonto”

Pasquale Guarracino
Pasquale Guarracino

L’immagine, un lavoratore che, munito di vernice bianca, cancella 49 anni di storia molisana (tanto è durato lo Zuccherificio del Molise) – è l’emblema, purtroppo della stagione che stiamo vivendo. A scriverlo, in una nota stampa, è Pasquale Guarracino, Segretario Generale della UILTuCS Molise.

“Il tramonto dello Zuccherificio del Molise – prosegue Guarracinoè il tramonto di una regione intera, che, giorno dopo giorno, vede crollare le aziende che l’hanno contraddistinta per decenni. Senza voler star qui a fare l’elenco degli ormai ex pilastri dell’economia regionale, e senza voler esentare da responsabilità tutti coloro che hanno preceduto l’attuale governo regionale, Pasquale Guarracino,  Segretario Generale della UILTuCS Molise, non può non esternare le amare considerazioni e le domande fatte in seguito all’aggiudicazione all’asta dei beni dell’ex Zuccherificio del Molise. In particolare: come è stato rispettato il programma elettorale che ciascun consigliere regionale, soprattutto i membri della Giunta, hanno presentato ai cittadini per giungere al voto? Cosa è stato fatto, oltre a blandi palliativi, per le centinaia di famiglie rimaste senza lavoro e senza reddito? Perché non si è riuscita a salvare nessuna delle aziende cardine dell’economia molisana? Tutti d’accordo sui  limiti imposti dalla legge all’azione della politica in campo imprenditoriale, ma, a fronte del disastro occupazionale che si stava materializzando, a seguito della chiusura di Gam, Ittierre e Zuccherificio non era doveroso mettere in piedi alternative che consentissero il reimpiego di tutti i lavoratori fuoriusciti da queste aziende, pur chiedendo deroghe alla normativa? Ed invece, celandosi dietro procedimenti e procedure, la Giunta ha consentito che il disastro occupazionale diventasse una triste realtà”.

“Oggi – conclude Guarracinonon si può e non si deve scappare dalle responsabilità che questo governo regionale ha: servono sia una presa di coscienza del fallimento generato, sia uno scatto di orgoglio –  giunti al tramonto della legislatura – per tentare di non aggravare ulteriormente una situazione arrivata ormai al limite. L’appello al Presidente della Regione ed alla Giunta tutta è quello di cercare di salvare il salvabile, per evitare, almeno sul finale, di essere ricordati soltanto come la peggiore classe politica della storia molisana, che nulla ha creato, ma tutto ha distrutto”.

Redazione

CBlive

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