Fondazione Giovanni Paolo II tra i migliori ospedali d’Italia. Il Movimento per la Sanità: “Struttura da difendere e tutelare”

fondazione giovanni paolo IIIl “Movimento Cittadini per la Sanità di Qualità” esprime grande soddisfazione per i risultati del PNE 2016 elaborato da Agenas. Dai dati emerge che la Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso è uno dei migliori ospedali d’Italia. Come evidenziato anche dalla stampa nazionale, il Centro di Cardiochirurgia, diretto dal dottor De Filippo, si classifica al primo posto in tutto il centro Sud. Solo nella regione Lombardia si sono registrate perfomance migliori.

Un dato che è balzato meno agli occhi della stampa, me è altrettanto significativo è quello relativo al Dipartimento di Oncologica, diretto dal professor Fabio Pacelli, e in particolare all’Unità di Chirurgia Oncologica della Fondazione, diretta dal dottor Fabio Rotondi.

Per quanto riguarda la mortalità in caso di tumore allo stomaco è pari a zero contro il 6,12% di media; per i tumori del colon si registra una percentuale dell’ 1,81% di mortalità a fronte di una media nazionale del 4,13%.

Il tumore del colon-retto è uno dei più frequenti nel mondo occidentale, globalmente è la quarta causa di cancro in assoluto, ma diventa la seconda nel sesso maschile e la terza in quello femminile, considerati separatamente. I nuovi casi nel mondo sono circa 1 milione l’anno e più di 250.000 solo in Europa. In Italia, gli ultimi dati del 2005 indicano un’incidenza di circa 40.000 casi ogni anno. Può insorgere in qualsiasi fascia d’età, con esclusione di quelle più giovani; l’incidenza è dai 40 anni in su, con un picco massimo dopo i 65 anni. Mentre il carcinoma gastrico rappresenta la quinta forma più comune di cancro in Europa dopo quello polmonare, prostatico, colonrettale e vescicale nell’uomo e dopo quello mammario, colonrettale, polmonare ed uterino nella donna. In Europa si verificano circa 192.000 nuovi casi ogni anno e rappresentano circa il 23% del totale.

Il trattamento privilegiato per queste neoplasie è la Chirurgia, si tratta di interventi ad alta complessità, che per la loro stessa natura, possono determinare notevoli complicanze. Quindi questo risultato positivo acquista ancora più valore.

Da molisani siamo orgogliosi di avere nella nostra Regione uno dei migliori Ospedali Italiani: la Fondazione Giovanni Paolo II – commenta il portavoce Francesco Presuttiabbiamo sempre sostenuto che la programmazione sanitaria deve avere come principale parametro di riferimento la qualità. Il PNE è una valido strumento, universalmente riconosciuto come tale, per valutare l’attività dei presidi ospedalieri, è un “indicatore d’eccellenza” indiscutibile.  Se bisogna razionalizzare, l’unico criterio valido è la meritocrazia. Premiare chi lavora meglio di altri! Purtroppo a volte succede il contrario. Come abbiamo già affermato anche pubblicamente, non comprendiamo i continui tagli alla Cattolica, speriamo che si faccia “marcia indietro”, rispetto agli ultimi provvedimenti emanati”

Il Programma Nazionale Esiti è in grado di fornire all’utente un quadro sintetico di ogni singolo ospedale italiano, valutato in base agli indicatori maggiormente rappresentativi di 7 aree cliniche principali: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare. Il PNE si arricchisce, quindi, di ulteriori elementi di valutazione e monitoraggio, rafforzando il suo supporto operativo alle Regioni e alle Aziende sanitarie, che in presenza di criticità potranno tempestivamente adottare strumenti correttivi mirati, e offrendo un nuovo servizio al cittadino, che potrà individuare, grazie a una grafica chiara e immediata, punti di forza e di debolezza di ogni singola struttura sanitaria.

“Siamo Cittadini e non tecnici – conclude Presutti  – però leggendo il PNE con un po’ di attenzione sono convinto che emergeranno altre positive sorprese relative alla Fondazione. Noi molisani non siamo completamente consapevoli che la Cattolica è un’autentica ricchezza per il nostro territorio da difendere e valorizzare”.

Redazione

CBlive

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