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Molise, Ferrante (Sottosegretario Ministero Infrastrutture e Trasporti): “Al centro fase rilancio, massimo impegno per colmare gap del passato”

“Per crescere, il Mezzogiorno ha bisogno di infrastrutture moderne, mobilità efficiente e visione strategica: per questo, sin dall’inizio della legislatura, il Sud è al centro delle politiche del Governo, puntando su ciò che più a lungo è mancato: le infrastrutture. Il Molise, in particolare, può vivere una nuova fase di rilancio con gli investimenti che stiamo attuando per valorizzare le potenzialità del territorio”. Lo ha dichiarato il deputato azzurro e Sottosegretario di Stato al Mit, Tullio Ferrante, intervenuto agli Stati generali del Mezzogiorno, promossi a Termoli da Forza Italia.

“L’impegno è massimo – ha aggiunto Ferrante per velocizzare connessioni sulla direttrice adriatica, a partire dalla proposta di revisione del regolamento delle reti europee TEN-T con il prolungamento del Corridoio Baltico Adriatico fino a Bari e dai 700 milioni di euro finanziati sul raddoppio della tratta Termoli-Lesina. Al contempo stiamo anche rafforzando i collegamenti interni, con i 300 milioni per la modernizzazione della Roccavivandola-Isernia-Campobasso-Matrice. L’intera rete stradale sarà ammodernata con un piano di investimenti che cuba 370 milioni di euro, 100 dei quali per interventi di prossimo avvio. Penso, ancora, ai lavori sui viadotti della Bifernina che ho visitato questa mattina, che che consentiranno di incrementare efficienza e sicurezza della viabilità. Anche per il porto di Termoli, dove oggi mi sono recato per visitare la Capitaneria di porto, sono previsti investimenti pari a 30 milioni di euro, volti a migliorarne la mobilità interna e a elettrificarne le banchine. Non ultimo, la sistemazione del nodo ferroviario di Termoli, con la recente sottoscrizione di un Protocollo di intesa che istituisce un Tavolo tecnico congiunto per analizzare le alternative progettuali emerse dallo studio di fattibilità e definire gli aspetti gestionali e patrimoniali delle aree di interesse. Troppo spesso il Molise è stato dimenticato nei grandi piani infrastrutturali del passato: oggi invece può considerarsi parte attiva dei progetti Mit, con la prospettiva di colmare finalmente il gap di accessibilità e – ha concluso il Sottosegretario – rilanciare le sue aree interne e di quelle produttive”.

Redazione

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