La treccia di Santa Croce di Magliano tra i tesori nascosti dei piccoli Comuni d’Italia

cibo italianoLa treccia di Santa Croce di Magliano, piccolo centro dell’entroterra bassomolisano in provincia di Campobasso, è stata protagonista alla prima rassegna dei prodotti tipici dei comuni italiani con meno di 5mila abitanti. La particolarissima treccia molisana ha così fatto bella mostra di sè fra le altre prelibatezze provenienti dalle altre regioni del Belpaese. Tenuto a Palazzo Rospigiosi a Roma, sede della Confederazione Nazionale Coldiretti, l’appuntamento è stato voluto dalla maggiore organizzazione professionale agricola per far conoscere le specialità territoriali conservate da generazioni negli angoli più remoti del Paese; prelibatezze che costituiscono una risorsa custodita fuori dai tradizionali circuiti turistici che ora potranno essere finalmente tutelate e promosse grazie alla nuova legge n.158/17 che contiene misure per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico dei piccoli borghi.

Secondo quanto emerge  dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”, presentato oggi a Roma, Il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti; percentuale, questa, che coincide con quella del Molise, dove proprio il 92% dei comuni ha una popolazione inferiore a 5mila abitanti. A superare il Molise, in termini percentuali, c’è solo la Valle d’Aosta che conta il 99% di comuni con meno di 5mila abitanti.

Un dato, questo molisano, letto positivamente dal direttore regionale di Coldiretti Molise, Saverio Viola, che ha evidenziato come: “dalla valorizzazione dei tesori enogastronomici, custoditi nei nostri piccoli comuni, dipendono molte delle opportunità di lavoro dei tanti giovani molisani under 40 che hanno scelto di non abbandonare la propria terra ma impegnarsi per rilanciare un settore, quello agroalimentare, che per il Molise ha un valore strategico dal punto di vista socio-economico, sia per il rilancio dell’economia che per combattere lo spopolamento e tutelare e difendere l’ambiente”.

Sulla stessa linea il delegato confederale del Molise, Eugenio Torchio, che ha posto l’accento sull’utilità della legge n.158/17. “Una legge – ha detto – che rappresenta il riconoscimento anche giuridico del valore economico, sociale ed ambientale della provincia italiana, consentendo anche alle tante belle realtà enogastronomiche molisane di aprirsi con orgoglio al turismo nell’anno dedicato al cibo italiano nel mondo”.

Scendendo più nel dettaglio dei dati molisani, va sottolineato che, in base ai dati dell’esclusivo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità”,  il 67% dei prodotti Dop e Igp del Molise nasce sui territori dei 125 piccoli comuni della regione. “Le realtà sotto i cinquemila abitanti – spiega la Coldiretti – rappresentano in Molise una rete diffusa su quasi l’82% del territorio, con una presenza che unisce il senso di comunità all’appartenenza geografica e la custodia di valori e tradizioni come quella del cibo e dei prodotti tipici”.

Per trovare  tutte le specialità italiane dei piccoli comuni e quindi scoprire il vero cibo italiano garantito da Campagna Amica, la più grande rete europea di vendita diretta che offre i prodotti e le eccellenze degli agricoltori italiani, annuncia Coldiretti, sarà attiva per tutto l’anno del cibo italiano nel mondo l’app Coldiretti Farmers for you che ricerca nei mercati, nelle fattorie, negli agriturismi dove soggiornare e mangiare, e nelle botteghe: oltre 10.000 punti in tutta Italia.

Redazione

CBlive

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