Cronaca

Concorso docenti 2018 Campania-Molise: caos e ricorsi. La lettera di denuncia di un docente

La lettera arrivata nella redazione di CBlive è firmata S.F., professore molisano ed è una denuncia aperta contro la commissione del concorso docenti 2018 di Caivano che ha valutato, nella prova orale, circa 1200 studenti.

Nella lettera questo docente racconta l’iter lungo e faticoso per poter arrivare al concorso docenti: “Sono un’insegnante di scuola secondaria di secondo grado. Faccio delle premesse. Avendo quattro anni di insegnamento sul sostegno ho deciso di partecipare alla selezione  per la specializzazione al sostegno. Non avendo raggiunto la soglia minima richiesta dal bando  e tenendo molto alla specializzazione anche dopo aver conseguito due master, uno sui Bes ed uno sui DSA,  ho fatto ricorso al Tar Lazio con l’avvocato Bonetti di Roma per l’abbattimento della soglia minima richiesta di 21. Dopo aver ottenuto la cautelare,  arbitrariamente l’Unimol, nonostante la diffida dell’Avvocato a non farlo, ha dato  la possibilità di accedere agli scritti a tutti coloro che avevano partecipato alla preselezione e che non avevano adito l’autorità giudiziaria. In altre parole senza nessun atto giuridico di riammissione agli scritti. Mi sono abilitata il 15 giugno e il 13 luglio ho partecipato a Caivano alla prova orale del concorso indetto con DDG n. 85 del 1° febbraio 2018”.

Da questo momento in poi, cominciano le ‘ingiustizie’ subìte nel concorso di Caivano, secondo quanto scritto nella lettera. Ingiustizie soprattutto nella valutazione di una prova orale priva, secondo la testimonianza, di oggettive griglie di valutazione: “Ero a conoscenza di quanto stava accadendo tra le diverse commissioni ma in tutta onestà pensavo di avere una preparazione tale da poter aggirare gli ostacoli che mi si sarebbero presentati. Invece no !!! Già vari colleghi si erano rivolti ai giornali per denunciare la disparità di trattamento e voti che si riscontrava sin dai primi giorni del concorso  tra una commissione e le altre due. Cosa evidente a tutti ogni giorno che passava. Valutazioni basse date da colleghi, perché tali sono,  che non reputo assolutamente all’altezza del compito a cui sono stati chiamati. Arroganti, maleducati, convinti di essere un gradino sopra gli altri, elencando i loro titoli, ed assolutamente privi di empatia. Sottolineo che proprio  l’empatia dovrebbe essere  un requisito fondamentale per un insegnante di sostegno. Senza tenere minimamente conto degli stessi art. della nostra costituzione che garantiscono la libertà di insegnamento giudicano il lavoro di colleghi assolutamente sbagliato o idoneo senza vie di mezzo. Quello che è davvero molto strano ed inspiegabile  è che sono tutti a conoscenza di quanto sta accadendo, tutti sperano di non andare con quella commissione sapendo a priori che le possibilità di prendere un voto decente sono molto basse, ma a tutt’oggi nessuno ha fatto nulla. Come se gli anni di esperienza non contassero nulla e tutto si dovesse ricondurre alla fortuna.  Ripeto nessuno fa nulla, Presidente di commissione compreso.  La recriminazione nasce dall’impossibilità con quella commissione di sostenere un concorso equo con le stesse opportunità degli altri”.

Molti colleghi che hanno fatto il concorso con tale commissione hanno già contattato un avvocato per sapere se ci sono gli estremi per un ricorso. Per ora voglio solo metabolizzare l’accaduto poi prenderò delle decisioni con l’augurio che con questo mio sfogo possa cambiare qualcosa” così conclude il suo sfogo l’insegnante che, con l’amaro in bocca, ha testimoniato le troppe difficoltà e disparità che non premiano la meritocrazia.

mar.cri.giov.

Redazione

CBlive

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