Cronaca

Attentato a Tunisi, dopo il dramma i sei turisti di Bojano riprendono il viaggio. Intanto, il popolo della rete non fa mancare affetto e vicinanza ai protagonisti di una tragica esperienza

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Il gruppo di turisti di Bojano in partenza da Napoli

Poche ore dopo la mezzanotte scorsa la nave sulla quale viaggiavano ha lasciato il porto di Tunisi. Direzione: le Isole Baleari. Un’esperienza che resterà per sempre indelebile nella memoria, quella vissuta dai sei turisti di Bojano che ieri mattina, mercoledì 18 marzo, sono stati coinvolti, per fortuna senza conseguenze drammatiche, nell’attentato di matrice ‘jihadista’ del Museo del Bardo. Si tratta di Susanna Lett, Mariateresa Iannetta e sua madre Filomena Manna, il cugino di quest’ultima, Marco D’Arcangelo, la compagna e il figlio dell’uomo, Mauro.

Riusciti a scappare da un’uscita laterale del Museo, dove i terroristi avevano preso in ostaggio decine di persone, ieri erano stati riconosciuti dai propri familiari nelle immagini andate in onda nel corso dei diversi telegiornali nazionali, mentre scappavano dopo essere state liberati. Dopo che i parenti li avevano visti in tv, hanno ricevuto un sms, con cui uno di loro dalla Tunisia faceva sapere di stare bene. Nella serata di ieri, poi, la telefonata in Comune, dove hanno ribadito “di essere salvi, ma ovviamente sotto choc”.

Mentre il popolo della rete ha fatto sentire il proprio affetto e la propria vicinanza ai protagonisti di una’altra tragica pagina della storia, attraverso una serie di messaggi postati sulle bacheche dei profili Facebook dei bojanesi, il loro viaggio è proseguito.

Sulla nave da crociera ‘Costa Fascinosa’, però, 13 passeggeri mancano all’appello.

20 turisti e un poliziotto, il bilancio dei morti dell’attentato di ieri, nel quale hanno perso la vita anche due uomini del commando armato. Tra le vittime due italiani: Francesco Caldara pensionato di Novara e Orazio Conte, informatico di Torino. Disperse, invece, due donne. La 72enne Giuseppina Biella di Meda, vicino Monza, e Antonella Sesino di Torino. 13 su 44 sarebbero, invece, gli italiani feriti che stanno ricevendo le cure necessarie negli ospedali della capitale tunisina.

Per la strage, al momento, 9 sono state le persone arrestate. Così come dichiarato dal ministero degli Interni tunisini e riportato dall’Ansa i terroristi ieri erano “muniti di cinture esplosive” e di armi “molto avanzate” e il numero delle vittime “sarebbe potuto essere molto più alto”.

La Farnesina ha fatto sapere che durante l’intervento delle forze antiterroristiche circa cento sono stati gli italiani messi in salvo. Al momento dell’attentato, infatti, tra il Parlamento e il Museo del Bardo, luogo della sparatoria, erano presenti tre pullman sui quali viaggiavano i turisti delle navi ‘Costa Fascinosa’ e ‘Msc Splendida’, scesi dalle imbarcazioni per visitare la città.

fab.abb

 

 

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