Cronaca

Biancoshock, protagonista della Street Art di Civitacampomarano – LE FOTO

13082008_10208313528110182_35473318_nMARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Prendiamo una obsoleta cabina a gettoni, di quelle che molto spesso si trovano nei paesini e sono solo vecchio arredo urbano. Coloriamola di verde e mettiamoci il simbolo di Whats app, l’applicazione di messaggistica istantanea più in voga del momento. Prendiamo un piccolo bar di paese e copriamo i tavolini con una tovaglia con su scritto ‘Google’. Un apecross colorata di celeste con scritto ‘We Transfer’. Una panchina blu, dove campeggia il simbolo di Twitter, luogo si ‘cinguettìo’ tra gli abitanti del paese. Così Civitacampomarano, in occasione del Festival della Street Art, è diventata un’opera d’arte vivente che unisce tradizione e tecnologia, ben evidente nel video ‘Web o.o’.

Il festival della Street Art di Civitacampomarano è stato un successo per tutti, per il piccolo paese molisano, per la disponibilità dell’amministrazione comunale, per l’ideatrice ed artista Alice Pasquini e per tutti gli artisti di street art che hanno partecipato. Il CVTà ha portato il Molise alla ribalta nazionale e internazionale ma il protagonista indiscusso è stato l’urban artist milanese, Biancoshock.

È la sua lungimiranza, ironia e intelligenza ad elaborare quello che si può decretare il manifesto del Molise: lo scatto di un bambino con una bomboletta in mano che posa accanto ad una scritta che campeggia su un muro, in rosso e nero: Il Molise RESISTE, una errata corrige de Il Molise non esiste. Così Biancoschock spiega la sua opera: “Lo stucchevole “Il Molise non esiste” viene cancellato da Giuseppe, 7 anni, molisano, simbolo di un futuro che non accetta più i luoghi comuni, ma cerca di trasformare le difficoltà in qualità: il Molise esiste e resiste, preservando le proprie tradizioni popolari, i propri valori e le proprie culture”.

Un messaggio di speranza, un occhio verso il futuro e così il tutto si trasforma in ‘speranza per il futuro’ in un Molise che, Civita in primis, è vittima dello spopolamento. Il video ‘WEB o.o’  porta con sé una domanda amletica da parte dell’artista molisano: “Ma senza social, prima si viveva lo stesso?”.

Redazione

CBlive

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