Cronaca

Incendio Mario Pagano, denunciato un 36enne di Campobasso che lavora in Emilia Romagna. Domani l’autopsia sul corpo di De Maria

foto carabinieri mario pagano

Il confronto in Caserma dove è stato raggiunto dal suo avvocato, poi la denuncia a piede libero e il giovane fa rientro a casa. È andata così la giornata del 36enne di Campobasso che lavora in Emilia Romagna e che secondo gli inquirenti, la notte tra venerdì e sabato scorso, avrebbe appiccato l’incendio dinanzi al portone del Convitto Mario Pagano di Campobasso, gesto questo  al quale ha fatto seguito la morte del custode, Domenico De Maria, il 57enne probabilmente stroncato da un infarto proprio mentre cercava di mettere in salvo gli alunni e domare le fiamme con l’estintore.

Al giovane gli uomini dell’Arma sono risaliti attraverso i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona, ma l’interessato rimanda le accuse al mittente. “Non sono stato io”, avrebbe, infatti, affermato durante l’interrogatorio in via Mazzini.

Intanto, nelle prossime ore sul corpo di Domenico De Maria sarà eseguita l’autopsia. Solo a seguito dell’esame autoptico, potranno essere celebrati i funerali che si terranno in Cattedrale, mentre la camera ardente dovrebbe essere allestita nel medesimo Istituto di Corso Bucci.

L’autopsia dovrà far definitivamente luce sulla causa del decesso.

Ma la rabbia dei familiari della vittima e anche quella di numerosi studenti dell’istituto è tanta e, questa mattina, alla notizia del fermo del giovane, la sorella e il fratello di De Maria si sono recati in via Mazzini chiedendo di “poter vedere in faccia il responsabile”. Proprio per evitare il contatto con i parenti della vittima, il presunto autore del rogo dopo il confronto avuto con gli inquirenti è dovuto uscire da una porta secondaria.

Nel medesimo contesto è stata proprio la sorella di Domenico, conosciuto da tutti come Mimmo, a spiegare come l’uomo godesse di buona salute e si sottoponesse regolarmente a controlli.

Redazione

CBlive

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