
Una polmonite insidiosa, subdola e asintomatica che in poche ore si è trasformata in una violenta sindrome respiratoria acuta. Così Aldo De Benedittis, consigliere comunale di centrodestra ed ex candidato alla carica di sindaco, lo scorso 10 novembre si è ritrovato improvvisamente in rianimazione al Cardarelli di Campobasso, in coma farmacologico e attaccato a macchinari salvavita.
«Sono stato per cinque giorni sospeso tra la vita e la morte — racconta — me lo hanno spiegato i medici e i miei familiari quando mi hanno risvegliato. Se ci penso, un brivido mi corre sulla schiena: mai avrei immaginato di ritrovarmi così, pieno di tubi e cavi che mi tenevano in vita».
«La vita è rimasta attaccata a me»
De Benedittis definisce “due colpi di fortuna” gli elementi che gli hanno permesso di vincere la battaglia più difficile: la tempestività dei suoi cari e dell’ambulanza del 118, che lo hanno portato in ospedale prima del peggioramento, e soprattutto la prontezza e la professionalità del personale del Cardarelli.
«Spesso si parla con un’accezione negativa della sanità pubblica — sottolinea — ma io oggi voglio mettere una medaglia sul petto a tutto il personale del Cardarelli: dal Pronto Soccorso ai reparti di Rianimazione, Cardiologia e Malattie Infettive. Medici, infermieri e operatori: grazie a loro sono vivo».
Il consigliere cita in particolare i dottori Moio e Campo del Pronto Soccorso, il dottor Cuzzone della Rianimazione, la dottoressa Colavita della Cardiologia e la dottoressa Prozzo delle Malattie Infettive. «La mia gratitudine nei loro confronti non sarà mai sufficiente».
«Il sostegno delle persone mi ha commosso»
Nelle ore più difficili, moltissimi cittadini, amici e conoscenti hanno fatto sentire la loro vicinanza:
«Siete stati in tanti e mi sono commosso. Ho percepito un affetto straordinario».
Ringraziamenti anche alla politica e alle istituzioni che hanno seguito costantemente l’evolversi delle sue condizioni:
«Un grazie al Sindaco e agli amministratori del Comune di Campobasso, sempre vicini a me e alla mia famiglia».
L’impegno a tornare presto al lavoro
Adesso l’obiettivo è recuperare le energie e rientrare presto in Consiglio comunale:
«Voglio riprendere il lavoro con rinnovato entusiasmo, per dare voce a chi voce non ha e contribuire allo sviluppo della nostra città».
E conclude con un augurio speciale alla cittadinanza:
«Un Natale sereno e un nuovo anno di soddisfazioni per tutti. Il personale della nostra sanità pubblica è un patrimonio da difendere: io sarò sempre pronto al dialogo per sostenerlo».















