Cronaca

Santa Croce di Magliano, la sfilata degli animali e il banchetto dei cavalieri. La tradizione dei ‘Faugn’ raccontata dalla più giovane della famiglia

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Una festa attesa quella che si è svolta ieri in occasione dell’ultimo sabato d’aprile a Santa Croce di Magliano, dove è stata celebrata la madonna dell’Incoronata con una serie di iniziative. Alla sfilata su corso Umberto dei cavalieri e degli allevatori del posto, alla triplica treccia portata a tracolla da alcuni pastori come decorazione e, al momento prettamente religioso della processione, ha fatto poi seguito il banchetto organizzato dalla famiglia Cosco al centro comunitario del paese.

A ritrovarsi lì, a suon di musica, buon vino, pampanella e una buona dose di allegria i cavalieri, anche quelli provenienti da fuori regione, che durante il giorno hanno accompagnato per le vie del paese una mandria di trenta capi di bovini, cavalli e asini.

Una tradizione lontana quella della famiglia Cosco, da tutti conosciuta con il soprannome di Faugn che in dialetto santacrocese sta per scirocco. “Si tratta  di un vento caldo che, si dice, quando arriva porta sempre un po’ di scompiglio”, spiega infatti Regina Cosco la più giovane della famiglia che ha deciso di portare avanti le tradizioni insieme al padre, il fratello e la zia. “Tradizioni – dice ancora – che sono state tramandate dai miei bisnonni e che abbiamo l’intenzione di mantenere”.

I preparativi sono stati lunghi, ma tutta la fatica è stata ripagata dal momento conviviale concluso con il taglio di una mega torta con su scritto appunto Faugn.

Le tradizioni proseguiranno anche in occasione della festa di Sant’Antonio che sarà celebrata nel mese di giugno, dove per la tradizionale sfilata, il carro della famiglia sarà addobbato secondo le disposizioni del compianto allenatore Vincenzo, cugino omonimo del padre di Regina.

“A un anno dalla morte di Vincenzo e in occasione del 42esimo anno della sfilata, il nostro carro questa volta sarà addobbato con stoffe bianche perlate, così come Vincenzo avrebbe voluto”.

Dunque, un’altra tradizione sulla quale lavorare che quest’anno avrà una valenza maggiore perché omaggio allo Special Wolf molisano.

Redazione

CBlive

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